Mondiali 2006: ITALIA

Le Pagelle dei Campioni del Mondo

Marcello LIPPI: 10
2006-lippi Allenatore – Viareggio, 12 aprile 1948 Due anni di intenso lavoro, in cui Lippi ha puntato a forgiare prima di tutto un gruppo coeso, hanno portato a un risultato straordinario e storico: ai mondiali di Germania 2006 lla sua Italia si laurea con grande merito Campione del mondo, per la quarta volta nella sua storia.
Gianluigi BUFFON: 10
2006-buffon Portiere – Carrara, 28 gennaio 1978 Plastico, monumentale, reattivo, ipnotizzatore, demotivatore. Lo schermo protettivo della Nazionale; l’incubo degli avversari. Il portiere azzurro, decisivo come un bomber, esce dal Mondiale più alto di venti centimetri. E’ stato uno dei pilastri lungo il cammino azzurro; la deviazione oltre la traversa su Zidane nella finale è il sigillo sulla sua mostruosità.
Cristian ZACCARDO: 6
2006-zaccardo Difensore – Formigine, 21 dicembre 1981 Bene con il Ghana. Voto non condizionato dall’autorete contro gli Stati Uniti, può capitare a tutti.
Fabio GROSSO: 10
2006-grosso Difensore – Roma, 28 novembre 1977 Bastano tre momenti per raccontare l’avventura di Fabio Grosso in Germania: la sgroppata finale che è valsa il rigore trasformato da Totti, quando tutto sembrava finito contro l’Australia negli ottavi, il capolavoro contro la Germania e l’ultimo decisivo rigore nella finale: freddezza e precisione. E’ il trionfo dell’umiltà.
Daniele DE ROSSI: 6,5 e 4
2006-derossi Centrocampista – Roma, 24 luglio 1983 Spiegata subito la doppia votazione. Il 6,5 è per quello che ha espresso contro il Ghana: il De Rossi lottatore che morde la palla, copre e riparte, un po’ sottotono in finale. Il 4 è storia nota: la gomitata è imperdonabile.
Fabio CANNAVARO: 10
2006-cannavaro Difensore – Napoli, 13 settembre 1973 Mister “100 presenze” è riassumibile così: unico, irriverente, implacabile. Ha comandato la difesa sempre con il sorriso sulle labbra, anche quando il gioco si è fatto duro e difficile contro la Francia. In assoluto il migliore del Mondiale; da Pallone d’Oro e oltre: è così sarà.
Andrea BARZAGLI: 7
2006-barzagli Difensore – Fiesole, 8 maggio 1981 E’ entrato al posto di Materazzi contro l’Australia. Con l’aiuto di Cannavaro si è inserito immediatamente in difesa facendosi trovare pronto anche contro l’Ucraina.
Alessandro DEL PIERO: 7
2006-delpiero Attaccante – Conegliano, 9 novembre 1974 Achille arrabbiato, tumultuoso. Che voleva spaccare il mondo, ma c’è riuscito a metà. Nella prova del tridente è andata così così e alla fine si è mostrato più utile allorché Lippi lo ha inserito quando c’era da tirare fuori orgoglio e carattere. La corsa verso Lehmann e lo scambio a occhi chiusi con Gilardino sono da antologia; il gol ancora di più. Contro la Francia ha stretto i denti e ha fatto gruppo, segnando anche uno dei rigori mondiali.
Gennaro GATTUSO: 10
2006-gattuso Centrocampista – Corigliano Calabro, 9 gennaio 1978 Con Cannavaro, il condottiero di questa Nazionale. L’uomo che sa dare cariche impensabili. Lo abbiamo visto dappertutto: centrocampista, stopper, marcatore. Uno di quelli di cui non puoi fare a meno, sempre in soccorso laddove c’era bisogno. Contro la Francia semplicemente strepitoso. A suo modo il simbolo di questo Mondiale.
Luca TONI: 8
2006-toni Attaccante – Pavullo nel Frignano, 26 maggio 1977 Solo una doppietta – ci aveva abituati bene – ma un’applicazione costante. Nel suo furore di cercare il gol, ha perso sicurezza, ma l’uno-due all’Ucraina lo ha riportato in paradiso. Ha lottato e sudato sette camice, portandosi dietro i suoi marcatori. Braccato e raddoppiato a Berlino, ha sempre rappresentato la mina vagante della difesa di Domenech.
Francesco TOTTI: 7
2006-totti Attaccante – Roma, 27 settembre 1976 Lo abbiamo atteso, coccolato, curato. Lui piano piano è entrato in forma raggiungendo i suoi livelli contro la Germania. Non è stato il Totti che era lecito attendersi, ma senza l’infortunio. Però quel rigore all’ultimo secondo contro l’Australia vale la Coppa: freddezza, classe, precisione. Il bolide che come un trampolino di lancio ci ha portati sulla Luna. E’ arrivato a pezzi alla finale, si è visto, ma non si poteva pretendere di più.
Alberto GILARDINO: 7,5
2006-gilardino Attaccante – Biella, 5 luglio 1982 Un gol nel rocambolesco pareggio contro gli Stati Uniti, poi un calo di tensione fino alla decisione di Lippi di optare per Toni davanti a Totti. Ma il “Gila” si è fatto trovare pronto al momento giusto anche in partita in corso, recuperando palle, aprendo varchi per i compagni. Una spina nel fianco. La prova contro la Germania basta e avanza: un palo, tanto sacrificio e quello splendido assist a Del Piero.
Angelo PERUZZI: s.v.
2006-peruzzi Portiere – Blera, 16 febbraio 1970
Alessandro NESTA: 7
2006-nesta Difensore – Roma, 19 marzo 1976 E’ il voto minimo, perché fino a quando ha retto ha formato con Cannavaro la linea Maginot. Ma al milanista va il voto più alto della sfortuna: dopo il Mondiale 2002, ha dovuto chiudere in anticipo anche nel torneo tedesco.
Marco AMELIA: s.v.
2006-amelia Portiere – Frascati, 2 aprile 1982
Vincenzo IAQUINTA: 7
2006-iaquinta Attaccante – Crotone, 21 novembre 1979 Il gol contro il Ghana e qualche spezzone per l’attaccante dell’Udinese. Ma sufficienti per rendergli giustizia. Contro la Germania ha velocità la manovra e ha creato scompiglio nella difesa tedesca.
Manuel Gérman CAMORANESI: 7
2006-camoranesi Centrocampista – Tandil (Argentina), 4 ottobre 1976 L’infaticabile stantuffo della fascia destra ha vissuto alti e bassi, perdendo la sua scioltezza innata. Ma nel filtro del centrocampo è stato il partner ideale; quello che non si tira mai indietro, fino all’ultima goccia di benzina.
Simone BARONE: 6
2006-barone Centrocampista – Nocera Inferiore, 30 aprile 1978 Poche apparizioni, ma utile in copertura quando la squadra ha accusato un po’ di stanchezza.
Filippo INZAGHI: 6,5
2006-inzaghi Attaccante – Piacenza, 9 agosto 1973 L’urlo lo ha lasciato ad Amburgo dopo il 2-0 alla Repubblica Ceca. Rabbioso e infelice ha scaricato la sua adrenalina durante gli allenamenti minacciando con i suoi tiri Bufon, Peruzzi e Amelia. Ma quando è entrato ha sempre dato la sensazione di spaccare il mondo.
Gianluca ZAMBROTTA: 9
2006-zambrotta Difensore – Como, 19 febbraio 1977 Riesce a recuperare da un infortunio e rientrare velocemente in forma, trasformandosi in uno dei pistoni più potenti del motore azzurro, segnando un gran gol e giocando anima e cuore al servizio della squadra. Nel suo ruolo, come Buffon, non ha eguali. Per lui una finale di sacrificio. Fiume in piena.
Simone PERROTTA: 8
2006-perrotta Centrocampista – Ashton-under-Lyne (Eng), 17 settembre 1977 Il “bip-bip” della Nazionale. Praticamente un centometrista: poco prima in difesa, subito dopo in attacco. A volte ha dato la sensazione su quel corridoio di essere devastante, capace lungo la sua scia di trascinarsi dietro due avversari. Unico neo una finale a passo ridotto.
Andrea PIRLO: 10
2006-pirlo Andrea PIRLO: 10 Centrocampista – Brescia, 19 maggio 1979 Da regista del Milan e regista della Nazionale. Il perfezionista ha sbalordito chi aspettava Ronaldinho e Ballack. Illuminante trascinatore. L’uomo che ha aperto il Mondiale con un gran gol al Ghana, che ha perso il ritmo ritrovandolo subito, e fatto piangere la Germania con lo splendido assist per Grosso. Come a Dortmund è stato l’uomo della partita secondo la Fifa. E’ la solita musica: unico al mondo nel suo ruolo: insostituibile.
Massimo ODDO: 6
2006-oddo Difensore – Pescara, 14 giugno 1976 Pochi minuti contro l’Ucraina, ma utili per far rifiatare la squadra.
Marco MATERAZZI: 10
2006-materazzi Difensore – Lecce, 19 agosto 1973 Il brutto anatroccolo diventa un cigno. L’uomo che solo a pronunciarne il nome già lasciava prevedere disastri, ha preso in mano il ruolo di Nesta e lo ha protetto come un tesoro. In gol contro al Repubblica Ceca, ha dovuto sopportare negli ottavi l’onta di un cartellino rosso immeritato, ma ha saputo tornare alla ribalta aggiungendo mattoni alla difesa. Per poi raggiungere il top con il gol alla Francia, nonostante il contraccolpo psicologico per il fallo da rigore su Malouda.