Copa Libertadores 1971: Nacional

Il trionfo della tecnica sull’agonismo

L’Estudiantes di Zubeldia va vicino al quarto miracolo; vincendo la prima partita di finale contro il Nacional Montevideo, ma abdica nelle successive due contese. Si pone così fine a un ciclo che lo aveva visto dominatore nei tre anni precedenti. Chiuso il periodo dei biancorossi il cielo della Coppa Libertadores si rasserena con il ritorno in auge di un gioco simile a quello delle prime edizioni, spettacolare e di spiccata impostazione offensiva e non violento e ostruzionistico come quello dell’Estudiantes. Il Nacional giunge finalmente alla vittoria dopo che in tre occasioni era arrivato in finale perdendo con l’Independiente nel 1964, con il Racing nel 1967 e con l’Estudiantes nel 1969.

Il Nacional che trionfa in questa edizione della Libertadores è un vero e proprio squadrone, con grandi individualità come Artime e Luis Cubilla (già campione con il Peñarol), allenato da un santone della panchina, Washington Etchamendi detto “Pulpa” (Polpa). Etchamendi è un personaggio nel vero senso della parola, vive le partite in modo passionale e sanguigno, le “sente” moltissimo, forse troppo. Infatti proprio sulla panchina di una squadra di calcio, il Deportivo Cali, nel 1976, la sua vita raggiunge il capolinea durante la partita contro l’Independiente Santa Fe. A dimostrazione della sua grandezza, a Montevideo vennero riservate onorificenze reali alla salma.

Il Nacional che prende parte alla Libertadores ‘71 è composto da ben 14 nazionali, uruguaiani o di altri Paesi, e da un giusto mix di giocatori anziani di esperienza e giovani talenti di belle speranze. Al via di questa edizione, due anni dopo la tragedia aerea che aveva visto morire 19 suoi giocatori, c’è anche la squadra boliviana The Strongest, che però non farà molta strada nel torneo anche se sarà ovunque accolta con grande simpatia.

Il Nacional supera facilmente il primo turno precedendo nel proprio girone i rivali cittadini del Peñarol e arriva ai gironi di semifinale, dove se la vede con Palmeiras e Universitario. Con estrema facilità la squadra di Etchamendi si qualifica per la finale che la vedrà opposta all’Estudiantes. I campioni uscenti, nel proprio girone di semifinale, avevano perso la lunghissima imbattibilità casalinga cedendo al Barcelona di Guayaquil per 1-0 con rete segnata da Padre Juan Manuel Bazurco, un ruvido attaccante che era un prete della Chiesa Cattolica.

Il primo turno fu fatale al Boca Juniors che venne squalificato dalla Confederazione Sudamericana a causa degli incidenti scoppiati nel corso del match contro i peruviani dello Sporting Cristal. Ci fu una rissa tremenda tra l’argentino Sune e il peruviano Benitez, che finì poi per coinvolgere tutti i giocatori in campo. Dopo molti minuti e interventi decisi anche da parte della polizia venne ristabilita la calma: l’arbitro uruguaiano Otero estrasse il cartellino rosso in faccia a nove giocatori del Boca, il tecnico Silveiro venne squalificato e immediatamente sostituito da Ernesto Grillo, e la squadra estromessa dalla Libertadores.

La finale di andata si gioca a La Plata e l’Estudiantes se la aggiudica per 1-0, grazie ad una splendida rete di Daniel Romeo di testa in tuffo. Al Centenario il Nacional si prende una pronta rivincita con lo stesso punteggio grazie a un gol di testa firmato da Masnik, difensore della Celeste. Lo spareggio va in scena a Lima e non ha storia. La classe e la tecnica degli uruguaiani questa volta trionfano sulla grinta e il carattere degli argentini: 2-0, con seconda rete splendida di Artime imbeccato da un pregevole assist di Cubilla e tiro al volo dell’artillero, che così centra il suo decimo gol in questa edizione e vince la classifica cannonieri alla pari con Raul Castronovo del Peñarol.

Top: Luis Artime

Nato a Mendoza, Argentina, il 2 febbraio 1938, Luis Artime, detto “El Artillero”, fu uno dei bomber sudamericani più devastanti a cavallo fra gli anni ‘60 e 70. Iniziò la sua carriera nella massima serie argentina con l’Atlanta, poi giocò nel River Plate, nell’Independiente, nel Palmeiras, nel Nacional e nel Fluminense. Fu l’idolo dei tifosi di tutte queste squadre, anche se non parlava molto perché per lui parlavano i suoi gol. Ha sempre segnato tantissimo ovunque abbia giocato; in totale ha realizzato 348 reti in carriera in partite ufficiali (20 in Coppa Libertadores), e 24 in 25 incontri con la maglia della Nazionale.

Era un centravanti opportunista, di buona tecnica e buoni movimenti, capace di giocate fini con cui umiliava il diretto avversario. Ma la sua caratteristica migliore era la straordinaria capacità di segnare in qualsiasi momento della partita. Tra i gol più importanti Artime ricorda proprio quello segnato all’Estudiantes nello spareggio della finale 71 : «Fu una splendida azione personale di Cubilla che mi lanciò in profondità, lo arrivai sulla palla in piena velocità e senza pensarci due volte la sparai in rete».

Fu un personaggio umile, lontano dai riflettori della ribalta, modesto. Ricorda di aver giocato in parecchie grandi squadre e con grandi giocatori come Ademir da Guia, Leão e Dudu Onega, Bernao, Savoi, Esparrago e tanti altri, ma quello con cui si trovò meglio fu un suo compagno di quello splendido Nacional 1971: «Quello con cui giocai di più e mi intesi meglio era Luis Cubilla. Abbiamo giocato insieme nove anni, ci trovavamo quasi a memoria. Lui superava in grande stile numerosi avversari poi crossava in mezzo quasi senza guardarmi. Questo semplice schema mi permise di segnare tantissimi gol».

Finale di Andata – La Plata 26/05/1971
Estudiantes – Nacional 1-0
Rete
: Romeo 60′
Estudiantes: Leone, Aguirre Suárez, Togneri, Malbernat, Pachamé, Medina, Romeo, Echecopar, Rudzki (Bedogni), Verde, Verón.
Nacional: Manga, Blanco, Atilio Ancheta, Masnik, Mujica, Montero Castillo, Víctor Espárrago (Mameli), Maneiro, Prieto (Bareño), Luis Artime, Morales.
Arbitro: Canessa (Cile)
Finale di Ritorno – Montevideo 02/06/1971
Nacional – Estudiantes 1-0
Rete
: Masnik 28′
Nacional: Manga, Ubiña, Atilio Ancheta, Masnik, Blanco, Montero Castillo, Víctor Espárrago, Maneiro, Luis Cubilla (Prieto), Luis Artime, Morales.
Estudiantes: Leone, Malbernat, Aguirre Suárez, Togneri, Medina, Pachamé, Echecopar, Romeo, Verde, Rudzki (Bedogni), Verón.
Arbitro: Favilli Neto (Brasile)
Spareggio – Lima 09/06/1971
Nacional – Estudiantes 2-0
Rete
: Esparrago 22′; Artime 65′
Nacional: Manga, Ubiña, Atilio Ancheta, Masnik, Blanco, Montero Castillo, Víctor Espárrago, Maneiro (Mujica), Luis Cubilla, Luis Artime, Morales (Mameli).
Estudiantes: Pezzano, Malbernat, Aguirre Suárez, Togneri, Medina, Pachamé, Romeo, Echecopar, Rudzki, Verde, Verón (Bedogni).
Arbitro: Hormazabal (Cile)