Il Milan fallisce l’appuntamento con la seconda vittoria consecutiva nella stessa competizione. Si tratta però di un anno memorabile per la Germania Est: il Magdeburgo conquista il primo trofeo continentale per il paese e poche settimane dopo la nazionale della DDR vincerà la storica partita contro la Germania Ovest nella Coppa del Mondo FIFA.
La squadra allenata da Heinz Krügel può contare su due grandi attaccanti, Jürgen Sparwasser e Martin Hoffman. Dopo aver eliminato avversari di Olanda (Nac Breda), Cecoslovacchia (Banik Ostrava) e Bulgaria (Beroe), i tedeschi affrontano una dura prova in semifinale contro lo Sporting Lisbona. Dopo il pareggio per 1-1 a Lisbona (reti di Sparwasser e Manaca), il Magdeburgo raggiunge la finale con un 2-1 casalingo allo stadio Ernst Grube ancora con rete di Sparwasser e di Pommerenke rendendo inutile la rete portoghese di Marinho.
Il Milan è alla fine di un ciclo: nel corso della stagione Rocco cede il passo a Cesare Maldini che poi lascia a Giovanni Trapattoni. Tra le fila dei rossoneri Schnellinger, Anquilletti e Bianchi sono ormai al capolinea e fra i giovani solo Albertino Bigon sembra essere all’altezza. Comunque sia il Diavolo si fa strada nel tabellone di Coppa eliminando agevolmente al primo turno al Dinamo Zagabria (4-1 complessivo) e agli ottavi il Rapid Vienna (0-0 a San Siro e doppietta di Bigon al Prater. I greci del Paok sono un avversario agevole nei quarti (3-0 con reti di Chiarugi, Benetti e Bigon) e 2-2 a Salonnico (reti Bigon e Tresoldi). In semifinale è la volta dei tedeschi del Borussia Mönchen- gladbach di Hennes Weisweiler. A San Siro il Milan sfodera una prestazione da tempi d’oro: al 16′ un’incornata di Bigon in area sblocca il risultato e al 53′ Chiarugi perfeziona un ottimo fraseggio con Bigon e Bergamaschi. Nel retour match a Dusseldorf una sofortunata autorete di Sabadini al 27′ basta per portare a casa la seconda finale consecutiva di Coppa della Coppe.
Alla finale di Rotterdam sono presenti soltanto 5.000 spettaori. Il Magdeburgo parte contratto ma poi la velocità di manovra e l’esuberanza atletica hanno il sopravvento con il vecchio e raffazzonato Milan. I tedeschi orientali passano in vantaggio al 40′ su autorete di Lanzi. I rossoneri sono costretti a lanciarsi in attacco ma i tedeschi li irretiscono con una fitta ragnatela di passaggi. La seconda rete è nell’aria e arriva al 74′ con un bellissimo tiro del centrocampista Seguin. Il Milan ormai non appare mai in grado di rimontare: è davvero finito un ciclo.