L’America di Bearzot

05 luglio 1994

Caro Arrigo, ma perché cambi coppia centrale?

Nemmeno stavolta mi permetto di entrare nel merito delle scelte di Socchi. Ho ricoperto il suo ruolo per troppi anni per non sapere che i parametri di valutazione di cui può disporre il commissario tecnico sono molto più numerosi di quanto si possa pensare dall’esterno; e per non ricordare, d’altro canto, quanto fastidiose siano le sentenze della vigilia da parte dei colleghi, o degli ex colleghi come nel mio caso.

Immagino, per esperienza, che le scelte siano il frutto di una coproduzione tra allenatore e medico. La condizione fisica è un elemento decisivo, al punto che le prime indicazioni devono venire proprio dal medico e tocca poi al tecnico far seguire quelle tecniche e tattiche in correlazione. L’importante è che vadano in campo undici elementi nelle migliori condizioni psicofisiche, in modo da avere a disposizione i due cambi per ragioni tattiche e non per cedimenti atletici. Si spiega così la rinuncia, dolorosa, a Dino Baggio.

Quello che in questi giorni mi ha lasciato perplesso, sono stati piuttosto i discorsi che Socchi ha fatto sulla necessità di disporre di centrali potenti e di esterni veloci. Capisco che la Nigeria sia una squadra di caratteristiche abbastanza particolari. Ma una nazionale chiamata a misurarsi a livello internazionale deve essere buona per tutti gli avversari, e non può farsi condizionare dai centimetri o dai chili in più che gli altri possono vantare.

A parte il fatto che se parliamo di stazza, di chilogrammi e di potenza, non mi pare che Apolloni fosse poi uno scricciolo. Faccio l’esempio del Milan, visto che in questi anni è la squadra più abituata a confrontarsi con avversari di scuole e di caratteristiche diverse. Non mi pare che Baresi e Costacurta abbiano mai avuto paura della stazza fisica di chi si ritrovavano di fronte. Hanno giocato contro avversari agili e contro attaccanti potenti, contro gente fortissima di testa oppure abile nell’uno-due in velocità. Ma il Milan non ha mai cambiato coppia centrale se non per squalifica o per infortuni.