Mondiali 1970: BRASILE

Dietro le quinte del Mondiale

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31 maggio
Città del Messico, partita inaugurale (girone A), Messico-Urss 0-0. La superiorità tecnica e atletica della squadra sovietica non riesce ad avere la meglio sui giocatori messicani, senz’altro meno dotati tecnicamente dei russi ma maggiormente avvezzi a giocare in altitudine, con i problemi che ne derivano a detrimento di un completo rendimento fisico. Di fronte ai 107.000 dello stadio Azteca, insomma, come riportano le cronache del tempo, lo spettacolo di folla compensa la poca spettacolarità offerta dalle due squadre in campo. 
1 giugno
Guadalajara, campo di allenamento del Brasile. Test atletici per i calciatori della Seleçao: i riflettori sono puntati ovviamente sul fuoriclasse Pelè, chiamato a un pronto riscatto dopo la sfortunata partecipazione ai Mondiali inglesi di 4 anni prima, quando fu bloccato da un grave infortunio per quasi l’intera durata del torneo. Pelè appare in piena forma: trapela infatti che l’incremento di lavoro deciso dai preparatori atletici verde-oro gli permetta di correre 2400 metri nello stesso tempo che prima impiegava per correrne 1800. 
2 giugno
Toluca, ritiro della nazionale israeliana. Alla vigilia dell’incontro con l’Uruguay, i responsabili della squadra d’Israele hanno chiamato il dottor Arie Nesher, noto psicologo di New York, allo scopo di “caricare” i giocatori prima della partita. 
3 giugno
Città del Messico, centro sportivo della “Capacitacion”, sede di allenamento della squadra messicana. Si allenano agli ordini del preparatore atletico Pedro Nachera tutti i giocatori del Messico ad eccezione del terzino sinistro Perez, colpito da problemi intestinali, e dell’altro terzino Vantolrà, che ha ottenuto un permesso speciale per visitare la moglie, operata in questi giorni alla colonna vertebrale. Queste sono tutte notizie trapelate in qualche modo dal quartier generale messicano, visto che il Messico si sta allenando a porte chiuse per una polemica in atto con la stampa locale. 
4 giugno
Guadalajara, sede del ritiro dell’Inghilterra. Continuano le cure prestate dai medici della nazionale britannica a Newton, a Cooper e, soprattutto, a Lee, colpiti duramente dal terzino rumeno Mocanu durante la partita Inghilterra-Romania 1-0 di due giorni prima. E’ proprio Francis Lee a tracciare un profilo del giocatore rumeno: “E’ un giocatore eccezionale: la sua ambizione sembra essere la sistematica distruzione di tutto quello che gli sta davanti…”. 
5 giugno
Rimini: il presidente della locale azienda di soggiorno ha inviato al Comitato Organizzatore della Coppa del Mondo una lettera di invito, da inoltrare alla squadra che conquisterà il titolo mondiale, per un periodo di vacanza da trascorrere nel centro romagnolo. 
6 giugno
Leon, sede del ritiro della Germania Ovest. Il presidente della federazione tedesca, Hermann Joch, fa sapere che non solo la squadra non cambierà la sede del ritiro, ma che effettuerà tutti gli spostamenti necessari soltanto ed esclusivamente col pullman privato della nazionale. 
7 giugno
E’ di oggi la notizia di un’offerta fatta dalla federazione messicana al brasiliano Didì per la carica di direttore di un centro di allenamento per la Nazionale giovanile. Tale proposta arriva alla luce della scadenza del contratto, a fine Mondiale, che lega Didì alla nazionale peruviana. Didì, come si è appurato, ha rifiutato proprio in questi giorni un’offerta del Celta Vigo. 
8 giugno
Notte di follia dei tifosi messicani dopo la vittoria riportata dalla squadra di casa con El Salvador (4-0). Oltre a pittoresche sfilate per le vie del centro e a interminabili caroselli, all’incirca alle due di notte alcuni tifosi hanno divelto un grandissimo pallone di materiale plastico, che era stato installato sulla tettoia all’ingresso dell’albergo Maria Isabel, facendolo rotolare per le vie del centro. 
9 giugno
Continuano le “follie” dei tifosi messicani, follemente esaltati dal rendimento della loro Nazionale. A Guadalajara due studenti messicani di 16 anni hanno tentato di rubare la bandiera del loro Paese esposta all’Hotel Hilton. Un giornale locale scrive che il tentativo di furto “mostra un triste ritratto della cultura degli abitanti di Guadalajara”. 
10 giugno
Città del Messico, sede del ritiro dell’Urss. Il libero sovietico Albert Shesternev è stato oggi insignito dell’Ordine al merito dello sport dell’Unione Sovietica. La notizia, trasmessa telegraficamente, è stata accolta con un lungo applauso e con festeggiamenti da parte della squadra russa. 
11 giugno
Leon, prima fase, partita del girone D: Bulgaria-Marocco 1-1. Per tentare di portare allo stadio qualche migliaia di spettatori (la partita vede di fronte due squadre ormai escluse dai quarti di finale) gli organizzatori sono costretti a prendere iniziative filantropiche, non ultima quella di far entrare gratis i bambini poveri e gli orfanelli degli istituti di Leon. 
12 giugno
Festa sportiva in Israele dopo il pareggio (0-0) ottenuto dalla propria squadra contro l’Italia a Toluca. Un corrispondente di un giornale israeliano ai Mondiali indica in questo risultato “la più bella e la più sensazionale prova di Israele che abbia mai visto in vita mia”, mentre nelle strade dei principali centri israeliani si fa festa per l’insperato risultato ottenuto dai propri beniamini. 
13 giugno
Trapela la notizia di un’offerta fatta dalla squadra messicana dell’Irapuato all’allenatore della nazionale salvadoregna, Carrasco, che ha concluso i tre incontri della prima fase con 0 punti e 0 gol. Mentre Carrasco si riserva di prendere una decisione nei prossimi giorni, anche perché attualmente vincolato da un altro anno di contratto con la squadra salvadoregna del Marte, gran parte dei giocatori di El Salvador ha deciso di concedersi qualche giorno di vacanza raggiungendo oggi Acapulco. 
14 giugno
Toluca, quarti di finale, Italia-Messico 4-1. Dopo un girone iniziale non del tutto convincente, la nazionale azzurra ottiene un inatteso successo con la squadra di casa, salutato da festeggiamenti dei tifosi italiani nelle principali città d’Italia. Solito repertorio: caroselli di macchine, squilli di clacson, sventolìo di bandiere, traffico bloccato. 
15 giugno
Città del Messico, ore 11 locali (19 italiane). Si effettua il sorteggio per le sedi delle semifinali, fermi restando gli accoppiamenti Italia-Germania Ovest e Brasile-Uruguay. La sorte dice, rispettivamente, Città del Messico per la prima semifinale e Guadalajara per la seconda. Scoppiano le proteste dei dirigenti della squadra uruguagia, che, a un certo punto, minacciano di ritirarsi dal Mondiale nel caso in cui la semifinale col Brasile dovesse essere disputata a Città del Messico. Pare che la preoccupazione dell’Uruguay sia quello di giocare in una città dove la Seleçao ha finora disputato le tre partite della prima fase e la partita dei quarti di finale, raccogliendo i consensi dei tifosi messicani, che, vista l’esclusione della loro squadra nei quarti di finale, presumibilmente tiferanno per la squadra di Pelè e compagni. 
16 giugno
Mentre tutti i suoi compagni di squadra, sia dell’Ajax che della nazionale olandese, si stanno godendo le vacanze estive, Nico Rijnders sta seguendo da Guadalajara i Mondiali messicani per conto di un giornale di Breda. Motivo: nonostante i lauti guadagni da giocatore, il calciatore-giornalista ha affermato che nella vita è sempre necessario pensare al futuro. 
17 giugno
Città del Messico, semifinale, Italia-Germania Ovest 4-3. Alla vigilia delle due partite di semifinale si pensava che la partita più spettacolare si sarebbe disputata a Guadalajara (Brasile-Uruguay, finita 3-1), e non allo stadio Azteca. Invece non fu così: il pubblico di Città del Messico e i telespettatori assistettero a una delle più belle partite dell’intera storia del calcio, tanto che ancora oggi è presente, all’Azteca, una targa-ricordo di quell’incredibile 4-3. 
18 giugno
Tixtla, carcere cittadino. Continuano le indagini delle autorità di polizia dopo l’evasione di 23 pericolosi detenuti dal carcere di Tixtla. La spiegazione della fuga è comunque di facile risoluzione, dal momento che i carcerati sarebbero fuggiti approfittando del fatto che le guardie stavano seguendo alla televisione la registrazione della partita Italia-Germania Ovest. 
19 giugno
Cresce l’emozione in vista della finale tra Italia e Brasile. Nel frattempo si viene a sapere che, in caso di vittoria, i giocatori brasiliani otterranno, oltre all’equivalente di 20 milioni di lire italiane e di una casa, anche un posto di lavoro. Il commento di Gerson sarebbe stato il seguente: “Se avessi avuto voglia di lavorare, non mi sarei messo a giocare a calcio. Meglio perdere…”. 
20 giugno
Città del Messico, finale per il 3° posto, Germania Ovest-Uruguay 1-0. Negli spogliatoi è lo stesso tecnico tedesco, Schoen, a parlare di “vittoria fortunata”: “Dopo il 4-3 con l’Italia in semifinale, la sorte ha voluto così ripagarci”. 
21 giugno
Città del Messico, finale per il 1° posto, Brasile-Italia 4-1. Oltre alla conquista del titolo mondiale da parte della squadra di Pelè, questa vittoria della Seleçao riveste una fondamentale importanza: viene infatti definitivamente assegnata la coppa Rimet al Brasile quale squadra in grado di vincere il terzo titolo mondiale. Addio alla Coppa Rimet, quindi, sostituita dalla Coppa Mondiale Fifa.