David Gualtieri : 8,3 secondi di gloria

La più grossa impresa della nazionale di San Marino è senz’altro la rete-record di David Gualtieri (8,3 secondi dopo il fischio d’inizio) contro l’Inghilterra. Poi finì 1-7 per i Maestri: ma vuoi mettere la soddisfazione?


Per andare più in basso nel calcio, bisogna salire in alto: per la precisione arrampicarsi su una rocca, fin su il monte Titano, davvero non molto lontano da casa nostra. Quella di San Marino è infatti la nazionale più scarsa del pianeta: certo, a pari merito con le selezioni di altri microstati come Anguilla, Montserrat, Papupa Nuova Guinea e Samoa Americane. Ma nello scorso Novembre in una delle prime partite di qualificazione per i Mondiali 2014, proprio le Samoa Americane hanno vinto la loro prima partita nella storia contro Tonga, relegando San Marino alla peggior serie negativa attualmente in corso per squadre nazionali.

La prima partita ufficiale dei Titani risale al 14 Novembre del 1990: San Marino-Svizzera 0-4 allo stadio Olimpico di Serravalle, “Wembley” putativo della selezione sammarinese. Da allora, in più di 20 anni di onorata militanza nel ranking internazionale, i risultati utili sono stati solamente 4: due amichevoli contro il Lichtenstein (un pari e una vittoria in amichevole, l’unico successo in una partita ufficiale), un match con la Lettonia ed il risultato che resta ancora il più prestigioso, il pari casalingo contro la Turchia nelle qualificazioni per i Mondiali del 1994. Alla fine delle qualificazioni agli Europei 2012, invece, San Marino detiene la striscia negativa attualmente più lunga di sconfitte per squadre nazionali: 54 ko consecutivi, alcuni dei quali particolarmente duri in termini di punteggio.

Lo strano caso di San Marino, a scorrere il ranking FIFA fino agli ultimissimi posti, infatti, è facilmente individuabile: la nazionale allenata da Giampaolo Mazza, al contrario di samoani e compagnia bella, è costretta a confrontarsi con autentiche leggende del calcio mondiale, e non certo in accesi derby della Micronesia, nei quali in fondo può accadere di tutto.

Nelle ultime qualificazioni ufficiali San Marino si è trovato di fronte la Germania prima e l’Olanda poi, ed il 2 Settembre 2011 al PSV Stadion di Eindhoven, Andy Selva e compagni hanno incassato undici gol, con quaterna di Van Persie e doppiette di Huntelaar e Sneijder. Nel 2006 contro la Germania il passivo più pesante, 0-13, in un contesto in cui San Marino è abituato a viaggiare alla media di quattro gol e mezzo incassati a partita. Ma i biancazzurri non rinuncerebbero mai a ritrovarsi di fronte l’elite del calcio mondiale, anche a fronte di brucianti sconfitte, proprio per il sapore unico di questi appuntamenti.

D’altronde i professionisti sono sempre stati pochini: la maggior parte dei calciatori della nazionale a San Marino gioca nel campionato locale, il centravanti Andy Selva ha un passato rispettabile in Lega Pro, ed il giocatore più rappresentativo della storia resta l’ex juventino Massimo Bonini, che giocò da capitano nel primo confronto ufficiale contro l’Italia, allora allenata da Arrigo Sacchi, a Cesena.

Ma la vera icona del calcio sanmarinese è senza dubbio David Gualtieri, attaccante classe 1971 che il 17 novembre 1993 ci mise appena 8 secondi e 3 decimi per entrare nei libri di storia, segnando il gol del vantaggio in San Marino-Inghilterra, valida per le qualificazioni ai Mondiali americani del ’94. Si tratta del gol più rapido della storia del calcio internazionale. “Ricordo ancora l’azione, anche perchè c’è il filmato su Internet e ogni tanto lo riguardo: palla al centro, Bonini passa a Bacciocchi che sbaglia il lancio, Pearce interviene e prova a lasciare scorrere all’indietro per Seaman, io mi inserisco, anticipo il portiere e segno. Diciamo che sono stato bravo a crederci“.

Quella sera Gualtieri venne intervistato da cinque televisioni, trovò spazio su tutte le prime pagine dei giornali e tabloid inglesi (indimenticabile la copertina del Daily Mirror, che titolò “Fine del mondo”, con foto del gol di San Marino) e divenne l’idolo di Scozia, Galles e Irlanda, le storiche rivali inglesi. “Il momento più bello, quella sera, non fu tanto il gol, perchè in pratica non mi resi neppure conto di quello che stavo facendo. Fu veramente indimenticabile quello che accadde dopo, dalle interviste allo scambio di maglia con Pearce: lo ringrazierò per sempre, mi ha regalato un gol e la maglia dell’Inghilterra“.

Oggi Gualtieri si diletta con il calcetto (“il campo grande, però, mi manca”) e si occupa di computer. “Poco tempo fa, in negozio, è entrato un signore con la maglia della Nazionale di San Marino: pensavo avesse un problema al computer, invece mi ha chiesto una foto e un autografo. Subito non ci ho pensato, poi ho capito“. Potere di un gol, che tra poco compirà 20 anni.

Poco importa se a quella rete ne sono seguite sette degli inglesi per un dignitoso (per gli standard sanmarimesi, sia chiaro) 1-7 contro gli inventori del football. Eppure, quel gol, ha scritto la storia: in Scozia, ad esempio, per parecchio tempo è andata a ruba la maglietta “Gualtieri 8 seconds“; in Galles, per diversi anni, gli eroi nazionali erano nell’ordine Giggs, Hughes e Gualtieri; e a San Marino, infine, c’è un esperto di computer che nella sua vita ha segnato a uno dei portieri più forti del mondo, il leggendario David Seaman.

Fonti:
Storia della nazionale: Fabio Belli (controcalcio.wordpress.com)
Intervista a Gualtieri: Luca Alberto Montanari (sanmarinoworld.sm)

SAN MARINO – INGHILTERRA 1-7
San Marino: Pierluigi Benedettini, Mauro Valentini (47′ Luca Gobbi), Mirco Gennari, Loris Zanotti, Claudio Canti, William Guerra, Pier Angelo Manzaroli, Pierdomenico Della Valle, Nicola Bacciocchi (62′ Paolo Mazza), Massimo Bonini, Davide Gualtieri. Allenatore: G. Leoni
Inghilterra: David Seaman, Lee Dixon, Stuart Pearce (c), Paul Ince, Gary Pallister, Des WalkerDavid Platt, Stuart Ripley, Les Ferdinand, Ian Wright, Andy Sinton. Allenatore: Graham Taylor
Reti: 1-0 D. Gualtieri 1′; 1-1 P. Ince 21′; 1-2 I. Wright 34′; 1-3 L. Ferdinand 38′; 1-4 I. Wright 46′; 1-5 P. Ince 63′; 1-6 I. Wright 78′; 1-7 I. Wright 90′