Mondiali 1958: BRASILE

Dietro le quinte del Mondiale

8 giugno
Goteborg, prima fase, partita del girone D: Inghilterra-Urss 2-2. Quando l’arbitro ungherese Zsolt fischia il rigore contro i sovietici, in vantaggio, a 5 minuti dalla fine, per 2-1, il portiere Jashin gli si avventa contro prendendolo per una manica della giacca. Non solo: dopo il rigore trasformato da Finney, che permette agli inglesi di pareggiare in extremis, Jashin dà in escandescenze prendendo il berretto e scagliandolo contro l’arbitro. Un dirigente russo, al quale è stato fatto osservare il gesto indisciplinato del “Ragno Nero”, ha così risposto in sala stampa: “Chiunque al suo posto avrebbe fatto altrettanto”. 
9 giugno
Si fanno le prime considerazioni sull’alto costo della vita in Svezia. Un esempio: un potage, una cotoletta di maiale, una birra e un caffè costituiscono un menù da 10 corone, al cambio di 1200 lire italiane del 1958. Uno sproposito, ovviamente. 
10 giugno
E’ di oggi la notizia, trapelata dal ritiro della squadra tedesca, che il fuoriclasse Rahn avrebbe promesso al Direttore Tecnico Herberger di non toccare più un solo bicchiere di birra di qui fino alla conclusione del torneo. Promessa da marinaio, vista la passione del giocatore per la birra? 
11 giugno
Norrkoeping, prima fase, partita del girone B: Paraguay-Scozia 3-2. L’incontro inizia con un quarto d’ora di ritardo. Motivo: l’arbitro italiano Orlandini manda indietro negli spogliatoi il portiere sudamericano Aguilar perché veste maglietta e pantaloncini dello stesso colore: così il direttore di gara invita il giocatore a indossare o maglietta o calzoncini di tinta diversa, per non creare confusione. 
12 giugno
Laszlo Szoke, attaccante magiaro in forza nella Triestina, in viaggio di nozze proprio qui in Svezia, ha trovato oggi sul parabrezza della sua automobile, un’Alfa Romeo Giulietta targata Trieste, un biglietto lasciatogli evidentemente da un tifoso triestino presente ai Mondiali: “Salve muleria, benvenuti quassù… ma non rimaneteci a lungo. Si gela!” 
13 giugno
Un parrucchiere di Hannover ha inviato a Sepp Herberger, Direttore tecnico della Germania Ovest, il seguente telegramma: “Vostro brillante inizio Mondiali entusiasmatomi stop D’ora innanzi voi et giocatori tedeschi avrete gratis in mio negozio taglio barba et capelli”. 
14 giugno
Il Messico, che è stato sconfitto nella prima partita dalla Svezia (0-3) e che ha pareggiato la seconda con il Galles (1-1), rimedia oggi una figuraccia, venendo sconfitto seccamente in amichevole dalla formazione svedese del Djurgarden. La stampa italiana ricorda come di recente lo stesso Djurgarden avesse rimediato uno 0-5 con l’Udinese… 
15 giugno
Goteborg, prima fase, partita del girone D: Brasile-Urss 2-0. Tra i brasiliani, che stanno raccogliendo i favori della critica per il gioco spumeggiante e raffinato, emerge Vavà, autore dei due gol sudamericani. Subito dopo aver segnato il secondo, al 78′, è vittima di un intervento ai limiti del regolamento da parte di un avversario che evidentemente non tollera i leziosismi dei brasiliani ed è costretto a rimanere ai bordi del campo per 7 minuti: infatti allora non esistevano le sostituzioni dei giocatori. 
16 giugno
Si fa il conto degli infortunati il giorno dopo la terza partita degli ottavi di finale. Il più grave risulta essere lo jugoslavo Sekularac (frattura di tibia e perone), mentre il portiere nord-irlandese Gregg, infortunatosi a un piede durante la prima frazione di gara contro la Germania Ovest, ha subìto la frattura di una mano nel secondo tempo, per cui gli è stato applicato il gesso. 
17 giugno
Stoccolma, spareggio per accedere ai quarti di finale, Galles-Ungheria 2-1. L’arbitro sovietico Latyshev espelle l’ungherese Sipos al 79′: il giocatore ungherese, in realtà, non avrebbe dovuto subire il cartellino rosso. Motivo: l’arbitro aveva fischiato una punizione a favore dei magiari per un intervento falloso proprio su Sipos; il suo compagno di squadra, Kotasz, che era lì vicino, proferì una parola non troppo gentile nei confronti del direttore di gara, che, giratosi, si trovò di fronte Sipos: pensando che fosse stato quest’ultimo a insultarlo, lo aveva così espulso. 
18 giugno
Continua la convalescenza dello jugoslavo Sekularac, che, oltre a far parlare di sé per lo sfortunato episodio del suo infortunio, mette in mostra la propria immodestia. Alla domanda della stampa in merito a quali fossero, secondo lui, i più grandi giocatori di tutti i tempi, risponde: “Matthews, Puskas e… Sekularac”. 
19 giugno
Norrkoeping, quarti di finale, Francia-Irlanda del Nord 4-0. In attesa di affrontare il Brasile in semifinale, la squadra francese, trascinata finora dai gol di Fontaine, autore oggi di una doppietta, si gode la meritata celebrità. Sono così numerosi i telegrammi di felicitazioni che giungono dalla Francia, da obbligare il direttore dell’ufficio telegrafico di Norrkoeping a rafforzare i turni di lavoro per far fronte alla situazione. 
20 giugno
La squadra della Germania Ovest, dopo aver superato nei quarti di finale, il giorno precedente, la Jugoslavia (1-0), partecipa a una battuta di pesca al largo delle Isole Oresund: poca fortuna ha accompagnato i “pescatori” tedeschi, che tuttavia hanno gradito la giornata di riposo in vista dell’impegno di semifinale contro i padroni di casa della Svezia, in programma il 24 a Goteborg. 
21 giugno
Atmosfera surreale in Svezia, dove si festeggia l’arrivo dell’estate: è il giorno più lungo dell’anno, gli unici a rimanere in città sono gli atleti e gli addetti ai lavori per la Coppa del Mondo, mentre la popolazione locale si reca in villeggiatura, soprattutto ai laghi. Le strade sono deserte e sembra impossibile che nel giro di 2-3 giorni si riempiranno nuovamente in vista non solo della ripresa delle attività lavorative, ma anche e soprattutto in attesa delle partite decisive dei Mondiali. 
22 giugno
Giornata di gloria per il terzino francese Kaelbel: ha ricevuto infatti un telegramma di felicitazioni, da estendere anche al resto della squadra transalpina, per le vittorie finora riportate nel torneo mondiale, nientemeno che dalla Principessa Grace e dal Principe Ranieri. Motivo: non perché Kaelbel sia di sangue blu, ma semplicemente in quanto capitano della squadra dell’AC Monaco. 
23 giugno
Difficile rientro in patria della squadra argentina, eliminata nella prima fase del torneo mondiale dopo aver totalizzato appena due punti in tre partite e, soprattutto, dopo essere stata umiliata dalla Cecoslovacchia (1-6). All’aeroporto di Buenos Aires la polizia ha dovuto impiegare i getti degli idranti per disperdere la folla inferocita, che, oltre a insultare i giocatori, ha gettato delle piccole monete in direzione degli atleti in segno di disprezzo. 
24 giugno
Goteborg, semifinale Svezia-Germania Ovest 3-1. Punteggio sull’1-1 dopo i primi 45 minuti: momentaneo vantaggio tedesco di Schaefer e pareggio di Skoglund. Durante l’intervallo è stata presentata al pubblico la staffetta giamaicana della 4×100 e il quattrocentista McKilley, che avrebbero partecipato a una riunione di atletica nello stadio Ulleva: tuttavia i tifosi svedesi hanno occhi e, soprattutto, pensieri per i restanti 45 minuti della partita contro i tedeschi… La Germania Ovest, da parte sua, può contare sul tifo e il sostegno di moltissimi connazionali, circa 4000, giunti a bordo di 15 aerei speciali e di 6 aerei normali. 
25 giugno
“Operazione tosatura” di alcuni atleti svedesi, che avevano scommesso con il resto della squadra la vittoria della Svezia in semifinale proprio contro la Germania Ovest. Posta in palio: la rasatura, a zero, dei capelli. 
26 giugno
E’ di oggi la notizia del reclamo presentato alla FIFA da alcune nazionali (Germania Ovest e Brasile in testa) in merito al tifo svedese, organizzato a mo’ di orchestra da un tizio che, con la bandiera in mano, scende puntualmente in pista, ai bordi del campo di gioco, e invita il pubblico a scandire il tradizionale coro “Eja! Eja!”, innervosendo così gli avversari 
27 giugno
Stoccolma. Sorteggio delle maglie in vista della finale di dopodomani: ballottaggio, questo, obbligato, visto che sia la Svezia che il Brasile indossano maglie gialle. Vittoria della Svezia: i giocatori scandinavi giocheranno con la loro maglia tradizionale, i brasiliani indosseranno la maglia blu. 
28 giugno
Goteborg, finale per il 3° posto: Francia-Germania Ovest 6-3. La Francia conquista il terzo gradino del podio iridato grazie a uno scatenato Just Fontaine, autore oggi di 4 gol. Le reti odierne, aggiunte alle 9 segnate nelle precedenti partite, consentono a Fontaine di vincere nettamente la classifica marcatori di questo Mondiale. Inoltre bisogna ricordare che nessun giocatore è finora riuscito a realizzare così tante reti (13) in una fase finale di una Coppa del Mondo. 
29 giugno
Stoccolma, finale per il 1° posto, Brasile-Svezia 5-2. Ad andare in vantaggio sono i padroni di casa, grazie al gol, segnato dopo appena 3 minuti dal fischio d’inizio, da un giocatore rapato a zero, riconoscibile più dal numero di maglia e dalla fascia di capitano che dall’aspetto: si tratta di un Liedholm inedito, che, evidentemente, era stato uno di quei giocatori che avevano perso la scommessa costatagli la “tosatura” di due giorni prima…