Massimo Tarantino: la sua banda suona il rock
«Il mio giorno più bello? Con Maradona. La prima volta non ebbi il coraggio di parlargli: gli mandai Francini»
«Il mio giorno più bello? Con Maradona. La prima volta non ebbi il coraggio di parlargli: gli mandai Francini»
«A me m’ha rovinato Maradona. Tornai al Napoli per essere protagonista ma nel mio ruolo giocava Diego»
«Capello, un maestro di grinta calcistica. Grandissima stima di lui, ma i rapporti erano sempre conflittuali» La fantasia? Merce sempre più rara tra i ragazzini d’oggi col pallone tra i … Leggi tutto
«Quella Juve vinse perché c’era lui: insegnava tecnica e trasmetteva entusiasmo» L’importanza di avere un nonno. «Il mio diceva: non bisogna lamentarsi del brodo grasso». Gabriele Pin ha presente la … Leggi tutto
Noi da una parte, Pierluigi Orlandini dall’altra. Presentazioni di rito, una stretta di mano, e la consapevolezza per entrambi che ad un certo punto saremmo cascati lì. Una sorta di … Leggi tutto
«Herrera mi chiamava lo ‘Jair bianco’ per il mio dribbling, la mia velocità. Carletto Sparalesto, invece, me lo dette Gianni Brera»
«Io lasciai la Juventus perché non volevo diventare il nuovo Furino; ritenendomi non adatto a interpretare quel tipo di ruolo, ma poi a Cesena Gibì cominciò a schierarmi davanti alla difesa e in quella posizione giocai anche nel Milan»
Ci sono tanti modi per definire un attaccante. C’è l’opportunista, c’è quello bravo a giocare di sponda, quello che preferisce partire da lontano e nel calcio di ieri c’erano il … Leggi tutto
Fantasista , mago delle punizioni, Maspero si divide tra il rettangolo verde e la fabbrica. Però non gli parlate della “buca ” sul rigore di Salas …
Una passione per il profumo del pallone di cuoio l’ha portato a scrivere un libro: “L’ultimo spogliatoio“. Titolo emblematico che prepara il lettore ad un viaggio nel luogo segreto: la … Leggi tutto
Nel calcio c’è chi nasce portiere ma poi diventa attaccante e chi fa il percorso inverso. Poi ci sono quelli che hanno una predilezione per un gioco di squadra, fatto … Leggi tutto
C’è un ricordo bellissimo che Franco Cerilli ci ha voluto regalare in questa intervista per rinverdire i suoi anni nel Vicenza, con i”magnagatti” ad un passo dal sogno scudetto nella … Leggi tutto
«Il bello di queste esperienze da giocatore, almeno parlo a livello personale, era quello di legarmi al tifoso e alla società. Questo portava a coltivare rapporti umani basati su una stima forte»
«Giocare larghi sulle fasce è da sempre il segreto delle squadre vincenti. Io godevo a saltare l’uomo in quel preciso punto del campo…»
«A vent’anni potevo andare alla Juve, l’avvocato Agnelli stravedeva per me, ma io ho preferito rimanere nella mia città, e, forse, anticipando il mio arrivo a Torino, avrei fatto un’altra carriera»
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