Coppa delle Coppe 1992/93: PARMA

Ducali troppo forti per l’Anversa

L’avventura del Parma di Nevio Scala nell’Olimpo del calcio parte dalla stagione 1991/92: la conquista della Coppa Italia del 1992 ottenuta a spese della Juventus segna un cambiamento epocale nella storia della squadra gialloblù, la trasformazione definitiva da realtà di provincia in squadra vincente di dimensione internazionale. Gli arrivi di Tino Asprilla e Fausto Pizzi regalano infatti alla squadra imprevedibilità e fantasia in abbondanza in avanti, in una struttura dai meccanismi ormai mandati a memoria e perfettamente imperniati sull’asse Grun-Minotti-Zoratto.

I ducali partono però al rallentatore in Coppa delle Coppe. Nei sedicesimi affrontano i modesti ungheresi dell’Ujpest, eliminati con un 2-1 complessivo. Anche nell’andata degli ottavi contro i portoghesi del Boavista il Parma stenta e non va oltre uno scialbo 0-0. In Portogallo l’atteggiamento attendista degli uomini di Scala è però premiato con una splendida rete di Di Chiara all’11 e di Melli alla mezz’ora della ripresa. Nei quarti è il turno dello Sparta Praga di Nedved, che ha eliminato i campioni in carica del Werder. Nella fredda serata ceca, il Parma resiste ai confusionari attacchi dello Sparta e porta a casa uno 0-0 preziosissimo. Nel retour match altra musica, con un Tino Asprilla in grande spolvero. Una rete del colombiano e una di Melli portano il Parma verso il traguardo della semifinale.

L’Atletico Madrid è l’ultino avversario da superare prima di raggiungere la finale. A Madrid la superiorità del Parma non è mai messa in discussione, neanche quando al 44′ Luis García porta in vantaggio gli spagnoli. Nella ripresa in quattro minuti i ducali ribaltano il risultato e mettono al tappeto l’avversario. Una doppietta dell’ancora determinante Asprilla sigilla il risultato sul 2-1. Al Tardini il Parma controlla agevolmente la partita per 77′ minuti, cioè fino a quando Sabas approfitta di un’uscita a vuoto do Ballotta e riapre il discorso qualificazione. Ma il risultato non cambia e il Parma ai aggiudica il biglietto per la finale di Londra, anche se deve ringraziare l’arbitro Schmidhuber che a due minuti dalla fine non concede un evidente rigore per fallo di Minotti su Vizcaino.

A Londra arriva anche a sorpresa l’Anversa, giunto alla fine del tabellone dopo un percorso ad ostacoli. I belgi hanno bisogno dei calci di rigore per superare i dilettanti irlandesi del Glenavon al primo turno. Successivamente, dopo aver battuto l’Admira Wacker per 4-2 in Austria, i belgi perdono 4-3 in casa. Nei quarti contro lo Steaua Bucarest il gol di Alex Czerniatinski all’82’, consente al club di Anversa di passare il turno grazie alla norma dei gol segnati in trasferta. In semifinale un rigore dubbio consente alla squadra di superare lo Spartak Mosca con il risultato complessivo di 3-2.

Nel tempio di Wembley per il Parma le cose di mettono bene fin dal 9′ quando su corner di Osio, Stojanovic sbaglia l’uscita e Minotti, di sinistro tenendo il corpo sopra la palla e la traiettoria bassa, piazza al volo sotto la traversa. Il vantaggio che sembra schiudere una partita docile, dura solo quattro minuti. L’errore è di Zoratto: subisce un pressing feroce da Jakovljevic e si fa soffiare palla da Czerniatynski, il quale la fa scorrere dentro a Severeyns. Minotti dovrebbe chiudere ma tarda e sul diagonale dell’ ex pisano Ballotta puo’ solo guardare. Al 28′ Zoratto deve uscire per ingortunio e due minuti più tardi Osio crossa per Melli che batte di testa: lui salta, Taeymans no e il portiere Stojanovic completa l’opera tardando per la seconda volta l’uscita. Ad inizio ripesa Melli per ben tre volte fallisce il colpo del ko ma l’Anversa è alle corde e l’unico pericolo belga arriva al 27′ con Kiekens. Al 38′, finalmente, il Parma puo’ liberare la gioia: Grun pesca con un lancio millimetrico da centrocampo Cuoghi che scatta in posizione regolare oltre i difensori, controllo e tiro su Stojanovic che spalanca per l’ultima volta la porta. Da Wembley a Parma, ora è festa gialloblù.

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IL TABELLONE DELLA COPPA DELLE COPPE 1992/93

TURNO PRELIMINARE
Maribor – Ħamrun Spartans 5-2 (4-0; 1-2)
Strømsgodset – Hapoel Petah Tikva 0-4 (0-2; 0-2)
Vaduz – Čornomorec‘ 1-12 (0-5; 1-7)
Avenir Beggen – B36 2-1 (1-0; 1-1)
SEDICESIMI DI FINALE
Miedź Legnica – Monaco 0-1 (0-1; 0-0)
Olympiakos – Čornomorec’ 3-1 (0-1; 3-0)
Trabzonspor – TPS 4-2 (2-0; 2-2)
Maribor – Atlético Madrid 1-9 (0-3; 1-6)
Werder Brema – Hannover 4-3 (3-1; 1-2)
Airdrieonians – Sparta Praga 1-3 (0-1; 1-2)
Parma – Újpest 2-1 (1-0; 1-1)
Valur – Boavista 0-3 (0-0; 0-3)
Levski Sofia – Lucerna 2-2 (2-1; 0-1)
Feyenoord – Hapoel Petah Tikva 2-2 (1-0; 1-2)
Spartak Mosca – Avenir Beggen 5-1 (0-0; 5-1)
Liverpool – Apollōn Limassol 8-2 (6-1; 2-1)
Cardiff – Admira Wacker Mödling 1-3 (1-1; 0-2)
Glenavon – Anversa 2-2 (1-3 dcr) (1-1; 1-1)
AIK – Aarhus 4-4 (3-3; 1-1)
Bohemians – Steaua Bucurest 0-4 (0-0; 0-4)
OTTAVI DI FINALE
Monaco – Olympiakos 0-1 (0-1; 0-0)
Trabzonspor – Atlético Madrid 0-2 (0-2; 0-0)
Werder Brema – Sparta Praga 2-4 (2-3; 0-1)
Parma – Boavista 2-0 (0-0; 2-0)
Lucerna – Feyenoord 2-4 (1-0; 1-4)
Spartak Mosca – Liverpool 6-2 (4-2; 2-0)
Admira Wacker Mödling – Anversa 6-7 (2-4; 4-3 dts)
Aarhus – Steaua Bucurest 4-4 (3-2; 1-2)
QUARTI DI FINALE
Olympiakos – Atlético Madrid 2-4 (1-1; 1-3)
Sparta Praga – Parma 0-2 (0-2; 0-0)
Feyenoord – Spartak Mosca 1-4 (0-1; 1-3)
Anversa – Steaua Bucurest 1-1 (0-0; 1-1)
SEMIFINALI
Atlético Madrid – Parma 2-2 (1-2; 1-0)
Spartak Mosca – Anversa 2-3 (1-0; 1-3)
FINALE 12 maggio 1993 – Wembley Stadium, Londra
PARMA – ANVERSA 3-1
Parma: Ballotta; Benarrivo, Di Chiara, Minotti, Apolloni, Grün, Melli, Zoratto (28′ Pin), Osio (75′ Pizzi), Cuoghi, Brolin
Anversa: Stojanovic; Kiekens, Broeckaert, Taeymans, Smidts, Jakovljevic (51′ Van Veirdeghem), Van Rethy, Segers (85′ Moukrim), Severeyns, Lehnhoff, Czerniatynski
Arbitro: Karl-Josef Assenmacher (Germania)
Reti: 9′ 1-0: Minotti; 11′ 1-1: Severeyns; 30′ 2-1: Melli; 84′ 3-1: Cuoghi
VINCITORE: PARMA