I biancoblu conquistano il loro secondo titolo europeo, dopo quello del 1987. Per Mourinho inizia l’epoca dello Special One.
Per la prima volta, il torneo adotta un nuovo formato con una fase a eliminazione diretta a 16 squadre, al posto della pletorica seconda fase a gironi. Il trofeo viene conquistato dal Porto, il club portoghese guidato dal carismatico José Mourinho, che sconfigge per 3-0 il Monaco nella finale di Gelsenkirchen. Per i biancoblu è stato il secondo titolo in questa competizione, dopo quello del 1986-1987, e il secondo trofeo europeo in due anni, dopo la vittoria della Coppa UEFA nella stagione precedente.
Il torneo vede favorite squadre di altissimo livello, come il Milan campione in carica, il RealMadrid dei Galacticos, il Manchester United di SirAlexFerguson, l’Arsenal degli Invincibili e il Chelsea del miliardario Roman Abramovich. Sono invece le sorprese a rendere memorabile questa edizione: il Deportivo La Coruña che rimonta un 4-1 subito a San Siro contro il Milan nei quarti di finale; il Monaco che elimina il Real Madrid e il Chelsea con un gioco spettacolare e i gol del capocannoniere Fernando Morientes; e ovviamente il Porto, che supera squadre più quotate come Manchester United, OlympiqueLione e Deportivo La Coruña, mostrando una grande solidità difensiva e una efficace capacità realizzativa.
Il Porto di José Mourinho tiene testa al RealMadrid dei Galacticos nel girone di qualificazione, piazzandosi secondo con 11 punti, frutto di tre vittorie, due pareggi e una sconfitta. Agli ottavi eliminato il Manchester United di SirAlexFerguson con un gol allo scadere di Costinha all’Old Trafford, dopo aver vinto 2-1 al do Dragão grazie ad una doppietta di McCarthy. Ai quarti ferma l’Olympique Lione con un risultato complessivo di 4-2: 2-0 in casa con i gol di Deco e RicardoCarvalho, e 2-2 in trasferta con una doppietta di Maniche. In semifinale ha la meglio sugli spagnoli del DeportivoLa Coruña, che avevano compiuto l’impresa di rimontare il Milan campione in carica. Dopo lo 0-0 casalingo, il Porto si impone 1-0 al Riazor con un rigore di Derlei trasformato al 60′ minuto.
Derlei realizza il rigore che regala al Porto la finale di Gelsenkirken
Il Monaco di Didier Deschamps domina il proprio girone con 11 punti, infliggendo un 8-3 al Deportivo LaCoruña, record di gol in una partita della fase a gironi. I francesi si aggiudicano tre partite, pareggiandone due e perdendone una, segnando 15 gol e subendone 6. Agli ottavi superano la Lokomotiv Mosca grazie alla regola dei gol fuori casa: sconfitta per 2-1 in Russia con il gol di Morientes, vittoria per 1-0 nel Principato con la rete di Pršo. Ai quarti compie una delle rimonte più clamorose della storia della Champions League, ribaltando il 4-2 subito al Bernabéu contro il Real Madrid con un 3-1 allo Stade Louis II: Raul porta in vantaggio gli spagnoli al 36′ ma prima Giuly pareggia allo scadere del tempo poi Morientes e ancora Giuly nella ripresa completano l’impresa. In semifinale è la volta del Chelsea del miliardario Abramovich, eliminato grazie ad un 3-1 in casa e un 2-2 in trasferta: Pršo, Morientes e Nonda firmano i gol dell’andata, Ibarra e ancora Morientes quelli del ritorno.
Morientes batte Cudicini nel ritorno della semifinale contro il Chelsea
La finale si gioca il 26 maggio 2004 all’Arena Auf Schalke di Gelsenkirchen, in Germania. Una sfida tra due squadre che avevano sorpreso tutti eliminando gli squadroni favoriti.
Il Porto domina la partita, mostrando una maggiore esperienza e qualità. Il Monaco, privo del suo capitano e leader Giuly, infortunatosi nei primi minuti, non riesce invece ad imporre il suo gioco offensivo, imbrigliato dagli schemi di Mourinho.
Il primo gol per i lusitani arriva al 39′, quando Carlos Alberto riceve un passaggio di Deco e fulmina il portiere FlavioRoma con un tiro potente. Il Monaco cerca di reagire nella ripresa, ma il Porto controlla la situazione e raddoppia al 71′, con un gran gol di Deco, che dopo uno scambio con Alenichev supera Roma con un pallonetto. Quattro minuti dopo, è lo stesso Alenichev a sigillare il risultato con il terzo gol, sfruttando un assist dell’ottimo Derlei.
Il Porto vince 3-0 e conquistato il suo secondo titolo europeo, dopo quello del 1987. Per Mourinho inizia l’epoca dello Special One.
Nuno Valente abbraccia José Mourinho: il sogno della Coppa è realtà
LE ITALIANE: JUVENTUS, MILAN, INTER, LAZIO
Dopo l’abbuffata della stagione precedente, con ben 3 squadre su 4 in semifinale, la stagione 2003/04 si rivela un fallimento totale per le italiane. Vediamo nel dettaglio.
La Juventus di MarcelloLippi partecipa a questa edizione come campione d’Italia in carica e supera agevolmente la fase a gironi come prima classificata nel gruppo D, davanti a RealSociedad, Galatasaray e Olympiakos. Nei ottavi di finale, però, viene eliminata a sorpresa dal Deportivo La Coruña, perdendo 1-0 sia in Spagna che a Torino.
Il Milan, condotto ancora da Carlo Ancelotti, partecipa come detentore del trofeo. Nella fase a gironi si classifica primo nel gruppo F, davanti a Celta Vigo, Ajax e Club Brugge. Nei ottavi di finale, ha vita facile eliminando lo Sparta Praga, vincendo 4-1 a San Siro dopo un pareggio a reti inviolate in Repubblica Ceca. Nei quarti di finale, però, viene sorprendentemente battuto dal Deportivo LaCoruña, che dopo aver perso 4-1 a Milano ribalta il risultato con un clamoroso 4-0 in Spagna.
L’Inter di HectorCuper (sostituito in autunno da Zaccheroni) partecipa a questa edizione come terza classificata in Serie A ma vive ancora una delle sue stagioni più difficile e non riesce a superare la fase a gironi, arrivando terza nel gruppo G, dietro ad Arsenal e Lokomotiv Mosca e davanti a DinamoKiev.
Neanche la Lazio di Roberto Mancini riesce a passare la fase a gironi, alla quale era giunta dopo aver superato il Benfica nel terzo turno preliminare. I biancocelesti arrivano ultimi in un girone non certo impossibile con Chelsea, Sparta Praga e Beşiktaş, nonostante i 4 punti conquistati nelle prime due gare.
La disfatta del Milan al Riazor di La Coruna esemplifica la pessima annata delle italiane in Champions League
IL TABELLONE DELLA CHAMPIONS LEAGUE 2003/04
PRIMO TURNO PRELIMINARE
Pyunik – Reykjavik 2-1 (1-0; 1-1)
SheriffTiraspol – Flora Tallinn 2-1 (1-0; 1-1)
HB – Kaunas 1-5 (0-1; 1-4)
Bate Borisov – Bohemian 1-3 (1-0; 0-3)
Vardar Skopje – Barry Town 4-2 (3-0; 1-2)
Grevenmacher – Leotar Trebinje 0-2 (0-0; 0-2)
Glentoran – HJK Helsinki 0-1 (0-0; 0-1)
SliemaWanderers – Skonto Riga 3-3 (2-0; 1-3)
Omonia Nicosia – Irtysh 2-1 (0-0; 2-1)
Dinamo Tbilisi – Tirana 3-3 (3-0; 0-3 (2-4 dcr))
SECONDO TURNO PRELIMINARE
MTK Budapest – HJK Helsinki 3-2 (3-1; 0-1)
Pyunik Erevan – CSKA Sofia 0-3 (0-2; 0-1)
Kaunas – Celtic Glasgow 0-5 (0-4; 0-1)
Leotar Trebinje – Slavia Praga 1-4 (1-2; 0-2)
Sheriff Tiraspol – Šachtar 0-2 (0-0; 0-2)
Žilina – Maccabi Tel Aviv 2-1 (1-0; 1-1)
Bohemian – Rosenborg 0-5 (0-1; 0-4)
Maribor – Dinamo Zagabria 2-3 (1-1; 1-2)
CSKA Mosca – Vardar 2-3 (1-2; 1-1)
Rapid Bucarest – Anderlecht 2-3 (0-0; 2-3)
Partizan – Djurgården 3-3 (1-1; 2-2)
Wisła Cracovia – Omonia 7-4 (5-2; 2-2)
Copenaghen – Sliema Wanderers 10-1 (4-1; 6-0)
SK Tirana – GrazerAK 2-7 (1-5; 1-2)
TERZO TURNO PRELIMINARE
Vardar – SpartaPraga 4-5 (2-3; 2-2)
MTK Budapest – Celtic 0-5 (0-4; 0-1)
Rangers – Copenaghen 3-2 (1-1; 2-1)
Austria Vienna – OlympiqueMarsiglia 0-1 (0-1; 0-0)