La guerra nei Balcani e la dissoluzione dell’Unione Sovietica cambiano profondamente la geografia politca internazionale. Alla Serbia viene impedito di partecipare come nazione, non agli atleti singoli, che possono gareggiare sotto la bandiera olimpica. Il professionismo ormai è totale, come testimonia la presenza nel torneo di basket del “Dream Team” di Magic Johnson (che gioca nonostante la sieropositività dichiarata), Michael Jordan e Larry Bird. Sono i cestisti Usa le stelle assolute dei Giochi, a dimostrazione che lo spettacolo ormai è parte integrante, dominante e insostituibile.
Nel calcio non ci sono le stesse superstar e il torneo ha chiaramente meno appeal. L’Italia arriva alla fase finale nelle vesti di vincitrice dell’Europeo Under 21 1990-92, la cui classifica delle prime quattro posizioni (le altre sono Svezia, Danimarca e Polonia al posto della Scozia, non riconosciuta dal CIO) determina pure la presenza delle rappresentative europee in Catalogna, oltre alla Spagna, paese ospitante. In panchina torna Cesare Maldini, “mago” per l’appunto dell’Under 21, questa volta con i favori del pronostico, portando con sè sulle ramblas giovani, ma già affermati, campioni: Albertini, Dino Baggio, Melli.
L’Italia però dimostra subito di essere tutt’altro che il “Dream Team” della pedata e difatti fatica sin dall’esordio con gli Stati Uniti (2-1, reti di Melli e Albertini), subendo pure qualcosa di troppo nel finale. Il peggio deve ancora arrivare: agli azzurri viene impartita una durissima lezione dalla Polonia (0-3, espulsi Luzardi e Corini) del capocannoniere Juskowiak (7 reti). Un match senza storia per gli azzurri, data la netta inferiorità mostrata sul campo. Comunque la qualificazione per i quarti arriva, anche se a stento, grazie all’1-0 sul modesto Kuwait firmato da Melli.
Proprio a causa di queste difficoltà, tuttavia, i ragazzi di Maldini (comunque troppo nervosi in campo: 3 espulsi e 10 ammoniti in 4 partite) vanno a sbattere subito contro la Spagna, l’altra regina dei pronostici. La partita dei quarti è forse la migliore degli azzurri, tenuto conto del valore dell’ avversario. L’Italia cede di misura (0-1, Quico al 37′) e con onore, restandole pure l’amaro in bocca per via della rete annullata a Luzardi a sette minuti dal termine dei tempi regolamentari per un fuorgioco perlomeno dubbio. L’Italia quindi delude ancora: non basta l’attenuante di aver ceduto di fronte alle future finaliste. E per Cesare Maldini sono polemiche pesanti al rientro.
Le “Furie rosse”, trascinate da Guardiola e Luis Enrique, alla fine vinceranno l’oro, davanti ai polacchi (3-2) con la rete decisiva segnata al 90′ sempre da Quico, che manda in visiblio il Camp Nou. La sorpresa, anzi la conferma, che il calcio africano sta crescendo rapidamente, viene dal Ghana di Ayew che prende il bronzo (1-0) ai danni dell’Australia, altra rivelazione.
I RISULTATI
Gruppo A
Italia
USA
2:1
Polonia
Kuwait
2:0
USA
Kuwait
3:1
Italia
Polonia
0:3
USA
Polonia
2:2
Italia
Kuwait
1:0
Squadra
P.ti
Polonia
5
Italia
4
Stati Uniti
3
Kuwait
0
Gruppo B
Egitto
Qatar
0:1
Spagna
Colombia
4:0
Colombia
Qatar
1:1
Spagna
Egitto
2:0
Colombia
Egitto
3:4
Spagna
Qatar
2:0
Squadra
P.ti
Spagna
6
Qatar
3
Egitto
2
Colombia
1
Gruppo C
Svezia
Paraguay
0:0
Marocco
Corea del Sud
1:1
Svezia
Marocco
4:0
Paraguay
Corea del Sud
0:0
Svezia
Corea del Sud
1:1
Paraguay
Marocco
3:1
Squadra
P.ti
Svezia
4
Paraguay
4
Corea del Sud
3
Marocco
1
Gruppo D
Danimarca
Messico
1:1
Ghana
Australia
3:1
Danimarca
Ghana
0:0
Messico
Australia
1:1
Danimarca
Australia
0:3
Messico
Ghana
1:1
Squadra
P.ti
Ghana
4
Australia
3
Messico
3
Danimarca
2
Quarti di finale
Spagna
Italia
1:0
Polonia
Qatar
2:0
Paraguay
Ghana
2:4 dts
Svezia
Australia
1:2
Semifinali
Spagna
Ghana
2:0
Polonia
Australia
6:1
Finale per il 3° posto
Australia
Ghana
0:1
Finale per il 1° posto
Polonia
Spagna
2:3
IL MEDAGLIERE
SPAGNA
Abelardo, Alfonso, José Emilio Amavisca, Rafael Berges, Santiago Cañizares, Albert Ferrer, Josep Guardiola, Kiko, Mikel Lasa, Juan Manuel López,Luis Enrique, Javier Manjarín, Miguel, Paqui, Antonio Pinilla, Francisco Soler, Roberto Solozábal, Toni, Gabriel Vidal, David Villabona. All.
Vicente Miera.
POLONIA
Dariusz Adamczuk, Marek Bajor, Jerzy Brzęczek, Dariusz Gęsior, Marcin Jałocha, Andrzej Juskowiak, Aleksander Kłak, Andrzej Kobylański, Dariusz Koseła, Wojciech Kowalczyk, Marek Koźmiński, Tomasz Łapiński, Gregorz Mielcarski, Arkadiusz Onyszko, Ryszard Staniek, Piotr Świerczewski,Dariusz Szubert, Tomasz Wałdoch, Mirosław Waligóra, Tomasz Wieszczycki. All.
Janusz Wójcik.
GHANA
Joachim Acheampong, Simon Addo, Sammi Adjei, Mamood Amadu, Frank Amankwah, Bernard Aryee, Isaac Asare, Kwame Ayew, Ibrahim Dossey,Mohammed Gargo, Mohammed Kalilu, Maxwell Konadu, Samuel Kuffour, Samuel Kumah, Nii Lamptey, Anthony Mensah, Alex Nyarko, Yaw Preko,Shamo Quaye, Oli Rahman. All.
Samuel Arday.
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