La terza affermazione consecutiva dell’Inghilterra porta la firma dell’Arsenal al suo primo trionfo europeo, 17 anni dopo il suo ultimo successo (il titolo del 1952-53). La migliore delle italiane impegnate in questa edizione della Coppa delle Fiere è la nuova Inter abbandonata da Moratti e da Herrera. Sulla plancia di comando c’è ora il nuovo presidente Fraizzoli mentre in panchina conduce le operazioni Heribero Herrera, il profeta del “movimiento”. Si tratta di un’Inter pratica e solida che dà il suo meglio quando trova gli spazi per distendersi in contropiede come nella semifinale di Bruxelles quando Boninsegna affonda l’Anderlecht. Si pensa già alla finale, ma i belgi guidati dal leggendario Van Himst si impongono a sorpresa a San Siro spegnendo gli entusiasmi dei milanesi.
Da parte sua l’Arsenal compie un cammino sicuro e approda alle semifinali dove viene opposto all’Ajax di Cruijff. Gli olandesi, che vinceranno la Coppa dei Campioni per tre volte consecutive negli anni successivi, vengono però annichiliti a Highbury grazie a un finale rabbioso dell’Arsenal che, già in vantaggio 1-0, trova con George e Sammels i gol della sicurezza negli ultimi 13′. Ad Amsterdam la rete concessa nei primi minuti a Gerry Muhren è l’unica distrazione di una serata perfetta.
In finale i favori del pronostico sono per l’Anderlecht, squadra di tradizione e esperta ai massimi livelli europei. I belgi scelgono di giocare a Bruxelles con le loro maglie da trasferta bianco-rosse e impongono la loro legge andando addirittura sul 3-0 con Jan Mulder autore di una doppietta. A cinque minuti dal termine, però, un perfetto colpo di testa del giovane Ray Kennedy entrato da poco in campo restituisce linfa alle speranze inglesi.
Una settimana dopo a Highbury, gremito da 52.000 fans, l’Arsenal gioca una partita di grande intensità e guadagna il trofeo. Il diciottenne Eddie Kelly apre le marcature addomesticando un pallone alto con il sinistro e fiondandolo in rete con il destro dal limite dell’area al 26′. La pressione e il ritmo dell’Arsenal cresce ancora tanto che al termine della contesa McLintock rivelò che un avversario gli chiese se erano drogati. A 18′ dalla fine della partita Radford incorna perfettamente un cross di McNab regalando all’Arsenal il 2-0 che significherebbe Coppa delle Fiere. Nel minuto successivo il pubblico londinese passa dalla grande paura all’esplosione di gioia definitiva: Mulder colpisce un palo clamoroso e sul capovolgimento di fronte Sammels sfrutta un lungo lancio di George beffando il portiere belga con un preciso tiro cross che si insacca in rete e fa impazzire Highbury.