Mondiali 1998: FRANCIA

Prima fase con poche sorprese

Norvegia-Brasile 2-1: Ronaldo e Rivaldo nell’area norvegese

Nel Gruppo A le favorite d’obbligo per l’accesso agli ottavi sono Brasile e Norvegia. I verdeoro, con in panchina la presenza dell’eterno Zagallo, sbrigano la pratica battendo la Scozia nell’esordio al Saint Denis per 2-1 e il Marocco con un rotondo 3-0. Sono però proprio gli africani la sopresa del girone: grazie all’apporto di due autentici fuoriclasse come Bassir e Hadda, i rossi arrivano a contendersi l’accesso alla fase successiva pareggiando con la Norvegia e mettendo sotto scacco la Scozia con un epocale 3-0. Ma il Marocco non fa i conti con l’ultimo match del Brasile, che deve affrontare la Norvegia. Ai nordici serve assolutamente uina vittoria, e sono in pochi a crederci quando Bebeto al 78 porta in vantaggio i verdeoro. Ma all’83 Tore Andre Flo pareggia le sorti e al 90 un generoso rigore realizato da Rekdal manda avanti la Norvegia ai danni del pur meritevole Marocco.

La situazione del Gruppo C è invece molto fluida: i padroni di casa se la vedono contro una tonica Danimarca e contro le comparse di Sudafrica e Arabia Saudita. Tutto scritto quindi, i galletti vanno avanti grazie a 3 vittorie su 3 e i danesi si qualificano con il minimo sforzo e con la sola vittoria contro l’Arabia Saudita (1-0).

Nigeria-Spagna 3-2: la punizione-gol di Fernando Hierro

Di tutt’altro spessore il Gruppo D dove tutte le contendenti sono favorite, e dove non mancheranno le sorprese. Inizia la Nigeria, campione olimpico 1996, battendo la Spagna 3-2 in un match pieno di emozioni. Al 20′ Spagna in vantaggio con una punizione di Hierro. Pareggia dopo appena quattro minuti Adepojou sfruttando di testa un calcio d’angolo. Partenza forsennata della Spagna nel secondo tempo: il lancio dalla trequarti e’ di Hierro, il gran tiro al volo di sinistro e’ di Raul. Dopo venticinque minuti arriva anche il secondo gol dei nigeriani con Lawal che tira da una posizione impossibile (molte le responsabilità di Zubizarreta). Infine al 31′ il capolavoro di Oliseh con un tiro potente e preciso da fuori area. Il match segna il prosieguo del girone. Nella seconda tornata gli spagnoli raccolgono uno stentato 0-0 contro il Paraguay e a nulla vale il tennistico 6-1 ai danni della derelitta Bulgaria, dal momento che i sudamericani passano agevolmente per 3-1 contro una Nigeria già qualificata guadagnandosi così l’accesso agli ottavi.

Nel Gruppo E a sorprendere è il Messico guidato da Lapuente. I centroamericani si rendono partecipi di 3 partite al cardiopalmo: nel primo match passano 3-1 facile contro la Corea del Sud dopo lo svantaggio iniziale, nei successivi due incontri rimontano dallo 0-2 al 2-2 contro Belgio e Olanda dando straordinaria prova di carattere. Nel resto del girone i tulipani giocano al risparmio, dando prova comunque di un discreto potenziale offensivo (5-0 alla Corea) mentre i galletti belgi di Leekens stentano e non bastano tre pareggi (l’ultimo contro la Corea per 1-1) per garantire il passaggio del turno che vede invece protagonisti Olanda e Messico.

Iran-Stati Uniti 2-1: le due formazioni simbolicamente unite

Nel Gruppo F le uniche emozioni sono di natura extra-sportiva: l’urna ha infatti riservato il confronto diretto tra Stati Uniti e Iran, già da allora due nazioni non propriamente “amiche”. Nel match di Lione, troppo furore agonistico da parte statunitense, piu’ cinico l’Iran. Nel primo tempo gli States colpiscono due volte i legni della porta di Abedzadeh, ma e’ l’Iran a passare al 40′ con un preciso colpo di testa di Estili. Nella ripresa yankees a testa bassa, ma in contropiede raddoppio di Mahdavikia. Tardivo il gol Usa di McBride. In casa iraniana, e a Teheran, entusiamo alle stelle. Il resto del Gruppo è una passarella per Germania e Jugoslavia, che quindi non affondano i coltelli tra loro (2-2 nello scontro diretto). Gli uomini di Vogts, chiaramente favoriti e campioni europei in carica, sembrano soffrire però di una certa stanchezza non tanto fisica quando caratteriale e motivazionale.Molto meglio la frizzante Jugoslavia di Santrac: Jugovic, Mijatovic, Stoijkovic, Milosevic e Mihailovic sono solo alcune delle stelle slave in campo a Francia 98.

Anche per il Gruppo G il pronostico è rispettato e Romania e Inghilterra passano davanti ad un’anonima Tunisia e una Colombia vecchia, lenta ed impacciata con ancora Valderrama e Asprilla nel motore. I bianchi di Hoddle sono tra i favoriti del Mondiale e con Beckham e il giovane Owen sugli scudi passano grazie al doppio 2-0 contro Tunisia e Colombia con l’unico neo della sconfitta contro la Romania.

Il Gruppo H rivela al mondo le enormi potenzialità dell’Argentina di Passarella. I biancocelesti giocano praticamente tutti nel campionato italiano e, solo per citarne qualcuno, sfoderano sul campo campioni del calibro di Batistuta, Zanetti, Veron, Simeone e Sensini. Tre vittorie su tre con sette reti fatti e nessuna subita, ecco il suo ruolino di marcia. A seguire, la rivelazione Croazia, al suo esordio mondiale, a cui bastano due vittorie contro Giappone e Giamaica, vere e proprie comparsate le loro, per passare agevolmente il turno.

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Argentina e Croazia: due grandi sorprese del Mondiale (sopra, Veron e Asanovic)