BLOOMER Steve: il primo football hero

Steve Bloomer nasce a Cradley il 20 gennaio 1874. I suoi genitori, Caleb Bloomer e Merab Dunn e il resto della famiglia si trasferiscono a Derby subito dopo la sua nascita. Bloomer inizia a giocare a football per la St. James’ School, nelle leghe minori del Derbyshire e subito la sua reputazione di goleador inizia a circolare, in una partita arriva a segnare ben 14 reti.

Nel 1888 entra nell’orbita dei Derby Swifts e poi brevemente per il Tutbury Hawthorn prima di essere scoperto dal grande centravanti della nazionale inglese John Goodall. Più tardi Bloomer ricorderà così quell’incontro: «Goodall si accorse delle mie potenzialità quando ero ragazzo. Mi ha allenato, mi ha portato al Derby County e ha giocato assieme a me senza mai smettere di darmi preziosi suggerimenti e consigli. Goodall era un calciatore meraviglioso e un vero gentlemen. Ho sempre sostenuto che non ho conosciuto nessuno che sappia di calcio come il mio amico Goodall».

La firma per il Derby County arriva nel 1892 ed esordisce in amichevole contro il Darley Dale siglando quattro reti. La sua prima partita in Prima Divisione arriva contro lo Stoke City il 3 settembre 1892. Nonostante la giovanissima età, Bloomer non ha difficoltà ad inserirsi in prima squadra e nella sua prima stagione realizza 11 reti in 28 partite, e tutto questo benchè l’annata del Derby County non sia delle migliori: il club evita per poco la retrocessione.

Di tutt’altro tenore la stagione 1893/94: Bloomer con 18 reti porta il Derby al terzo posto finale e l’anno successivo arriva anche la prima convocazione in nazionale. Debutta contro l’Irlanda e gioca assieme a campioni quali Goodall, Holme, Crabtree e Basset. Sono proprio Bloomer, Goodall e Basset a realizzare tre doppiette per il 9-0 finale. La seconda presenza è contro la Scozia il 6 aprile 1895: 3-0 per gli inglesi con Bloomer ancora presente nello score-list.

1986: il Derby County in posa. Bloomer è il primo disteso da sinistra

Frederick Wall, l’allora Presidente della Football Association, considerava Bloomer il miglior cannoniere mai visto: «Era un tiratore eccezzionale, e i suoi splendidi passaggi erano generalmente effettuati di prima. Steve faceva errori naturalmente, come tutti, ma era una spanna sopra tutti come goleador. La velocità sotto porta era certamente il suo forte. I portieri dicevano che non sapevano mai con che piede avesse calciato…»

Nella stagione 1895/96 il Derby County arriva secondo in Prima Divisione dopo l’Aston Villa e in Nazionale continua il suo bottino di reti realizzandone fra l’altro ben cinque contro il Galles il 16 marzo 1896. Quell’anno è tristemente ricordato in quanto suo fratello minore Philip, che gioca come terzino nel Derby, muore di peritonite. L’anno si conclude con Bloomer capocannoniere con 22 reti in 25 partite. Impresa ripetuta anche l’anno seguente (24 reti in 29 partite) con il Derby ormai stazionario in alta classifica.

Nel 1897/98 il Derby arriva in finale della FA Cup dopo aver eliminato Aston Villa (1-0), Wolverhampton Wanderer (1-0), Liverpool (5-1) ed Everton (3-1) ma perde la finale contro il Nottingham Forest per 3-1. L’unica rete del Derby è di Bloomer, naturalmente. Intanto in Nazionale la sua presenza è fissa e assieme a Gilbert O. Smith forma in quel periodo una coppia di attacco formidabile.

Un Bloomer in gran forma si conferma ancora top scorer della Prima Divisione con 24 reti su 28 presenze nella stagione 1898/99 con il Derby ancora sfortunato finalista in FA Cup, sconfitto dallo Sheffield United per 4-1. Il nuovo secolo è inaugurato ancora sotto il segno di Bloomer, inarrestabile in campionato con una media gol stratosferica.

Nel marzo 1901 l’Inghilterra gioca contro la Scozia e Steve segna quella che verrà ricordata dal giornalista Catton come la rete più drammatica della sua carriera: «Era una giornata piovosa, il campo era zuppo di acqua e la palla era pesante. A dieci minuti dal novantesimo la Scozia era in vantaggio per 2-1 e tutti davano il match ormai perso. La lotta volgeva la termine quando lasciai la tribuna stampa per avvicinarmi il più possibile all’uscita e guadagnare tempo. Proprio allora Bloomer prese la palla ed assieme alle sue ultime riserve di energia percorse quasi tutto il campo, ormai ridotto a fango, fino all’area avversaria per poi scaraventarla in rete. Al termine del match Bloomer disse che era stata la rete più faticosa mai fatta e che non si era mai sentito così stanco. L’onore dell’Inghilterra era stato salvato».

30 marzo 1901, Inghilterra-Scozia 2-2. Bloomer, protagonista del match, è il secondo da sinistra in basso

1902/03: ancora una finale di FA Cup ed ancora una sconfitta: 6-0 contro il Bury ed a Bloomer è negata ancora la possibilità di vincere un titolo. Le soddisfazioni non mancano invece in Nazionale. Suoi compagni in quel periodo sono Fred Blackburn, Bob Crompton, Alec Leake, Sam Wolstenholme, William Balmer, Richard Bond, Charlie Roberts, Colin Veitch e Wedlock William.

Nel 1906, a 32 anni, Bloomer passa al Middlesbrough per 750 sterine dopo aver lasciato il segno nella storia del Derby County con 240 reti in 376 partite. Nonostante sia ormai considerato alla fine della sua carriera, risulta ancora cannoniere del suo nuovo club nelle stagioni 1906/07 e 1907/08.
L’ultimo match in Nazionale è del 6 aprile 1907, a 33 anni, realizzando la rete dell’ 1-1 finale contro la Scozia. Lo «score» finale con i bianchi (con i quali ha vinto ben otto British Home Championship) è clamoroso: 28 reti in sole 23 partite. Altre statistiche sono da brivido: ha segnato 19 reti nelle sue prime 10 presenze in nazionale ed è attualmente l’unico calciatore inglese ad aver realizzato per ben due volte una quaterna.

Nel 1910 Bloomer lascia il Middlesbrough (59 reti in 125 partite) per tornare al Derby County nel frattempo retrocesso in Seconda Divisione. La vena realizzativa non è ancora esaurita e a 37 anni riporta a suon di gol la sua squadra in Prima Divisione. Il ritiro ormai è vicino: l’ultimo calcio lo tira contro il Burnley nel 1914, undici giorni sopo il suo quarantesimo compleanno.

Nello stesso anno emigra in Germania per allenare il Britannia Berlin 92 ma tre settimane dopo il suo arrivo scoppia la prima guerra mondiale e viene internato in un campo prigionieri per civili a Ruhleben dove organizza insieme ad altri giocatori professionistici presenti (tra cui Fred Pentland, John Cameron, Fred e Sam Spiksley Wolstenholme) una serie di tornei di calcio (e anche di cricket).

Dopo l’armistizio Bloomer continua ad allenare in Europa. Nel 1923 diventa allenatore del Real Unión in Spagna guidando la formazione alla conquista della Copa del Rey nel 1924 contro il Barcellona. L’anno successivo rientra in Inghilterra in testa al suo antico amore, il Derby County.

Steve Bloomer muore il 16 aprile 1938. Rimarrà per sempre nella storia del Derby tanto che ancora oggi prima di ogni match al Pride Park viene suonata la canzone «Steve Bloomer’s Watching» di cui ricordiamo alcune strofe:”Steve Bloomers watchinghelping them fightguiding our heroes inthe black and the white”
Lo chiamavano «Paleface», viso pallido, ma il suo aspetto angelico smentiva un corpo di acciaio, un talento enorme e una volontà spietata di vincere che lo ha reso la più grande macchina da gol del suo tempo. Si può tranquillamente affermare che Bloomer è stato il primo eroe calcistico inglese oltre ad essere fra i più grandi realizzatori inglesi di tutti i tempi con 317 gol in 536 partite di campionato.