Mondiali 2006: ITALIA

Nei quarti esplode Toni, Inghilterra a casa

Ad Amburgo l’Italia di Lippi cerca di approfittare del tabellone favorevole che le assegna per i quarti l’Ucraina. Contro l’undici di Blochin, a differenza delle altre volte l’Italia parte bene, tanto che al sesto minuto va in vantaggio. Totti libera di tacco Zambrotta che scatta sulla destra, stringe verso il centro dell’area e fa partire un sinistro che si insacca nell’angolo alla sinistra di Shovkovskyi partito in ritardo. L’Ucraina resta frastornata e prova a correre ai ripari inserendo un attaccante Vorobey per un difensore Sviderski. Ma la musica non cambia, gli azzurri continuano ad avere il pallino del gioco, la stella Shevchenko non trova spazio. Per vedere il primo tiro in porta dell’Ucraina bisogna aspettare il 33′ quando Tymoschuk da 35 metri manda alla destra di Buffon.

Contro l’Ucraina è la giornata di Luca Toni

La ripresa si apre con l’Ucraina all’attacco e un doppio brivido per la difesa azzura. Al 4′ Shevchenko crossa da sinistra, Grosso cerca di liberare ma svirgola e la palla danza davanti alla porta azzurra. Un minuto dopo un colpo di testa di Gusin costringe Buffon ad un tuffo sulla destra. Parata e testata del portiere contro il palo. L’Italia reagisce, cercando di levare l’iniziativa agli ucraini. Ma al 13′ la squadra di Blokhin getta al vento la più favorevole delle occasioni: Gusev entra in area da solo, gran destro ma Buffon respinge. La palla resta in area, Tymoschuk tira a colpo sicuro e sulla linea salva Zambrotta di petto. E proprio quando l’Ucraina produce il miglior calcio, l’Italia raddoppia con Toni che, di testa, mette in rete un preciso cross di Totti da sinistra. Non è serata per l’Ucraina che è anche sfortunata, come al 17′ quando solo la traversa ferma un colpo di testa di Gusin.

Ma ormai Toni si è sbloccato e al 24′ realizza il tre a zero. Gran numero di Zambrotta, che scappa sulla fascia sinistra saltando due uomini. Testa alta e palla in area dove Toni deve solo appoggiare in rete. E’ il gol della tranquillità assoluta. Lippi fa entrare Oddo e Barone al postro di Camoranesi e Pirlo. Ma ormai l’Ucraina è a terra, cerca il gol della bandiera e nulla più. Esce Gattuso ed entra Zaccardo tra gli applausi in tempo per l’ennesima bella parata di Buffon, in stato di grazia, su punizione di Shevchenko. Per Lippi si aprono le porte delle semifinali.

Bastian Schweinsteiger e Maxi Rodríguez in Germania-Argentina.

A Berlino nel frattempo la Germania accede alle semifinali battendo l’Argentina ai calci di rigore. Il primo tempo è noioso e privo di emozioni. Gli argentini mantengono il possesso palla, mentre la Germania non riesce a imbastire azioni offensive di rilievo, se si esclude un colpo di testa di Ballack finito a lato. Il secondo tempo si apre con il gol dell’Argentina: sugli sviluppi di un calcio d’angolo stacca di testa Ayala, che batte Lehmann per l’1-0 sudamericano. Quando la partita sembra scivolare stancamente verso la fine, con l’allenatore argentino Pekerman che inserisce, tra gli altri, Cambiasso per Riquelme allo scopo di difendere il vantaggio, la Germania pareggia con un altro colpo di testa, questa volta di Klose, che raccoglie la sponda aerea di Borowski e realizza il suo 5° gol al Mondiale. I supplementari non riservano episodi degni di nota, così si va ai calci di rigore. I tedeschi segnano tutti; falliscono, invece, gli argentini Ayala e Cambiasso. Proprio con il tiro dell’interista, parato da Lehmann, termina la partita sul 4-2 per la Germania.

Portogallo-Inghilterra: l’espulsione di Wayne Rooney

Inghilterra-Portogallo a Gelsenkirchen riserva poco gioco e tantissima tensione. Nel primo tempo poche occasioni per entrambe le squadre: ci provano Cristiano Ronaldo e Figo per il Portogallo mentre dall’altra parte solo qualche tiro di Lampard non troppo pericoloso. Nella ripresa parte meglio l’Inghilterra che al sesto minuto reclama un penalty per un tocco di mano in area. Si infortunia Beckham, uno dei pochi inglesi che esce bene dal Mondialeed entra Lennon. Al minuto 8 l’occasione più grande per la squadra di Eriksson capita a Frankie Lampard, che si trova tutto solo sugli sviluppi di un calcio d’angolo e tira incredibilmente alto. Il Portogallo soffre, per l’Inghilterra è il momento migliore, ma ecco la tegola: Rooney preso dal nervosismo scalcia Carvalho e l’arbitro argentino Elizondo estrae il rosso diretto.

Si va ai supplementari: le squadre si equivalgono e si dividono le occasioni da rete, sprecandole e rendendo inevitabili i rigori. Ricardo aveva già eliminato l’Inghilterra all’ultimo europeo con le sue parate ai rigori e si ripete anche questa volta; iniza la squadra di Scolari: Simao goal, Lampard parato, Viana colpisce il palo, Hargreaves goal, Petit fuori, Gerrard parato, Postiga goal, Carragher parato, Cristiano Ronaldo goal e qualificazione. Inghilterra a casa e Portogallo che per la seconda volta nella sua storia dopo il 1966 (quando c’era Eusebio) arriva così in alto in un Mondiale.

Henry ha appena battuto Dida, la Francia è in semifinale

Nell’ultima gara tra Francia e Brasile, i verdeoro, grandi favoriti alla vigilia e alla ricerca della rivincita della Finale del campionato del mondo 1998, vengono sconfitti per 1-0 grazie ad un gol di Thierry Henry e abbandonano il torneo dopo tre finali consecutive nelle precedenti edizioni. Nel primo tempo parte bene il Brasile, ma è solo un’illusione perchè dopo i primi minuti di studio, il centrocampo passa in mano ai transalpini ispirati dalle magie di Zidane. Nonostante il predominio francese comunque il risultato rimane in bilico; al 25′ minuto Zidane lancia Vieira in un corridoio ma prima che il centrocampista della Juventus possa affrontare Dida viene atterrato da Juan. Ammonizione inevitabile. L’altra grande occasione in chiusura di tempo, punizione di Zizou e ancora Vieira di testa manda di poco a lato.

Nella ripresa non cambiano gli uomini in campo e nemmeno la partita; Francia padrona del campo e Brasile che cerca di ritrovarsi. Il colpo del K.O. arriva da una punizione di Zidane dalla fascia al 12′ minuto; imbeccato Henry che, lasciato completamente da solo dalla retroguardia verdeoro, deposita in rete al volo. La Seleçao è sotto shock, la Francia gioca in tranquillità e potrebbe raddoppiare prima su uno spunto di Ribery che mette in mezzo ma nessuno tocca e poi quando Henry mette lo stesso Ribery(uno dei migliori) davanti a Dida che fa il miracolo respingendo il tiro del francese.

Entrano Adriano e Robinho, ma non cambia la musica; un paio di occasioni per il Brasile di rientrare in gara nel finale di tempo grazie a Ronaldo. Il Fenomeno si procura una punizione dal limite; tiro di Ronaldinho alto di poco. Poco dopo Ronaldo parte in velocità e tira da fuori, respinge Barthez. E’ l’ultima speranza, vana, del Brasile campione in carica. La squadra di Parreira (molte responsabilità per lui nell’insuccesso) saluta il Mondiale che la vedeva grandissima favorita.