L’America di Bearzot

04 luglio 1994

Contropiede micidiale. Occhio alle Furie rosse

Sono bastate due partite a eliminazione diretta per far capire quanto la musica sia cambiata. Via i calcoli, via gli attendismi, quando si gioca per vincere si vede un altro calcio dove si cerca di far gol per primi e di sfruttare poi il vantaggio tattico del punteggio a favore per chiudere la partita e risparmiare energie. Sembrava esserci riuscita la Germania, ma il Belgio non si è mai arreso e l’ha tenuta sulla corda fino all’ultimo minuto. Facendomi tornare in mente, per l’ennesima volta, che la formula ideale per un campionato del mondo non è questa, bensì quella dell’82: quattro gironi da tre che qualificano la vincente per le semifinali, in modo che chi è sfortunato in una partita possa avere un ‘altra possibilità per ribaltare ancora la situazione.

Ma questa è soltanto una parentesi. Adesso la formula è questa e ci saranno anche squadre, come ha detto il vecchio pirata Milutinovic, che per manifesta inferiorità punteranno ai rigori. Per ora di sicuro attendismi non se ne sono visti: nella prima giornata degli ottavi abbiamo anzi ammirato due incredibili battaglie a ritmi proibitivi.

La Spagna ha dato lezione di contropiede. E’ una squadra rognosa, che speriamo di dover incontrare senza nasconderci che ci ha sempre creato problemi. Una squadra di brevilinei, tutta rinnovata senza più i Michel e i Butragueno, di grande ardore agonistico certamente mutuato dal suo allenatore Clemente, un basco di grande temperamento.

Dalla Germania è venuta invece una lezione di collettivo, come sempre ad alto livello. Difendevano tutti, attaccavano tutti, esaltando l’ardore agonistico di tanti vecchietti davvero intramontabili. Voeller, Brehme, gente che noi conosciamo molto bene e che per rendere a questo livello ha evidentemente ancora voglia di soffrire. Presi uno per uno possono anche non convincere fino in fondo, tant’è vero che parecchi di loro sono stati lasciati andare dalle squadre italiane di club: ma quando sono insieme fanno sempre paura. E se nella fase eliminatoria questi tedeschi avevano suscitato qualche perplessità, alla prima partita vera hanno ricordato a tutti chi sono i campioni del mondo in carica.