Copa Libertadores 1974: Independiente

Per gli argentini una vittoria di rigore

La fame di vittorie dell’Independiente non si placa neppure dopo due anni densi di successi. Perso Humberto Maschio, sulla panchina dei rojos è tornato Roberto Ferreiro, già allenatore del primo trionfo di questo interminabile ciclo. Il club di Avellaneda deve fare ancora i conti con un bilancio perennemente in rosso e non può lanciarsi in investimenti forti sul mercato. La squadra rimane così in gran parte inalterata rispetto alla stagione precedente, nonostante fossero piovute da tutta l’Argentina grandi offerte per Bertoni che avrebbero potuto risollevare le sorti finanziarie del club.

Alla vigilia del Mondiale di Germania le squadre brasiliane sono fortemente penalizzate dal maxi-ritiro della Nazionale di Zagallo, che recluta gli uomini per la Coppa del Mondo nel bel mezzo della stagione. A risentire di questa situazione è soprattutto il Palmeiras, autentica corazzata indicata come possibile candidata alla vittoria finale, che si vede depredato di ben sei giocatori e finisce fuori al primo turno. L’altra formazione brasiliana, il São Paulo, avanza invece in semifinale dove ha la meglio facilmente sul Millionarios e sul Defensor Lima, approdando in finale senza subire neanche una rete.

Nonostante tutto questa è comunque un’edizione che impone all’attenzione generale molti giovani che saranno grandi stelle del calcio sudamericano negli anni a venire: Ricardo Bochini, Daniel Bertoni, René Houseman, Miguel Brindisi, Mario Kempes, Fernando Morena e Willington Ortiz. L’Independiente entra in gara dalle semifinali e si ritrova in un girone insidioso con Peñarol e Huracán.

I gialloneri uruguaiani sono gli avversari più scomodi e costringono l’Independiente a sudarsi la qualificazione alla finale. La vittoria al Centenario (3-2) degli uomini di Ferreiro, propiziata da una grande serata della coppia d’attaco BalbuenaBertoni, regala loro la leadership del girone che viene poi salvaguardata nel retour match di Avellaneda. La finale è quindi decisa: IndependienteSão Paulo. Per questi ultimi c’è la possibilità di riportare in Brasile la coppa undici anni dopo il secondo trionfo del Santos di Pelé.

Il primo round si disputa al Pacaembu di San Paolo. Partono bene i padroni di casa, ma a metà tempo vengono freddati da una rete di Saggioratto che porta in vantaggio gli argentini. Nella ripresa i brasiliani escono dagli spogliatoi con gli occhi della tigre e ribaltano la situazione in cinque minuti. Prima Rocha, già campione sudamericano con la maglia del Peñarol, poi il centravanti Mirandinha regalano gara uno ai brasiliani.

I capitano Pavoni e Rocha, entrambe uruguagi

Ad Avellaneda i campioni prevalgono grazie a un 2-0 che non ammette repliche, firmato da Bochini e Balbuena. Bellissimo soprattutto il secondo gol, siglato al termine di un’incursione irresistibile di Bertoni sulla sinistra. L’attaccante attira su di sé la difesa brasiliana e serve Balbuena che, in assoluta libertà a centro area, batte a rete facilmente.

Lo spareggio a Santiago del Cile è emozionante. L’Independiente, in una giornata poco propizia per le sue stelle, pensa soprattutto a non prenderle, mentre il São Paulo è un po’ più intraprendente. Verso la fine del primo tempo su un veloce capovolgimento di fronte l’Independiente ottiene un penalty, che Pavoni converte spiazzando Valdir Peres.

Nella ripresa i brasiliani hanno la palla del pareggio dopo che l’arbitro peruviano Orozco accorda loro un rigore. Sulla palla va il difensore Zé Carlos ma Carlos Gay si estende sulla sua destra e respinge la minaccia. Gli argentini difendono il risultato fino al novantesimo e bissano la grande impresa dell’Estudiantes di fine anni Sessanta, divenendo la seconda squadra a vincere la Libertadores per tre anni consecutivi.

Il rigore decisivo di Pavoni

Top Player: Daniel Bertoni

Giovanissimo ma già affermato e rincorso dalle grandi squadre argentine, Daniel Bertoni fu uno dei pilastri dell’Independiente che dominò a metà anni 70 in Sudamerica. Nato a Bahia Bianca il 14 marzo 1955, segnò subito al debutto in campionato nelle file del Quilmes a soli 16 anni. Un anno dopo, 1972, passa all’Independiente dove trascorrerà i sei anni più belli della sua carriera vincendo tre Coppe Libertadores, una Intercontinentale (contro la Juventus nel 1974), due campionati Nazionali e un Metropolitano.

La sua duttilità sul campo di gioco lo portava a svariare su tutto il fronte d’attacco, da destra a sinistra. Non era il tipico attaccante da area di rigore, lavorava per i compagni, era un’ala capace di grandi sgroppate sulla fascia e invitanti assist, ma si inventava anche centravanti con ottimi risultati. A 23 anni disputa e vince il Mondiale di casa da titolare togliendosi anche lo sfizio di segnare una rete nella finale con l’Olanda. Una rete che aveva sognato e che si prestò addirittura a ricostruire prima della finale per la televisione argentina a stadio vuoto.

Dopo i fasti del Mundial che lo vide grande protagonista e punto di forza della Selección, Bertoni atterra in Europa, a Siviglia. I due anni in Spagna non furono eccezionali, deludente fu soprattutto il primo, ma i Pontello, che avevano deciso di costruire una Fiorentina da titolo, puntarono forte su di lui. Rimase a Firenze per quattro stagioni. La più esaltante, ma al contempo anche la più amara fu la seconda, 1981 -82. I viola persero lo scudetto all’ultima giornata a favore della Juventus, che passò a Catanzaro con il famoso rigore di Brady mentre i toscani vennero fermati a Cagliari sullo 0-0.

Dopo Firenze passò al Napoli come spalla di Diego Maradona per due stagioni discrete, prima dell’addio all’Italia dopo un’ultima deludente annata (1986-87) ad Udine dove cominciavano a vedersi chiaramente i segni del declino di questo grande campione.

Finale di Andata – São Paulo, 12-10-1974
São Paulo – Independiente 2-1
Reti
: 28′ Saggioratto 0-1; 48′ Rocha 1-1; 50′ Mirandinha 2-1
São Paulo: Valdir Peres, Nelson, Paranhos, Arlindo, Gilberto, Ademir (Chicão), Zé Carlos (Mauro), Rocha, Terto, Mirandinha, Piau
Independiente: Gay, Commisso, Sá, López, Pavoni, Galván, Raimondo, Saggioratto, Balbuena, Bochini, Bertoni
Arbitro: Pérez (Perù)
Finale di Ritorno – Avellaneda, 16-10-1974
Independiente São Paulo 2-0
Reti
: 34′ Bochini 1-0; 48′ Balbuena 2-0
Independiente: Gay, Commisso, Sá, López, Pavoni, Galván, Raimondo, Saggioratto, Balbuena, Bochini, Bertoni (Semenewicz)
São Paulo: Valdir Peres, Nelson, Paranhos, Arlindo, Gilberto, Chicão, Rocha, Mauro, Terto, Mirandinha, Piau
Arbitro: Barreto (Uruguay)
Spareggio – Santiago, 19-10-1974
Independiente São Paulo 1-0
Reti
: 37′ Pavoni 1-0
Independiente: Gay, Commisso, Sá, López, Pavoni, Galván, Raimondo, Semenewicz, Balbuena (Carrica), Bochini, Bertoni (Giribet)
São Paulo: Valdir Peres, Forlán, Paranhos, Arlindo, Gilberto (Nelson), Chicão, Zé Carlos (Silva), Rocha, Mauro, Mirandinha, Piau
Arbitro: Orozco (Perù)