Top Cannonieri Anni ’50
La Serie A degli anni ’50 sono stati un vero luna park per gli attaccanti: tantissime reti e fior di campioni, per lo più stranieri, a vincere la classifica cannonieri.
La Serie A degli anni ’50 sono stati un vero luna park per gli attaccanti: tantissime reti e fior di campioni, per lo più stranieri, a vincere la classifica cannonieri.
E’ proibitivo per un figlio d’arte emulare le gesta del padre? Certamente è difficile, ma non impossibile. Basti pensare alla storia all’ex capitano del Milan e della Nazionale azzurra, Paolo Maldini.
Trascrizione di una bellissima intervista rilasciata al Guerin Sportivo nel febbraio 1982.
Dicevano che non sapeva giocare, eppure Dadà segnava a raffica. Tanto da stabilire il record di reti in una sola partita: ben dieci.
Nell’era delle 7 sorelle era inevitabile che molte di loro restassero a bocca asciutta. Nella stagione 96/97 toccò a Milan, Roma e Inter: tre flop clamorosi
Storia e gloria del campionato sovietico, per molti anni terreno di confronto tra nazioni ed etnie che volevano affermare la loro identità nei confronti di uno stato accentratore ed assolutista.
In questa intervista rilasciata ad Adalberto Bortolotti sul Guerin Sportivo del maggio 1986, il CT azzurro fa il punto sulla Nazionale all’alba delle grandi manovre in vista del Mundial messicano. E racconta le sue scelte: i vecchi e i nuovi.
Poco prima della disgregazione dell’URSS, la Juventus fu vicinissima ad assicurarsi il centravanti prediletto dal colonnello Lobanovski. Uno dei più intriganti what-if del calcio sovietico.
Con schemi vecchi e sorpassati l’Uruguay beffò un Brasile mai così bravo come quell’anno: merito dell’estrema saldezza difensiva e della fredda fantasia di Schiaffino, il tutto tenuto insieme dal genio di Varela.
A lui si ispirò Lino Banfi nel mitico «L’allenatore nel pallone»: dietro Canà c’era – in chiave comica – Oronzo Pugliese. Pirotecnico motivatore di squadre spesso modeste e fenomeno del calcio anni Sessanta, Pugliese ebbe una storia più cinematografica di un film.
Distinti per caratteristiche, ecco i nostri personali protagonisti del mitico Mondiale tedesco del 1974
L’ex portiere della Colombia non nascose mai l’amicizia con il trafficante di droga Escobar, un legame che lo condusse però alla prigione
La Roma di Viola e Liedholm, guidata dal genio di Falcao e dal fosforo di Ancelotti, torna al titolo tricolore dopo 41 anni
Di Maurizio Crosetti – Guerin Sportivo. Un’intervista rilasciata nel suo ultimo anno da titolare alla Juventus
Nessuno in maglia cruzmaltina ha segnato più di questo centravanti prolifico e spettacolare, entrato nella storia del calcio brasiliano per la rivalità con Zico
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