Mondiali 1930: URUGUAY

Il capocannoniere Guillermo Stabile

Destino, dicono: quando partì per l’Uruguay e per quel primo Mondiale che avrebbe vissuto da protagonista, Guillermo Stabile aveva un ruo­lo da “sapiente “. Il titolare, nel­l’attacco della Nazionale argen­tina, era Roberto Cherro, che alla vigilia della sfida al Messico venne colto da una crisi nervosa e gli lasciò il posto in squadra. Da lì iniziarono i momenti di gloria: quattro partite gli bastaro­no per diventare il re dei canno­nieri di quel Mondiale, con otto reti, e per guadagnarsi il viaggio italiano. Ma se il mondo del pal­lone si accorse di Stabile in quei giorni, qualcuno lo aveva già no­tato molto tempo prima.

Nato il 17 gennaio 1906 a Buenos Aires, quarto di una famiglia di dieci fratelli, Guillermo da ragazzino sfogava la sua passione col foot­ball di strada, e lì fu notato da un osservatore dell’Huracàn, che lo mise sotto contratto. A quat­tordici anni l’esordio nella quar­ta squadra della società biancazzurra, a diciotto il debutto tra i grandi, dopo una stagione da 35 reti.

Pochi mesi e di Guillermo si parlava già come di uno dei più grandi e pericolosi attaccanti ar­gentini. Come tutti i nobili della pedata, aveva già il suo bravo so­prannome: i tifosi dell’Huracàn lo chiamavano “El Filtrador”, per la sua capacità di bucare le aree avverdarie con cambi di rit­mo improvvisi e brucianti, scari­cando tiri perfetti e quasi sempre perfetti e impossibili per i portieri.

A Montevideo, come detto, esordì segnando una tripletta nel 6-3 con cui l’Argentina mise a sede­re il Messico, andò ancora in gol contro il Cile (3-1) e in semifi­nale segnò tre reti agli Stati Uni­ti. Infine un gol, quello del mo­mentaneo vantaggio (2-1), nella finale persa 4-2 contro i padroni di casa dell’Uruguay. Non bastò per vincere il titolo, ma fu più che sufficiente per assicurarsi il futuro. In Italia, la terra dei pa­dri.

Un amico di Guillermo, Fi­lippo Pascucci, molto legato al­l’ambiente del Genoa, lo con­vinse. Dopo il matrimonio con Julia Groppo, “el Filtrador” si imbarcò per un viaggio di nozze che lo avrebbe portato dentro al campionato italiano. Quando il “Conte Rosso”, il piroscafo che lo aveva portato da Barcellona a Genova per l’ultimo tratto della sua traversata atlantica, attraccò al porto di Ponte dei Mille, Sta­bile fece subito i conti con l’en­tusiasmo popolare: una folla en­tusiasta lo aspettava tra cori e bandiere rossoblu. Gli chiesero se se la sentiva, dopo un viaggio massacrante, di scendere in cam­po di lì a due giorni contro il grande Bologna, Guillermo ri­spose di sì. E fu subito delirio, a Marassi, perché il campione ar­gentino segnò tre reti in poco più di mezz’ora. C’erano tutti gli in­gredienti per incamminarsi sui sentieri della gloria. Si parlò su­bito di naturalizzazione, lo stesso Mussolini si disse disposto a in­tercedere per vedere un fuori­classe del genere in maglia az­zurra.

Ma la luce si spense in fretta: i difensori avversari co­minciarono a prendergli le misu­re. Anche troppo: in un’amiche­vole con l’Alessandria, scon­trandosi con il portiere Rapetti, si fratturò il perone della gamba destra, infortunio gravissimo per l’epoca. Rientrò soltanto nel ’32-33, e a primavera si inchiodò di nuovo: scontro con Galluzzi del­la Fiorentina, rottura della stes­sa gamba. Altro ritorno, altro stop per un infortunio ai lega­menti. Andò in prestito a Napo­li, tornò al Genoa nel ’35 senza lasciare traccia, per poi scegliere la Francia. Giocò nel Red Star e indossò anche la casacca dei “bleus”. Terminata la carriera, allenò in Francia e in Argenti­na, dove per un quarto di secolo fu Ct della Nazionale.

CLASSIFICA CANNONIERI MONTEVIDEO 1930

8 reti: Stabile (Argentina);
5 reti: Cea (Uruguay);
4 reti: Peucelle (Argentina), Subiabre (Cile);
3 reti: Bek (Jugoslavia), Anselmo (Uruguay);
2 reti: Monti, Zumelzù (Argentina), Moderato, Preguinho (Brasile), Maschinot (Francia), M. Rosas (Messico, 1 rigore), Stanciu (Romania), Castro, Dorado, Iriarte (Uruguay), Brown e Patenaude (Stati Uniti);
1 rete: M. Evaristo, Varallo (Argentina), Nilo (Brasile), Vidal (Cile), Langiller, L. Laurent (Francia), B. Marjanovic, Sekulic, Tirnanic, Vujadinovic (Jugoslavia), Carreño, Gayon (Messico), Benitez Caceres (Paraguay), Souza (Perù), Barbu (Romania), Scarone (Uruguay), Florie e McGhee (Stati Uniti);Autorete: 1 Gonzalez (Paraguay) pro Stati Uniti