Bis dei bianchi – Beffata la Fiorentina di Fulvio Bernardini
La storia
Dopo il trionfo nell’edizione precedente, il Real Madrid si ripresenta ai nastri di partenza della Coppa dei Campioni come favorito al successo finale. I detentori entrano in gara negli ottavi dove si trovano opposti al Rapid Vienna, l’ostacolo più duro sulla strada del secondo successo consecutivo: dopo la vittoria 4-2 a Madrid, infatti, gli spagnoli si devono inchinare ai loro avversari in Austria per 3-1. Dopo lo spavento, i detentori del trofeo si impongono 2-0 nella bella. Eliminato facilmente il Nizza, sulla strada che divide Di Stefano e compagni dalla finale c’è solo il Manchester United di Matt Busby. Il Real però va in Inghilterra senza timori reverenziali.
Affronta gli avversari a viso aperto e con un pareggio 2-2 strappa il visto di accesso alla finale. Qui trova la spettacolare Fiorentina di Bernardini, reginetta del gioco. Si gioca al Chamartin davanti a 125.000 tifosi madridisti, i viola sono privi di Chiappella e Prini, sostituiti da Scaramucci e Bizzarri, ma resitono agli assalti spagnoli per oltre un’ora. Finché Magnini atterra Mateos, lo spagnolo cadendo si tuffa dentro l’area di rigore e l’arbitro spagnolo Horn fischia il rigore. Di Stefano trasforma, i viola vanno all’arrembaggio e Cento li infila con un classico contropiede. Ingiustizia è fatta…
L’uomo-simbolo: Raymond Kopa
Prima ancora della finalissima di Parigi del 1956, Santiago Bernabeu aveva già acquistato il fuoriclasse francese Raymond Kopa, in forza allo Stade Reims, per la stagione successiva. Figlio di un minatore, il piccolo Raymond aveva lavorato in miniera fino a sedici anni quando un masso lo investì portandogli via due dita della mano sinistra. Da allora decise che non avrebbe più lavorato in miniera. La sua carriera di calciatore inizia a diciassette anni, nel 1948, quando lo SCO Angers gli offre il primo contratto. Passa allo Stade Reims nel 1951, prima di ammaliare con il suo talento Bernabeu che lo porta a Madrid nel 1956. Centravanti dotato di grande tecnica, molto rapido e grintoso, dal dribbling fulminante, al Real venne dirottato all’ala per non pestare i piedi a Di Stefano. Con le “merengues” ha vinto tre Coppe dei Campioni consecutive, due campionati nazionali e una coppa Latina.
Le Italiane: Fiorentina
Arriva fino in fondo la Fiorentina di Fulvio Bernardini, ma poi deve inchinarsi di fronte a sua maestà Real Madrid. I viola sembrano snobbare il trofeo europeo, considerato all’epoca solo una fastidiosa appendice. Gli svedesi del Norrköping costringono i viola a un deludente pareggio al Comunale e l’avventura sembra già finita. Ma il ritorno, per la neve che copre la Svezia, si gioca a Roma e qui i viola vincono grazie a un gol di Virgili. Nei quarti il Grasshoppers cerca di buttarla sul pesante e allora, punti nell’orgoglio, Montuori e Julinho danno lezione di calcio. Cominciano a fiorire gli entusiasmi e a Belgrado, in aprile, Bernardini abbandona i calcoli e schiera tutti i titolari, vincendo a tre minuti dalla fine con Prini dopo aver gagliardamente resistito agli attacchi poderosi dell’avversario. Al ritorno è un esaltante zero a zero, col campionato ormai sfuggito di mano e l’alloro continentale trasformatosi in allettante obiettivo. A Madrid i viola capovolgono i pronostici sul piano del gioco, con Julinho stratosferico nel far impazzire la difesa avversaria. Gento anni più tardi ammetterà: «Senza quel tiro dal dischetto, concesso per un fallo su Mateos nettamente fuori area, per noi sarebbe stato difficile vincere quella finale».
IL TABELLONE DELLA COPPA CAMPIONI 1956/57
Turno Preliminare |
---|
Århus – Nizza 2-6 (1-1; 1-5) |
Porto – Athletic Bilbao 3-5 (1-2; 2-3) |
Anderlecht Bruxelles – Manchester Utd. 0-12 (0-2; 0-10) |
Borussia Dortmund – Spora Lussemburgo 5-5 (4-3; 1-2) 7-0 spareggio |
Dinamo Bucarest – Galatasaray Istanbul 4-3 (3-1; 1-2) |
Slovan Bratislava – Legia Varsavia 4-2 (4-0; 0-2) |
Le seguenti squadre furono esentate dal primo turno nelle risultanze del sorteggio effettuato a Parigi il 29 giugno 1956 e basato su criteri geografici: Real Madrid (come detentore); Honvéd , Rapid Vienna e CSKA Sofia (Europa Orientale); Fiorentina, Grasshoppers e Stella Rossa (Europa Centrale); Norrköping , Rangers , Rapid Roda (Europa Occidentale). |
Ottavi di Finale |
---|
Athletic Bilbao – Honvéd Budapest 6-5 (3-2; 3-3) |
Manchester Utd – Borussia Dortmund 3-2 (3-2; 0-0) |
Fiorentina – Norrköping 2-1 (1-1; 1-0) |
Slovan Bratislava – Grasshoppers 1-2 (1-0; 0-2) |
Real Madrid – Rapid Vienna 5-5 (4-2; 1-3) 2-0 spareggio |
Rangers – Nizza 3-3 (2-1; 1-2) 1-3 spareggio |
Rapid Roda JC – Stella Rossa 3-6 (3-4; 0-2) |
CSKA Sofia – Dinamo Bucarest 10-4 (8-1; 2-3) |
Quarti di Finale |
---|
Athletic Bilbao – Manchester United 5-6 (5-3; 0-3) |
Fiorentina – Grasshoppers 5-3 (3-1; 2-2) |
Real Madrid – Nizza 6-2 (3-0; 3-2) |
Stella Rossa – CSKA Sofia 4-3 (3-1; 1-2) |
Semifinale |
---|
Real Madrid – Manchester United 5-3 (3-1; 2-2) |
Stella Rossa – Fiorentina 0-1 (0-1; 0-0) |
FINALE 30 maggio 1957, Stadio Bernabéu, Madrid, Spagna |
---|
REAL MADRID – FIORENTINA 2-0 Reti: 69′ Di Stefano (RM), 76′ Gento (RM) REAL MADRID: Juan Alonso; Manuel Torres, Marcos ‘Marquitos’ Alonso, Rafael Lesmes, Miguel Muńóz (c), José María Zárraga, Raymond Kopa, Enrique Mateos, Alfredo di Stéfano, José Héctor Rial, Francisco Gento. CT: José Villalonga FIORENTINA: Giuliano Sarti; Ardico Magnini, Alberto Orzan, Sergio Cervato (c), Aldo Scaramucci, Armando Segato, Júlio ‘Julinho’ Botelho, Guido Gratton, Giuseppe Virgili, Miguel Montuori, Claudio Bizzarri. CT: Fulvio Bernardini Arbitro: Leopold Sylvain Horn (Olanda) |
CLASSIFICA MARCATORI
Gol | Marcatore | Squadra |
---|---|---|
9 | Dennis Viollet | Manchester Utd |
8 | Tommy Taylor | Manchester Utd |
7 | Alfredo di Stéfano | Real Madrid |
6 | Alfred Preißler | Bor. Dortmund |
5 | José Luis Artetxe | Athletic Bilbao |
5 | Jacques Foix | Nizza |
5 | Bora Kostić | Stella Rossa |
4 | Jacques Faivre | Nizza |
4 | Ivan Petkov Kolev | CSKA Sofia |