Con Rijkaard inizia il ciclo di successi dei catalani
La 51esima edizione consacra il Barcellona, che nella finale allo Stade de France di Parigi sconfigge l’Arsenal per 2-1. Per gli spagnoli si tratta del secondo successo nella competizione, mentre per i Gunners è per la prima finale di Champions nella sua storia. Tra le squadre partecipanti anche il Liverpool, campione in carica, che ottenne una deroga speciale dall’UEFA per difendere il titolo nonostante non si fosse qualificato tramite il campionato inglese. I Reds partiranno dal primo turno preliminare ma saranno eliminati dal Benfica negli ottavi di finale.
Il Barcellona che Frank Rijkaard presenta in Europa esibisce un calcio spettacolare e offensivo, basato sul possesso palla e sulle giocate dei suoi talenti: Ronaldinho, miglior giocatore del mondo dalla FIFA per il secondo anno consecutivo, Eto’o, miglior marcatore della squadra in tutte le competizioni con 34 gol e Messi, stella emergente del calcio mondiale, che segna il suo primo gol in Champions League a 18 anni contro il Panathinaikos.
I catalani fanno storia a sè nella fase a gironi contro Werder Brema, Udinese e Panathinaikos (ben +14 di differenza reti), superano il Chelsea negli ottavi (2-1 e 1-1 i parziali) e battono il Benfica nei quarti (0-0 in Portogallo, 2-0 al Camp Nou). In semifinale si impongono sul Milan espugnando San Siro con una rete di Giuly al 57′ e impattando a reti inviolate al ritorno.
Giuly del Barcellona tra i milanisti Kaladze e Nesta
Anche l’Arsenal di ArsèneWenger supera agevolmente il suo girone su Ajax, Thun e Sparta Praga. Forte di un’ottima fase difensiva, passa ottavi e quarti contro le corazzate Real Madrid e Juventus senza subire una rete. Anche in semifinale contro il Villareal ottiene due clean sheet: Touré garantisce l’1-0 all’andata con una rete al 41′, nel ritorno Riquelme per gli spagnoli fallisce un rigore decisivo nei minuti di recupero spingendo l’Arsenal a Parigi.
La finale vede un avvio travolgente della squadra di Wenger. Al 17′ però l’episodio che condizionerà il resto della gara: Ronaldinho lancia Eto’o che viene atterrato al limite dell’area da Lehmann: per il portiere tedesco è espulsione, Arsenal in dieci. I gunners vanno comunque in vantaggio con un colpo di testa di Campbell su magistrale punizione di Henry che a sua volta, in avvio, aveva sfiorato il gol con un’azione personale.
Il Barcellona sa aspettare: prima prende un palo con Eto’o, poi nella ripresa con i cambi azzeccati di Iniesta, Belletti e Larsson ha la meglio per l’appannamento prevedibile degli inglesi. Al 32′ arriva la grande giocata di Larsson che porge una palla d’oro a Eto’o che insacca rasoterra fra palo e portiere. Arsenal a terra fisicamente e moralmente e Belletti al 36′, sempre su passaggio di Larsson, insacca fra le gambe di Almunia con un bel diagonale.
La rete di Belletti nella finale di Parigi
LE ITALIANE: UDINESE, INTER, MILAN, JUVENTUS
L’Udinese partecipa per la prima volta nella sua storia alla Champions League grazie al quarto posto ottenuto nel campionato precedente. La squadra friulana, allenata da Serse Cosmi, supera il turno preliminare eliminando lo SportingLisbona con un risultato complessivo di 4-2. Nel girone C, l’Udinese si trova a fronteggiare il Barcellona, futuro vincitore della competizione, il Werder Brema e il Panathinaikos. L’esordio è trionfale, con una vittoria per 3-0 in casa contro i greci, poi arrivano le sconfitte con Barcellona e Werder Brema. Ai bianconeri basterebbe un pareggio nell’atto finale allo Stadio Friuli contro un Barcellona rimaneggiato e già qualificato, ma nei minuti finali Ezquerro e Iniesta spengono i sogni del popolo friulano.
L’Inter di Roberto Mancini, rafforzata dagli arrivi di JulioCesar, Figo e Samuel, passa facilmente il turno preliminare contro gli ucraini dello Šachtar con un 3-1 compressivo e nel girone H primeggia su Rangers, Artmedia e Porto (con cui rimedia l’unica sconfitta). Gli ottavi portano i nerazzurri all’Amsterdam Arena dove nel primo tempo l‘Ajax passa due volte con con gol di Huntelaar e Rosales. Nella ripresa Stankovic e Cruz salvano il match e a San Siro è sufficiente un’altra rete del serbo per passare il turno. Nei quarti arriva la sorpresa Villareal. I nerazzurri sottovalutano gli spagnoli che a Milano passano già al primo minuto con Forlan. Adriano e Martins garantiscono poi la vittoria ma non la tranquillità per il ritorno al Madrigal. Gli uomini di Mancini sono contratti e incapaci di creare pericoli e al 13′ della ripresa Arruabarrena segna e porta il Villareal alle semifinali.
Arruabarrena segna ed elimina l’Inter
FabioCapello guida ancora la Juventus in quella che sarà la sua stagione più difficile, con Calciopoli e la retrocessione in B. Nel gruppo A della fase a gironi si divide con il BayernMonaco un facile raggruppamento grazie alle comprimaria RapidVienna e Bruges. Negli ottavi sono altri tedeschi, quelli del Werder ,ad insidiare la Juventus. Nella sfida d’andata i bianconeri conducono 2-1 fino all’87’ (reti di Nedved e Trezeguet), poi Borowski e Micoud ribaltano il risultato costringendo la Vecchia Signora a rincorrere. A Torino ancora Micoud illude il Werder ma nell’ultima mezz’ora Trezeguet ed Emerson realizzano le reti necessarie per passare ai quarti. La successiva sfida con l’Arsenal si rivela difficilissima: all’Emirates Fabregas e l’ex Henry chiudono già il discorso qualificazione anche perchè al Delle Alpi i bianconeri sono poco reattivi e inconcludenti e per i Gunners è facile portare a casa lo 0-0. La Juve saluta la Champions fra i fischi.
Il Milan di Ancelotti si rinforza con il giovane bomber Gilardino e con il centrocampista Jankulosvki. Anche per i rossoneri la stagione sarà macchiata da Calciopoli, ma nonostante i 30 punti di penalizzazione riuscirà comunque a garantirsi i preliminari di Champions per la stagione successiva. Dopo aver vinto il proprio girone con un punto di vantaggio sul PSV precedendo anche Schalke04 e Fenerbahçe (da ricordare la quaterna di Ševčenko nel match giocato in Turchia), l’8 marzo 2006 il Milan sconfigge il BayernMonaco per 4-1 nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League con reti di Inzaghi (doppietta), Shevchenko e Kakà, eliminandolo dopo l’1-1 dell’Allianz Arena. Nei quarti il Milan estromette il Lione, pareggiando per 0-0 in Francia e battendo gli avversari per 3-1 a San Siro: sono decisive le reti nei minuti finali di Inzaghi e Ševčenko. La corsa viene fermata dal Barcellona al quale, come descritto in precedenza, è sufficiente una sola rete di Giuly.
Rete di Inzaghi nella sfida tra Milan e Bayern Monaco