Mondiali 1930: URUGUAY

Ritratti dei Campioni del Mondo

Alberto SUPPICCI
Allenatore
Era giovane, al tempo dei Mondia­li, contando appena 32 anni. So­prattutto, non era un allenatore di calcio, ma piuttosto un preparatore atletico, il cui rapporto col foot­ball, prima del Mondiale, si era limitato alla direzio­ne delle giovanili del Penarol di Montevideo qualche an­no prima. La Fede­razione uruguaiana gli affidò il compito di Direttore tecnico, che svolse con en­comiabile efficien­za. Preparò la squa­dra a dovere, esclu­se, dopo il primo incontro, il canno­niere Petrone per condizioni atletiche impresentabili e do­po la vittoria tornò alle sue palestre. Nient’altro: ep­pure nei soli quattro incontri alla guida tecnica di una squadra di calcio poteva vantare un en plein straordinario, con quattro vittorie e l’alloro mondiale.

Enrique BALESTRERO
Portiere
Nato nel 1905, era estremo difenso­re agile e moderno, per il coraggio nelle uscite. Pagò con qualche incer­tezza al Mondiale il noviziato, aven­do raggiunto il posto in Nazionale poco prima della manifestazione. Vinse un titolo uruguaiano con il Rampla Juniors e tre con il Penarol.

José NASAZZI
Terzino
Era lo “spazzino” davanti al portiere, ma soprattutto era il “Caudillo”, il lea­der della squadra. Eccelleva nel gioco di testa e la sua forza fisica rappresen­tava uno spauracchio per tutti gli attac­canti. Campione olimpico nel ’24 e nel ’28, vinse due scudetti col Nacional.

Ernesto MASCHERONI
Terzino
Nato nel 1907, esordì con la Romania e non uscì più di squadra. Duro e pre­ciso nel tackle, più che la zona sinistra presidiava quella più avanzata rispet­to al compagno Nasazzi. Vinse tre scudetti col Penarol e giocò pure due stagioni in Italia, a Milano nelle file dell’Ambrosiana Inter.

José Leandro ANDRADE
Mediano
Nato nel 1901, era soprannominato “Maravilla Negra” per le sue qualità di campione. Elegante nei disimpe­gni, agile e grintoso nelle chiusure, fu campione olimpico nel ’24 e nel ’28 e campione d’Uruguay nel 1932 col Penarol.

Lorenzo FERNANDEZ
Mediano
Nato nel 1900, centromediano di grande carisma, era il cuore pulsante della squadra, formidabile nel rompe­re il gioco avversario quanto preciso nei rilanci. Campione olimpico nel ’28, vinse lo scudetto una volta col Wanderers e tre col Penarol.

Alvaro CESTIDO
Mediano
Nato nel 1903, copriva il fianco sini­stro della splendida mediana della “Celeste”, fortissimo nella marcatura delle ali avversarie; splendido il suo duello con l’argentino Peucelle nella finale del “Centenario”. Collezionò sette scudetti col Penarol.

Paolo DORADO
Attaccante
Nato nel 1912, era il “baby” della compagnia. Anche lui, come il com­pagno di linea Anselmo, entrò in squadra contro la Romania, entusia­smando per la micidiale efficacia di ala guizzante sempre pronta al tiro. Vinse lo scudetto argentino col River Plate nel ’32.

Hector SCARONE
Attaccante
Nato nel 1898 da genitori italiani (provincia di Lucca), fu uno dei più grandi giocatori uruguaiani di tutti i tempi. Aveva piedi magici, con cui scoccava micidiali punizioni e calci d’angolo e serviva deliziosi inviti per le punte, ma conosceva pure l’arte di concludere in proprio. Autentico “jolly” di tutti i ruoli d’attacco, aveva come unico limite un carattere ca­priccioso, vagamente malato di divi­smo. Due volte campione olimpico, vincitore di ben 8 scudetti col Nacio­nal, giocò in Italia in tarda età nelle file dell’Ambrosiana e del Palermo.

Hector CASTRO
Attaccante
Nato nel 1904, detto “il Monco” per la mancanza della mano destra (dovu­to a un incidente con una sega), fu strenuo agonista capace di ricoprire tutti i ruoli dell’attacco a dispetto di qualità tecniche tutt’altro che raffina­te. Campione olimpico nel ’28, vinse tre scudetti col Nacional.

Pedro CEA
Attaccante
Nato nel 1904, stabilì un piccolo re­cord partecipando a tutti gli incontri dei due titoli olimpici del ’24 e del ’28 e di quello iridato. Autentico gla­diatore impermeabile alla fatica (lo chiamavano “El Peon”, il lavoratore), fu campione dell’Uruguay col Nacio­nal nel ’34.

Santos IRIARTE
Attaccante
Nato nel 1907, ala sinistra, tra le “ve­dette” del Mondiale, di cui rappre­sentò una delle sorprese. Efficace nel tiro da lontano, vinse uno scudet­to col Penarol.

Peregrino ANSELMO
Attaccante
Nato nel 1902. centravanti molto abi­le nel gioco aereo, convinse tutti con­tro la Romania, ma in finale chiese e ottenne di essere dispensato, dando vita al mai risolto ”giallo” della mani­festazione. Vinse 5 scudetti con il Penarol.

Pedro PETRONE
Attaccante
Nato nel 1904, avrebbe offerto un saggio delle sue mortifere doti di stoccatore nella Fiorentina (37 gol in 44 partite dal ’31 al ’33) prima di la­sciare l’Italia in anticipo per problemi disciplinari. Deluse invece al Mon­diale, dove venne escluso dopo la sce­na muta del primo incontro col Perù. Velocissimo e dal destro terrificante, vinse i due titoli olimpici della “Cele­ste” e due scudetti col Nacional.

Domingo TEIERA
Terzino
Nato nel 1900, difensore gagliardo, giocò solo la prima partita. Vinse due scudetti col Wanderers.

Santos URDINARAN
Attaccante
Nato nel 1898, era il “vecchietto” del­la squadra assieme a Scarone, ma vantava ancora una buona efficacia come ala veloce e incisiva. Bicampione olimpico, vinse cinque scudetti col Nacional e giocò anche (senza suc­cesso) una stagione nel Barcellona.