Calcio dei pionieri: 50 presenza in Nazionale

Il 20 settembre 2013, l’egiziano Ahmed Hassan totalizzava il record mondiale di presenze in nazionale con l’incredibile numero di 184. Al giorno d’oggi, quasi trecento giocatori hanno raccolto 100 presenze internazionali o più, ma ricordiamoci che prima della seconda guerra mondiale arrivare a 50 presenze era un risultato notevole. Ecco i dieci giocatori, in gran parte misconosciuti, che per primi hanno tagliato lo storico (per il tempo) traguardo delle cinquanta partite internazionali.

1) Imre Schlosser (Ungheria, 1889-1959)

Schlosser fa il suo debutto con la nazionale ungherese nel 1906, in un pareggio con la Boemia (4-4). In totale gioca 68 partite con i magiari, nel match contro l’Austria (3-3 il 5 novembre 1916), conquista la sua 50esima presenza diventando il primo giocatore internazionale a raggiungere questa soglia (prima di lui il detentore del record era il gallese Billy Meredith). Schlosser gioca altri undici anni per il suo paese riuscendo perà a collezzionare solo altre 18 presenze. Ha inoltre detenuto anche il record di marcature nei match internazionali (59), record detenuto fino al 1954 quando passa di mano al suo connazionale Ferenc Puskas.


2) Cayetano Saporiti (Uruguay, 1887-1954)

Saporiti non è un nome propriamente famoso nel panorama del calcio internazionale, tranne che nel suo paese d’origine, l’Uruguay, e in Argentina. Esordisce ad appena 18 anni nel 1905 e riesce a raccogliere la sua 50esima (e ultima) presenza il 25 maggio 1919 contro il Brasile, record superato da Rodolfo Rodríguez solo nel 1983.Come portiere della nazionale, Saporiti vince la Coppa America nel 1916 e 1917. Una curiosità: dei suoi 50 gettoni, ben 42 sono spesi giocando contro i vicini dell’Argentina.


3) Armand Swartenbroeks (Belgio, 1892-1980)

Il difensore belga Armand Swartenbroeks raccoglie il suo 50esimo gettone il 4 settembre 1927 festeggiando, si fa per dire, con una brutta sconfitta per 7-0 a Stoccolma contro la Svezia. Swartenbroeks partecipa con il Belgio alla vittoria del titolo olimpico nel 1920 ad Anversa. Per ben cinque anni, causa la Prima Guerra Mondiale, non gioca incontri internazionale, in caso contrario, probabilmente, sarebbe stato il giocatore con più presenze prima della Seconda Guerra Mondiale.


4) Harry Denis (Paesi Bassi, 1896-1971)

Dopo un giocatore belga al numero 3, l’Olanda non può rimanere indietro. Harry Dénis è stato un terzino destro, e ha giocato in ben tre Olimpiadi (1920, 1924 e 1928). Dénis gioca la sua 50esima partita il 5 giugno 1928 in una vittoria per 3-1 contro il Belgio, nel torneo di consolazione olimpico. La sua più grande delusione sportiva era avvenuta aolo pochi giorni prima, quando gli olandesi cedettero per 0-2 contro l’Uruguay nel primo turno delle Olimpiadi. Dénis è stato capitano della sua nazionale in 37 delle sue 56 partite internazionali.


5) Umberto Caligaris(Italia, 1901-1940)

Ecco l’unico italiano in classifica. Proprio come Harry Denis, Umberto Caligaris gioca come terzino destro e prende parte alle Olimpiadi del 1924 e 1928 dove vince la medaglia di bronzo. Caligaris raccoglie la sua 50esima bandiera in un match in trasferta contro la Svizzera (1-1) il 29 marzo 1931. Un record che resiste fino al 1971, quando viene a sua volta superato da Giacinto Facchetti. Dopo la vittoria in Coppa Internazionale del 1930, viene convocato per i mondiali del 1934, durante i quali però non scende in campo; infatti la sua ultima partita in azzurro, come la prima, la disputa contro l’Austria l’11 febbraio 1934. Particolare curioso: è stato il primo giocatore italiano a sbagliare un rigore in Nazionale.


6) Josef Blum (Austria, 1898-1956)

Il Wunderteam austriaco (1931-1932) aveva molti giocatori eccezionali, come Matthias Sindelar, Fritz Geschweidl, Anton Schall e il portiere Rudolf Hiden. Il difensore Josef Blum era nella line-up del match considerato la nascita del Wunderteam, una vittoria per 5-0 sulla Scozia. Nell’anno e mezzo successivo, l’Austria vincerà 6-0 e 5-0 contro la Germania, 8-1 contro la Svizzera e 8-2 contro l’Ungheria. Blum, uno dei giocatori più anziani della squadra, si ferma al traguardo delle 51 presenze contro l’Ungheria. Un mese prima, aveva giocato la sua 50esima partita il 20 marzo 1932, una vittoria per 2-1 contro l’Italia. Il record di Blum in nazionale durò fino al 1954, quando Ernst Ocwirk prese il sopravvento.


7) Max Abegglen (Svizzera, 1902-1970)

Max, o ‘Xam’ Abegglen è uno dei tre fratelli (Jean e Andre ‘Trello’ sono gli altri), che hanno tutti giocato per la squadra nazionale svizzera nei primi decenni del novecento. Max era un goleador prolifico e il suo record di 34 gol in nazionale è stato superato da Kubilay Türkyilmazsolo solo nel 2001. Il suo più grande momento probabilmente lo ha vissuto durante le Olimpiadi del 1924 a Parigi, quando la Svizzera raggiunse la finale dove verrà poi sconfitta dall’Uruguay. Abegglen gioca la sua 50esima partita il 2 aprile 1933, perdendo 0-3 contro l’Italia. E’ inoltre uno dei pochi giocatori che ha un club di calcio professionistico a lui intitolato: lo Xamax Neuchatel.


8) Eugen Einman (Estonia, 1905-1963)

Il nome più inaspettato in questa top ten è senza dubbio Eugen Einmanm, nazionale estone. Questo piccolo paese è stato indipendente tra le due guerre mondiali, senza lasciare particolari tracce nella storia del calcio giocando per lo più contro i vicini della Lituania, Lettonia, Svezia o Finlandia. Eugen Einman veste la maglia della nazionale estone dal 1923 fino al 1935, raccogliendo ben 65 presenze nel corso di questi anni. Guadagna il suo 50esimo gettone il 9 agosto 1933 contro la Lettonia (2-1 per l’Estonia).


9) Josef Silný (Cecoslovacchia, 1902-1981)

Negli anni in cui la Cecoslovacchia è una delle potenze calcistiche del continente, Josef Silný raccogliere 50 presenze, gran parte delle quali spese per la Coppa Svehla, o Coppa Internazionale (torneo tra Italia, Austria, Ungheria e Svizzera). Silný vince la medaglia di bronzo nell’edizione 1927-1930, segnando quattro gol. Debutta un anno dopo le Olimpiadi del 1924 (Cecoslovacchia-Jugoslavia 7-0). Alla sua prima grande competizione, i mondiali di Italia 1934, gioca solo il primo match il 27 maggio 1934, Cecoslovacchia-Romania 2-1, ma viene lasciato fuori squadra durante il resto del torneo, vincendo comunque la medaglia d’argento. In totale quindi 50 presenze e ben 28 gol, senz’altro un bel risultato. La Nazionale più battuta da Silný rimane la Jugoslavia a cui il calciatore boemo ha rifilato ben 8 reti in 6 partite realizzando un poker di reti nella sfida del 28 giugno 1926 a Zagabria.


10) Max Viinioksa (Finlandia, 1905-1977)

Dalla Finlandia arriva il difensore Max Viinioksa che debutta in Nazionale nel 1926 e con cui giocherà regolarmente per nove anni. Discreto giocatore di hockey su ghiaccio (parteciperà a diverse partite del campionato 1933/34), Viinioksa è conosciuto in patria ma non al di fuori, dal momento che la Finlandia manca le qualificazioni alle Olimpiadi nel 1928, e ai Mondiali del 1930 e 1934. Il suo 50esimo e ultimo gettone in Nazionale lo colleziona l’8 settembre 1935 contro la Danimarca (5-1 in favore dei danesi).