Oreste Del Buono: cronache spagnole

21 giugno 1982: Quella strana malattia che infuria in Galizia

Caro campionato, caro campionato italiano, s’intende, che più o meno ti godi le tue ferie, ecco il rapportino settimanale del tuo inviato al campionato mondiale. Qui nella splendida, sempre luminosa Galizia, radiosa anche quando piove, nel primo gruppo degli sgraziati del Mundial 1982 impazza il «cerocerismo», come dicono i giornali locali. «Cerocerismo» da «cero», che significa «zero». Dunque, la malattia di concludere ogni incontro in pareggio, addirittura 0 a 0. L’altro giorno, durante Italia-Perù, il gol di Conti, così inventato dal suo estro, mi aveva fatto sinceramente sperare che l’Italia fosse avviata a ribellarsi all’andato corrente, che di gol ne potessimo segnare molti altri. Ma… Attenzione, caro campionato, quando poco sopra ho scritto «sgraziati» volevo dire proprio sgraziati, nel senso di mancanza di grazia di gioco, capacità di gioco e voglia di gioco, non ovviamente, «disgraziati» nel senso di sconfessati dalla grazia celeste, perseguitati dal destino, tartassati dalla iella. Comunque, al termine del secondo turno del primo gruppo, tutt’e quattro le squadre a pari punti, due, che non è molto. Noi ci giocheremo ogni residua ambizione mercoledì contro il Camerun. Non per essere disfattista a qualsiasi costo, ma non so spiegarmi la fiducia che Enzo Bearzot ostenta ai giornalisti spagnoli, e magari italiani, di passare alla «siguiente fase», a spese del Camerun. Potrebbe essere una partita non troppo difficile se i nostri di maggior classe avessero rivelato la forza di resurrezione messa in mostra da un Maradona nella seconda prova dell’Argentina. Ma nelle file azzurre è capitato il contrario, è capitato addirittura che Rossi combinasse meno che nella prima prova Come, del resto, Boniek Il che, tra parentesi, fa nascere un inquietante interrogativo per il tuo prossimo svolgimento, caro campionato italiano. Vediamo il Francia-Kuwait in programma oggi e poi sapremo se la Juventus avrà da badare a due o tre malati d’eccezione nella nuova stagione di calcio. Sotto osservazione dunque anche Platini, che nell’esordio della Francia con l’Inghilterra non ha brillato di certo… Anche altri acquisti esteri per te, caro campionato italiano, non hanno fatto una grande figura per ora qui in Spagna, Barbadillo, Diaz, Hernandez, Zmuda. Dio solo sa se non hai bisogno di aiuto per rinforzare l’interesse della tua futura edizione, ma che i nuovi acquisti siano in gambe, non direi. Dal Mundial 1982 sino a oggi sono arrivate piuttosto le riconferme dell’eccellenza di Schachner e di Bertoni. In particolar modo, Daniel Bertoni ha sfavillato in Argentina-Ungheria. Un rendimento così non lo si era mai avuto da lui in maglia viola. Ma nella sua nazionale dialoga con Maradona, nella Fiorentina con Antognoni. Evidentemente Daniel capisce di più il particolare spagnolo che è l’argentino. Be’, per oggi ho scritto abbastanza sciocchezze, a presto, caro campionato italiano, tanti affettuosi saluti dal campionato mondiale. Ma affettuosi sul serio. Non immagini l’orgoglio, quando nelle informazioni stampa leggo che squadra di provenienza di Bertoni è la Fiorentina e squadra di provenienza di Schachner è il Cesena. Bravi italiani che si fanno onore all’estero…