Christian Manfredini: quando i mussi volavano

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C’è chi racconta le favole e chi invece ne scrive qualche riga. Le galoppate sulla fascia sinistra erano la sua penna, il soggetto una misconosciuta squadra di provincia, il Chievo. Da Verona alla Serie D, passando per Roma.

Giovanni Koetting: Confesso che ho segnato

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Nella cartolina ufficiale della Juve 84-85, una di quelle foto di classe dove si fa “cheese” strizzando gli occhi controsole, Giovanni Koetting sta dritto in seconda fila. Il caschetto di capelli biondi e l’aria vagamente fiera spuntano all’incirca fra le costole di Platini e il gomito di Cabrini, più alti di lui, in terza fila.

Stefano Nava: la riserva di lusso

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«Capello, un maestro di grinta calcistica. Grandissima stima di lui, ma i rapporti erano sempre conflittuali» La fantasia? Merce sempre più rara tra i ragazzini d’oggi col pallone tra i … Leggi tutto

Gabriele Pin: l’importanza del Trap

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«Quella Juve vinse perché c’era lui: insegnava tecnica e trasmetteva entusiasmo» L’importanza di avere un nonno. «Il mio diceva: non bisogna lamentarsi del brodo grasso». Gabriele Pin ha presente la … Leggi tutto

Vinicio Verza: Calci & Rimpianti

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«Io lasciai la Juventus perché non volevo diventare il nuovo Furino; ritenendomi non adatto a interpretare quel tipo di ruolo, ma poi a Cesena Gibì cominciò a schierarmi davanti alla difesa e in quella posizione giocai anche nel Milan»

Franco Cerilli: la fantasia al potere

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C’è un ricordo bellissimo che Franco Cerilli ci ha voluto regalare in questa intervista per rinverdire i suoi anni nel Vicenza, con i”magnagatti” ad un passo dal sogno scudetto nella … Leggi tutto

Marcello Grassi: il fascino del portiere

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«Il bello di queste esperienze da giocatore, almeno parlo a livello personale, era quello di legarmi al tifoso e alla società. Questo portava a coltivare rapporti umani basati su una stima forte»