Mondiali 2006: ITALIA

Azzurri avanti a fatica, fuori la Spagna

Per gli azzurri gli ottavi riservano l’Australia, prima vera sorpresa di questo Mondiale. L’occasione è ghiotta: battendo i “canguri” agli azzurri di Lippi toccherebbe la vincente di Svizzera-Ucraina. Il tecnico, a sorpresa, lascia in panchina Totti e manda in campo Del Piero. In avanti si ricompone la coppia Totti Gilardino. La prima occasione per gli azzurri arriva al 3′ grazie ad un colpo di testa di Toni che sfiora il palo. Il ritmo è abbastanza blando, le squadre si studiano. Al 7′ Gilardino, in area, perde l’attimo buono per tirare. Nuova occasione al 12′ con Gilardino col destro: respinto. Per vedere il primo in porta degli Aussie bisogna aspettare il 23′ con un colpo di testa di Viduka , bloccato da Buffon senza problemi. Il primo tempo si chiude senza altri sussulti. L’Italia, pur potendo contare su 4 occasioni da rete (contro una sola per gli australiani), non gira e non convince. Troppo lenta, con un Del Piero partito bene ma spentosi poco a poco, troppo spesso imbrigliata dal pressing degli australiani.

Totti dal dischetto toglie le castagne dal fuoco

La ripresa si apre con una doccia gelata per gli azzurri. Materazzi stende Bresciano al limite dell’area, per il severo arbitro spagnolo Cantalejo è espulsione. Un cartellino rosso che, però, pare eccessivo. Lippi, dopo aver levato Gilardino per Iaquinta, fa uscire Toni per Barzagli. Cambia così l’attacco azzurro. L’Australia, in superiorità numerica, spinge. Passare il turno sarebbe per i gialloverdi un traguardo storico. La difesa azzurra però tiene, con Zambrotta su tutti. Il centrocampo invece soffre. Si arriva così al 29′ con Lippi che fa entrare Totti al posto di un deludente Del Piero. Al 41′ azzurri vicini al gol alla fine di una confusa mischia in area australiana che Iaquinta conclude con un tiro, sporco, che Schwarzer blocca. Tre i minuti di recupero. L’Australia pensa ai supplementari e, forse, ai rigori. Magari alla proverbiale fortuna di Hiddink con gli azzurri. Ma l’Italia finisce i tempi regolamentari attaccando. E proprio in una delle ultime azioni, Grosso entra in area e viene steso. Rigore che Totti realizza consegnando i quarti di finale ai suoi compagni.

La splendida rete di Maxi Rodriguez in Argentina-Messico 2-1

Gli altri ottavi di finale si disputano tra il 24 e il 27 giugno: la prima a qualificarsi è la Germania, che elimina la Svezia 2-0 con una doppietta di Podolski, al 4′ ed al 12′ del primo tempo. La Svezia gioca i 10 minuti finali del primo tempo e tutto il secondo tempo in 10 uomini, a causa dell’espulsione di Luèiæ per somma di ammonizioni ed fallisce un calcio di rigore al 53′ con Larsson.

In serata l’Argentina, dopo una brillante prima fase, soffre contro il Messico ma passa ugualmente il turno. Sono i messicani a passare in vantaggio al 6′ con Márquez su assist di Méndez. Quattro minuti più tardi arriva il pareggio argentino: su azione di calcio d’angolo Borgetti infila nella propria porta, il gol viene assegnato a Crespo che sfiora il pallone. Poco altro succede fino al novantesimo e si va ai tempi supplementari. L’Argentina si porta in vantaggio all’8′ con Maxi Rodríguez servito da Sorín, fissando il risultato sul 2 a 1 finale.

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Quattro espulsi in Portogallo-Olanda

L’Inghilterra continua a vincere giocando male. Anche contro l’Ecuador Partita brutta e molto tattica. Nel primo tempo, assai noioso, spicca un’occasione per l’ecuadoriano Tenorio, che colpisce la traversa dopo un errore difensivo dell’inglese Terry. Nella ripresa Inghilterra più intraprendente e in gol con un grande calcio di punizione di Beckham al 60′.

Il Portogallo elimina l’Olanda in una gara violenta, conclusa in 9 contro 9. I lusitani partono con il piede giusto e passano in vantaggio al 23′ con Maniche, che infila Van der Sar con un tiro potente e preciso dall’interno dell’area. Sul finire del tempo grandi occasioni per l’olandese Van Persie e il portoghese Pauleta, prima dell’espulsione di Costinha per doppio giallo. Nella ripresa le squadre perdono il controllo e sono autrici di falli a ripetizione, culminati nelle espulsioni di Boulahrouz e Deco da parte dellarbitro russo Ivanov . L’Olanda preme di più, ma senza frutto, mentre il Portogallo si rende pericoloso in contropiede. L’allenatore olandese Van Basten effettua varie sostituzioni, ma sorprendentemente non fa entrare Van Nistelrooy. Nel finale vano forcing olandese ed espulsione di Van Bronkhorst.

Contro il Ghana Ronaldo sigla la dua rete più importante: è lui il capocannoniere della storia dei mondiali

Svizzera e Ucraina, dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari e supplementari, viene decisa ai rigori per 3-0 in favore degli ucraini. Shevchenko fallisce il suo tiro dagli 11 metri ma la Svizzera fa peggio sbagliandoli tutti. L’Ucraina si qualifica per la prima volta ai quarti di finale, mentre gli elvetici lasciano Germania 2006 pur vantando un singolare record: in quattro partite non hanno mai subito gol, risultando la miglior difesa del torneo.

Il Brasile elimina il Ghana 3-0, con Ronaldo che segnando il gol dell’1-0 diventa il capocannoniere della storia dei mondiali con 15 reti in tre edizioni (4 nel 1998, 8 nel 2002 e 3 nel Mondiale tedesco). Nel primo tempo vantaggio-lampo del Brasile al 5′: Ronaldo si invola verso la porta avversaria, scarta il portiere e segna. Il lancio illuminante è di Kakà, ma pesa un’ingenuità della difesa ghanese, che applica male il fuorigioco. Il Ghana preme, ma non riesce a creare palle-gol significative. Nel recupero del primo tempo il raddoppio di Adriano, con un’azione assai simile a quella del primo gol, ma con l’interista in chiara posizione di fuorigioco. Sul finire del secondo tempo viene espulso il ghanese Asamoah per doppio cartellino giallo. Con gli africani in dieci giunge poi il terzo gol del Brasile ad opera di Zé Roberto, anche qui su un grave errore della difesa avversaria (84′).

In Francia-Spagna è Zinedine Zidane, qui contrastato da Puyol, il mattatore del match

Tra Spagna e Francia, dopo l’iniziale vantaggio spagnolo, prevalgono i transalpini trascinati da Zidane che vincono 3-1 e accedono al turno successivo. Per gli spagnoli si tratta dell’ennesima delusione in Coppa del Mondo. Il match è molto equilibrato, e così è un calcio di rigore a sbloccare il risultato. L’arbitro italiano Rosetti punisce il netto fallo di Thuram su Pernia. Dal dischietto Villa infila Barthez per l’1-0. Il pareggio dei bleus si materializza al 50′: grande lancio di Vieira per Ribery, che scatta in posizione regolare, scarta Casillas e con un rasoterra preciso deposita in fondo al sacco per l’1-1. All’83’ il vantaggio transalpino, con un colpo di testa di Vieira sugli sviluppi di un calcio di punizione. Proprio quando la Spagna si getta disperatamente in avanti la Francia, con una rapida azione di contropiede, chiude in trionfo: Zidane si invola verso la porta spagnola e supera Casillas con un destro rasoterra.