Newcastle United F.C.

La reputazione del Newcastle United è stata costruita, in passato, in due periodi ben distinti. Innanzitutto quello che va dal 1905 alla Prima guerra mondiale, quindi la prima metà degli anni Cinquanta. In questi due momenti, i bianconeri furono davvero la squadra da battere.

La società nasce nel 1882 come Newcastle East End, sodalizio risultante dalla fusione di Stanley e Rosewood, due compagini di scarso livello della zona. East End significa «della parte orientale», in contrapposizione al Newcastle West End, una squadra molto seguita dall’altra parte della città. Le due formazioni prendono parte, in quegli anni, alla Northern League, ma nel 1892 il West End deve rinunciare alla propria identità per riunire le forze con quelle dei rivali, vista la poco florida situazione economica. Sorge così il Newcastle United, che sceglie come «home ground» il St. James’ Park.

Nel 1888 lo United rifiuta di iscriversi alla neonata Football League, preferendo continuare la partecipazione alla competizione locale. Nel 1893, infine, viene eletta alla seconda divisione. Con l’arrivo del segretario-manager Frank Watt, proveniente da Dundee, il Newcastle comincia ad emergere, raggiungendo nel giro di tre anni la First Division.

Finale F.A. Cup 1905: Aston Villa-Newcastle 2-0, la prima delle due reti di Hampton

1905: il Newcastle conquista la vittoria in campionato e raggiunge la finale di coppa. È il segnale che la squadra è entrata nel ristretto arengo delle «grandi». L’anno seguente, lo United giunge sino alla finale di Coppa, dove viene sconfitto per 1-0 dall’Everton. Nel 1907, arriva la seconda affermazione in campionato, con un «en plein» di vittorie nelle partite casalinghe. Dodici mesi più tardi, ancora uno sfortunato match di epilogo in FA Cup (1-3 dal Wolverhampton): sembra una maledizione, tre finali e tre sconfitte. L’anno avanti, terzo titolo in bacheca nonostante la pesante batosta subita in casa contro il Sunderland (1-9).

Nel 1910, finalmente, il Newcastle raggiunge l’agognato trofeo di Coppa. Al quarto tentativo in sei anni, i bianconeri riescono a sfatare la tradizione negativa. Lo United pian piano sparisce dalle alte vette per riproporsi nel 1924 con il trionfo in FA Cup, conquistato a spese dell’Aston Villa (2-0 a Wembley).

Nel 1925 arriva a Newcastle Hughie Gallacher, attaccante dell’Airdrie. È una punta velocissima, dotata di un’incredibile accelerazione palla al piede, di un tiro fulminante e di uno straordinario adattamento alla nuova regola dell’off-side che prevede due difensori a determinarne l’attuazione. Gallacher segnerà, in cinque stagioni con lo United, la bellezza di 160 reti. Nel 1926-27 realizza 36 reti in 38 partite, risultando decisivo per la vittoria in campionato dei bianconeri. Nel 1932 lo scozzese lascia il club per il Chelsea, ma nello stesso anno si ritrova di fronte i vecchi compagni nella semifinale di Fa Cup. Il Newcastle vince e si apre la trada per la terza vittoria nella competizione.

Da questo momento in poi, inizia un declino piuttosto evidente, culminato con la discesa in seconda divisione del 1934. Solo nel dopoguerra i bianconeri riprendono quota grazie agli arrivi di alcuni fuoriclasse di qualità assoluta. Accanto al cannoniere Jackie Milburn (zio materno di Bobby Charlton), giostrano il trequartista George Robledo (nato in Cile), il settepolmoni di lusso Bobby Mitchell e il mediano di propulsione Frank Brennan.

Hughie Gallacher

Il Newcastle vince la Coppa d’Inghilterra in tre occasioni tra il 1951 e il 1955. Sono gli ultimi spezzoni di gloria per la compagine del Tyneside, che precipita in seconda divisione nel 1962, riemergendone solo nel 1965. Arriviamo così al periodo che porta alla vittoria in Coppa delle Fiere nell’edizione 1968-69. L’undici base non è straordinario, ma ben assortito.

Il personaggio di spicco è Bob Moncur, centrocampista assolutamente refrattario al gol, che realizza le due reti d’apertura nella prima finale (vinta per 3-0) contro lo Ujpesti Dozsa. Al ritorno, gli ungheresi si portano avanti per 2-0 ma lo stesso Moncur lancia la riscossa e trascina i suoi ad una insperata vittoria esterna per 3-2.

Da allora, il Newcastle scompare dal novero delle «grandi» del football inglese. Dal suo fiorente vivaio, escono però due campioni di rilievo come Chris Waddle e Paul Gascoigne, che lasceranno il club per ingaggi e carriere ben più succulenti.

Stagione 1968/69: arriva la Coppa delle Fiere