Il Capocannoniere Sándor Kocsis
Dicevano, ai suoi tempi, che un colpitore di testa abile quanto lui non si fosse mai visto, nella storia del calcio mondiale. Non era semplicemente una dote naturale, perché quella capacità Sandor Kocsis l’aveva coltivata nel tempo, in ore e ore di allenamenti, fin da ragazzo. La sua fu, da subito, una vita instradata sui binari del calcio.
Nato a Budapest il 21 settembre I 929, finì poco più che bambino nelle giovanili del Ferencvaros. In tempi di guerra, gli allenamenti all’aperto erano un lusso, e in palestra “Sanya” si allenava curando i fondamentali: i compagni calciavano il pallone contro un muro e lui andava a ripescare i rimbalzi di testa, indirizzandolo esattamente dove voleva.
Un talento che a sedici anni e mezzo debuttò in prima squadra, sostituendo un certo Laszlo Rubala, contro il Kispest dei futuri compagni (nella mitica Honved) Puskas e Bozsik. Due anni dopo proprio Rubala abbandonò l’Ungheria da dissidente, fuggendo in camion in direzione Vienna, e Kocsis ne ereditò la maglia in Nazionale proprio nel momento in cui la Grande Ungheria stava vedendo la luce. Intanto, passato al Kispest, vinceva lo scudetto del ’49 in una prima linea devastante, capace di segnare 140 reti in una sola stagione. Quell’attacco era formato da Budai, Kocsis (33 reti il bottino personale), Deak (che ne realizzò addirittura 59), Meszaros e Czibor.
Poi arrivano i giorni in cui la politica entra nella vita quotidiana, normale che si mescoli anche nel calcio La riforma istituzionale porta i migliori talenti patrii alla squadra dei militari, la Honved, che tarpa le ali al Kispest. Con Sandor ci sono, come detto, Puskas e Bozsik, ma anche Budai, prezioso fornitore di palle alte per la testa sempre in agguato del campione, e Czibor. E la Honved vola, naturalmente: vince cinque titoli nazionali in sette anni, e per tre volte Kocsis è capocannoniere del torneo (30 reti nel’51, 36 nel’52, 33 nel’54). In Nazionale trova Nandor Hidegkuti, trasformandosi di fatto in interno di punta accanto al “colonnello”. Dopo i primi esperimenti falliti, il Ct Sebes trova la quadratura del cerchio e la coppia d’oro, supportata da Puskas, esalta il modulo magiaro.
Medaglia d’oro alle Olimpiadi del ’52, la Grande Ungheria si arrende solo alla finale stregata del Mondiale ’54, battuta a Berna dai tedeschi “rivitalizzati” nell’intervallo tra primo e secondo tempo. In quel Mondiale, “Sanya” è inarrestabile: tre reti alla Corea del Sud, addirittura quattro alla Germania Ovest (finisce 8-3 per l’Aranycsapat, ma i tedeschi ne approfittano per pestare Puskas, e questo tornerà loro utile in finale), due al Brasile e altrettante, di testa, nei supplementari di quella che probabilmente è la partita più dura e bella del Mondiale, la semifinale con l’Uruguay. Poi, appunto, lo sfinimento, il vuoto di energie che in finale prende Sandor e tutti i suoi compagni, splendide cicale contro i furbi tedeschi (che al ritorno in patria finiranno all’ospedale colpiti da una sospetta forma di epatite). Passano due anni e Sandor Kovacs approfitta di una tournée della Honved per scegliere l’esilio da rifugiato politico, come molti suoi compagni.
Finisce a Berna, il posto del ricordo più amaro, e diventa allenatore-giocatore dello Young Boys, per poi trasferirsi al Barcellona, dove vince due titoli nazionali (’59 e ’60), due Coppe di Spagna (’59 e ’63), la Coppa delle Fiere del ’61, segnando 141 reti in 194 partite e diventando un idolo dei tifosi blaugrana fino alla partita d’addio, contro l’Amburgo, nel ’65.
CLASSIFICA CANNONIERI BERNA 1954
11 – Kocsis HUN
6 – Probst AUT, Morlock GER, Hügl SUI
4 – Rahn, Schäfer, O.Walter GER, Hidegkuti, Puskás HUN, Ballaman SUI, Borges URU
3 – Stojaspal, Wagner AUT, Anoul BEL, Lofthouse ENG, F.Walter GER, Czibor HUN, Burhan, Suat TUR, Hohberg, Miguez URU
2 – A.Körner, Ocwirk AUT, Didi, Julinho, Pinga BRA, Broadis ENG, Lantos, Palotás HUN, Lefter TUR, Abbadie, Schiaffino URU
1 – Coppens BEL, Baltazár, D.Santos BRA, Finney, Mullen, Wilshaw ENG, Kopa, Vincent FRA, Hermann, Klodt, Pfaff GER, J.Tóth HUN, Boniperti, Frignani, Galli, Lorenzi, Nesti, Pandolfini ITA, Milutinovic, Zebec JUG, Balcazár, Lamadrid MEX, Fatton SUI, Erol, Mustafa TUR, Ambrois, Varela URU