Coppa Campioni 1977/78: LIVERPOOL

Bis dei ragazzi di Paisley alle spese di un Bruges-rivelazione

La storia

Rimpiazzato Kevin Keegan con un altro campione, lo scozzese Kenny Dalglish, il Liverpool si lancia all’inseguimento del bis nel massimo torneo continentale. I campioni uscenti sono esentati dal primo turno e entrano in gara negli ottavi di finale, dove superano senza troppa fatica la Dinamo Dresda. La squadra è in piena evoluzione: oltre a Dalglish, i Reds lanciano in prima squadra un giovane libero scozzese molto promettente, Alan Hansen, mentre a gennaio approderà ad Anfield anche il centrocampista Graeme Souness, un altro scozzese, un altro “big”.

Nei quarti di finale, il Benfica oppone una strenua resistenza solo nella gara di andata, quando sotto una pioggia battente va in vantaggio con Nené. Jimmy Case e Hughes però ribaltano il risultato creando le premesse per la passeggiata del match di ritorno (4-1).

In semifinale va in scena la ripetizione della finale dell’anno prima e di quella del 1973 in Coppa Uefa, ovvero Liverpool contro Borussia Mönchengladbach. Nei due precedenti l’aveva sempre spuntata il Liverpool e questo terzo confronto non fa eccezione. sconfitti di misura (1-2) in Germania, i Reds fanno valere la legge di Anfield al ritorno dominando fino al 3-0 finale.

A Wembley il Liverpool è atteso dal Bruges, che due anni prima aveva fatto soffrire gli inglesi nella finale di Uefa andando addirittura in vantaggio 2-0 ad Anfield, prima di venire sorpassato (3-2) e poi bloccato in Belgio nel ritorno (1-1). I Reds presentano ben cinque facce nuove rispetto alla finale di Roma e sono nettamente favoriti potendo contare anche sull’incitamento di novantamila tifosi. Il Bruges denota un atteggiamento rinunciatario e prettamente difensivo, ma la supremazia territoriale del Liverpool si rivela sterile per l’intero primo tempo, piuttosto deludente.

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La cavalcato di Dalglish regala al Liverpool la seconda Coppa

Il secondo tempo segue la trama del primo, ma al 19′ il Liverpool passa: Souness confeziona un perfetto assist, che coglie impreparata la difesa belga, per il connazionale Dalglish sul versante destro dell’area di rigore; l’erede di Keegan avanza fino all’area piccola e batte il portiere fiammingo Jensen in diagonale. Il Bruges tenta di avventurarsi all’attacco ma lo fa con scarsa convinzione e il Liverpool conduce tranquillamente in porto la partita. È la prima volta che una squadra inglese solleva al cielo la Coppa per due anni consecutivi.

L’uomo-simbolo: Kenny Dalglish

Accolto inizialmente in maniera abbastanza fredda perché chiamato a sostituire Kevin Keegan, il loro idolo incontrastato, Kenny Dalglish ha impiegato pochissimo a entrare nei cuori dei tifosi del Liverpool. Dalglish proveniva dal Celtic di Jock Stein nel quale era diventato una leggenda del calcio scozzese vincendo 4 campionati, 4 coppe di Scozia e 1 coppa di Lega, con 112 gol in 204 presenze. Kenny Dalglish era un’ala destra completa, aveva una tecnica sopraffina, grande velocità di base, fantasia e fiuto per il gol. Nella finale di Wembley segna la rete decisiva (foto sopra) per i Reds vincendo, da protagonista, il suo primo trofeo con il Liverpool. Resterà ad Anfield Road per dodici anni, gli ultimi tre dei quali spesi nella duplice veste dì allenatore-giocatore, e il suo palmares è impressionante: 7 campionati inglesi, 3 Coppe dei Campioni, 1 F.A. Cup, 4 Coppe di Lega.

Le Italiane: Juventus

Ottava partecipazione per la Juventus. Sulla panchina bianconera da un anno è arrivato Giovanni Trapattoni, che ha esordito conducendo la Signora al suo 17. scudetto e al primo trionfo europeo, in Coppa Uefa. Alla formazione sono stati aggiunti altri tasselli importanti per rinfrescare una rosa poderosa e ricca di esperienza: Virdis dal Cagliari e Fanna dall’Atalanta. L’Omonia Nicosia e il Glentoran, avversari dei primi due turni, sono squadre materasso che preparano i bianconeri allo scontro nei quarti con l’Ajax, formazione da non sottovalutare anche se l’unico legame con l’antico squadrone è dato dalla presenza di Ruud Krol.

Ad Amsterdam la partita è equilibrata e la Juve si batte molto bene, rischiando la beffa quando a quattro dalla fine Van Dord porta in vantaggio l’Ajax su un’indecisione di Tardelli. All’ultimo minuto Causio pareggia su una rimessa in gioco smarcante dello stesso Tardelli. A Torino i bianconeri spingono e passano con Tardelli dopo una ventina di minuti ma, nonostante i ripetuti sforzi, non riescono a trovare il gol della sicurezza e subiscono il pareggio, a un quarto d’ora dalla fine, a opera di La Ling. Ai supplementari il risultato non muta e si va ai rigori: dal dischetto la Juve è freddissima, sbaglia solo il primo tiro Gentile, mentre l’Ajax fallisce tutti e tre i tentativi per merito anche di due grandi parate di Zoff.

In semifinale il Bruges di Happel, da anni vicino al successo europeo, si dimostra più fortunato e cinico. A Torino la Juve è messa in grande difficoltà dalla trappola del fuorigioco. Il “muro” belga viene però sfondato da Bettega, che a tre minuti dal novantesimo regala il vantaggio alla Juve intervenendo di testa su un cross pennellato dalla destra da Causio. Nel finale segna anche Cabrini, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. In casa, il Bruges va subito in vantaggio con Bastijns, lesto ad approfittare di un malinteso tra Fanna e Scirea. Si arriva ai supplementari dopo che la Juve ha divorato numerose occasioni da gol. Nei prolungamenti Gentile viene espulso da Eriksson, arbitro fin troppo fiscale, e la Juve subisce la seconda rete di Vandereycken. Eriksson completa la frittata sorvolando su un chiaro fallo da rigore ai danni di Cabrini. Da mangiarsi le mani.

Alcune immagini di Bruges-Juventus 2-0

IL TABELLONE DELLA COPPA CAMPIONI 1977/78

Sedicesimi di Finale

Liverpool qualificato d’ufficio come detentore della Coppa agli ottavi di finale
Dinamo Tirana rinuncia per l’autarchia del governo albanese

Celtic – Jeunesse d’Esch 11 – 1 (5 – 0; 6 – 1)
Basilea – Wacker Innsbruck 2 – 3 (1 – 3; 1 – 0)
Stella Rossa – Sligo Rovers 6 – 0 (3 – 0; 3 – 0)
Vasas – Borussia Mönchengladbach 1 – 4 (0 – 3; 1 – 1)
Benfica – Torpedo Mosca 0 – 0 (4-1 dcr) (0 – 0; 0 – 0)
Trabzonspor – B1903 1 – 2 (1 – 0; 0 – 2)
Dinamo Dresda – Halmstad 3 – 2 (2 – 0; 1 – 2)
Levski Sofia – Slask Wroclaw 5 – 2 (3 – 0; 2 – 2)
Lillestrøm – Ajax 2 – 4 (2 – 0; 0 – 4)
Valur – Glentoran 1 – 2 (1 – 0; 0 – 2)
Omonia – Juventus 0 – 5 (0 – 3; 0 – 2)
KuPS – Club Bruges 2 – 9 (0 – 4; 2 – 5)
Floriana – Panathīnaïkos 1 – 5 (1 – 1; 0 – 4)
Dukla Praga – Nantes 1 – 1 (gfc) (1 – 1; 0 – 0)
Dinamo Bucarest – Atlético Madrid 2 – 3 (2 – 1; 0 – 2)

Ottavi di Finale
Celtic – Wacker Innsbruck 2 – 4 (2 – 1; 0 – 3)
Stella Rossa – Borussia Mönchengladbach 1 – 8 (0 – 3; 1 – 5)
Benfica – B1903 2 – 0 (1 – 0; 1 – 0)
Liverpool – Dinamo Dresda 6 – 3 (5 – 1; 1 – 2)
Levski Sofia – Ajax 2 – 4 (1 – 2; 1 – 2)
Glentoran – Juventus 0 – 6 (0 – 1; 0 – 5)
Club Bruges – Panathīnaïkos 2 – 1 (2 – 0; 0 – 1)
Nantes – Atlético Madrid 2 – 3 (1 – 1; 1 – 2)
Quarti di Finale
Wacker Innsbruck – Borussia Mönchengladbach 3 – 3 (gfc) (3 – 1; 0 – 2)
Benfica – Liverpool 2 – 6 (1 – 2; 1 – 4)
Ajax – Juventus 2 – 2 (0-3 dcr) (1 – 1; 1 – 1)
Club Bruges – Atlético Madrid 4 – 3 (2 – 0; 2 – 3)
Semifinali
Borussia Mönchengladbach – Liverpool 2 – 4 (2 – 1; 0 – 3)
Juventus – Club Bruges 1 – 2 (1 – 0; 0 – 2 (dts))
Finale
25 maggio 1978 – Wembley Stadium, Londra, Regno Unito
LIVERPOOL – BRUGES 1-0
Reti: 1-0: 64′ Kenny Dalglish
Liverpool: Clemence; Neal, Thompson, Hansen, Hughes; McDermott, Kennedy, Souness; Case (Heighway 63), Fairclough, Dalglish
CT: Paisley
Bruges: Jensen; Bastijns, Krieger, Leekens, Maes (Volders 80); Cools, Decubber, Vandereycken, Kü (Sanders 58); Simeon, Sörensen
Ct: Happel
Arbitro: Corver (Olanda)

CLASSIFICA MARCATORI

GolGiocatoreSquadra
5 Allan SimonsenBor. M’gladbach
4 Jupp HeynckesBor. M’gladbach
4 Jimmy CaseLiverpool
4 Roger DaviesClub Bruges
4 Pietro Paolo VirdisJuventus
3 Marcial PinaAtlético Madrid
3 Julien CoolsClub Bruges
3 René VandereyckenClub Bruges
3 Kenny DalglishLiverpool
3 Joseph CraigCeltic
3 Ruud GeelsAjax
3 Tschen La LingAjax
3 Kurt Welzl Wacker Innsbruck
3 Pavel Panov Levski Sofia
3 Kiril Milanov Levski Sofia