Copa Libertadores 1962: Santos

La Perla Nera firma il primo trionfo brasiliano

Il Santos, nel 50esimo anniversario della sua fondazione, si impone nella terza edizione della Coppa Libertadores, quella con la media-gol più alta di tutta la storia. I campioni uscenti del Peñarol entrano in gara nelle semifinali, saltando il primo turno, e per la prima volta prende parte al torneo anche una seconda squadra uruguaiana, il Nacional vice campione nazionale. In semifinale lo scontro obbligato tra i due club di Montevideo si conclude allo spareggio a favore dei campioni per differenza reti. I gialloneri approdano così alla terza finale dove sono attesi dal Santos.

L’atto conclusivo della manifestazione è ricco di colpi di scena: l’andata si gioca allo stadio Centenario. Dopo l’immancabile gol di Spencer, il Santos, privo di Pelé, si riversa in attacco e ottiene un’importantissima vittoria grazie a una doppietta del bomber Coutinho (sostituto di O’Rey). Cinque giorni dopo a Villa Beimiro, il piccolo stadio del Santos (30.000 posti), è tutto pronto per la festa del club brasiliano, che commette l’errore di sottovalutare il grande cuore dei campioni che si portano sul 3-2, rimontando due volte il tentativo di fuga dei bianconeri, con rete decisiva del solito Spencer.

La partita ha però un risvolto giallo: al 51’, a causa di gravi incidenti scoppiati sugli spalti, l’arbitro cileno Carlos Robles decide di sospendere la partita. Pensando ai possibili tumulti che questa decisione avrebbe provocato, il direttore di gara fece concludere il match pur ritenendolo chiuso al 51’. Così il Santos pareggiò con Pepe e ritenne di aver vinto la coppa, già pronta in tribuna d’onore per essere levata al cielo dal capitano brasiliano Zito, quando un trafelato funzionario arrivò con un ordine scritto dall’arbitro che, prima di fuggire con un autoblindo, aveva stabilito che il gol dei brasiliani era arrivato quando la partita era già da considerarsi conclusa per mancanza di sicurezza. Si va così allo spareggio di Buenos Aires, arbitrato dall’olandese Leo Horn, che non ha storia e si conclude con un secco 3-0 per il Santos, griffato da una doppietta di “O Rey”, recuperato appena in tempo per questa partita.

Top: Pelè

Come disse il giornalista sportivo Mario Filho, Pelé incarnava tutte le caratteristiche migliori del calcio: la grande passione popolare, i grandi drammi, il grande destino. Nel 1958, prima del mondiale di Svezia, l’argentino Nestor Rossi lo definì semplicemente “il migliore di tutti”: O’Rey non aveva neppure 18 anni. Ancora oggi è una leggenda vivente, l’atleta del secolo, il miglior giocatore della storia, una sorta di università del calcio, di quel calcio del quale il ragazzino di colore aveva imparato tutti i segreti nelle strade, calciando una palla fatta di stracci, prima di approdare in una squadra vera.

Un fenomeno che un giorno fu scoperto da Valdemar de Brito, grande giocatore del passato, e fratello di Petronillo de Brito, altro grande calciatore. «C’è un piccolo bambino nero a Baurù, nello stato di San Paolo, che è più forte di noi due messi insieme». Vinta la perplessità dei genitori il talent scout riuscì a portare il quindicenne Pelé a San Paolo per avviarlo alla carriera professionistica.

Il Santos sarà per sempre legato al suo nome. «I nostri più grandi avversari erano il Boca Juniors e il Peñarol» ricorda Pelé, «avevano eccellenti giocatori, di grande livello internazionale. Posso assicurare che era più difficile vincere contro il Boca, il Peñarol, o il Botafogo che contro le grandi Nazionali che incontravamo in Coppa del Mondo. Tra di noi ci conoscevamo benissimo, per questo ogni partita era una grande battaglia, c’erano partite durissime. Ho grandi ricordi della Libertadores, per alcune gare restai fuori perché infortunato, ma le vidi tutte». Così parlò Pelé, il più grande di sempre.

Finale Andata – Montevideo, 28- 7-1962
Peñarol – Santos 1-2
Rete
: 18′ Spencer (P); 29′ Coutinho (S); 70′ Coutinho (S)
Peñarol: Maidana, Lezcano, Cano, E.González, Matosas, Caetano, Cabrera (Moacir), Rocha, Sasía, Spencer, Joya.
Santos: Gilmar, Lima, Mauro, Dalmão, Zito, Calvet, Dorval, Mengalvio, Pagão, Coutinho, Pepe (Osvaldo).
Arbitro: Robles (Cile)
Finale Ritorno – Santos, 2- 8-1962
Santos – Peñarol 2-3
Rete
: 18′ Sasía (P); 27′ Dorval (S); 49′ Spencer (P); 50′ Mengalvio (S); 73′ Spencer (P)
Santos: Gilmar, Lima, Mauro, Dalmão, Zito, Calvet, Dorval, Mengalvio, Pagão, Coutinho, Pepe.
Peñarol: Maidana, Lezcano, Cano, E.González, Matosas (Gonçálvez), Caetano, Fernández Carranza, Rocha, Sasía, Spencer, Joya.
Arbitro: Robles (Cile)
Spareggio – Buenos Aires, 30- 8-1962
Santos – Peñarol 3-0
Rete
: 11′ aut. Caetano (S); 48′ Pelé (S); 89′ Pelé (S)
Santos: Gilmar, Lima, Mauro, Dalmão, Zito, Calvet, Dorval, Mengalvio, Coutinho, Pelé, Pepe.
Peñarol: Maidana, Lezcano, Cano, E.González, Gonçálvez, Caetano, Rocha, Matosas, Spencer, Sasía, Joya.
Arbitro: Horn (Olanda)