La vittoria dei dilettanti venuti dal freddo
Ha un esito sorprendente, l’undicesima edizione della Coppa Uefa. Per la prima volta nella storia delle competizioni europee è il calcio svedese a imporsi grazie ai semiprofessionisti del Goteborg guidati in panchina dall’emergente Sven Goran Eriksson, la cui eccellente carriera internazionale prenderà il via proprio da questo trionfo. Partita dopo partita, turno dopo turno, gli scandinavi avanzano la loro candidatura dopo che in avvio di torneo nessuno li aveva considerati.
Si pensava all’Ipswich detentore del titolo (uscito invece di scena al primo turno per mano dell’Aberdeen) o alle compagini tedesche attese alla riscossa dopo l’ultima deludente partecipazione, invece è proprio la formazione di Eriksson a svettare con alcuni giocatori che useranno questa Uefa come trampolino di lancio verso carriere internazionali di alto livello (Glenn Hysen, Tord e Tommy Holmgren e Torbjorn Nilsson, il capocannoniere del torneo con nove reti).
Per l’Italia il capitolo Europa è ancora una volta nerissimo: il Napoli non va oltre il primo turno arrendendosi al Radnicki, che raggiungerà poi le semifinali, mentre l’Inter viene fatto fuori dalla Dinamo Bucarest nel secondo. Il Goteborg invece supera in silenzio i primi due avversari, l’Haka Valkeakosken e lo Sturm Graz, ma si impone all’attenzione generale avendo la meglio sulla Dinamo Bucarest, che aveva appena fatto fuori l’Inter, nel terzo turno.
Per gli scandinavi i quarti di finale presentano il difficile impegno con il Valencia e soprattutto l’incognita della condizione fisica dopo che per tutto inverno il campionato svedese era stato fermo per la consueta pausa. Nell’andata in Spagna la partita ha un avvio fiammeggiante con le quattro reti del 2-2 finale segnate nei primi 17 minuti e tutti i sospetti sulla preparazione svedese fugati in un attimo.
In casa il Goteborg non smette di stupire e con un classico 2-0 (Holmgren, Fredriksson) si concede il lusso di eliminare il Valencia. Marca male per la Spagna che perde anche il Real Madrid di Vujadin Boskov protagonista di una debacle clamorosa a Kaiserslautern dove soccombe per 5-0 dopo la vittoria per 3-1 al Bernabeu.
In semifinale alla formazione di Eriksson toccano in sorte proprio i tedeschi. Ormai nessuno rimane più indifferente al cospetto degli svedesi come a inizio torneo; il Goteborg infatti non mostra paura neppure in Germania e con Corneliusson che ribatte a Hofeditz strappa un importante 1-1. Nel ritorno la partita va in archivio con lo stesso punteggio ed è un rigore del difensore Fredriksson nel supplementare a mettere il visto per la finale sul passaporto del Goteborg.
Che questa volta se la vedrà con l’Amburgo allenato dal santone Ernst Happel e da tutti indicato come grande favorito. Per la verità Magath e compagni avevano affrontato il torneo con troppa sufficienza e spesso erano stati protagonisti di prove opache, l’ultima delle quali in semifinale contro il Radnicki perdendo in trasferta 2-1 prima di sprigionare tutto il potenziale in casa nel 5-1 con doppietta del giovane Von Heesen rivelazione della stagione.
Si comincia in Svezia davanti ai 45.000 spettatori dello stadio Ullevi e sotto una pioggia torrenziale che rende quasi impraticabile il terreno di gioco. Il Goteborg fa la partita ma dopo venti minuti perde per infortunio il suo uomo di spicco, Torbjorn Nilsson, in uno scontro con Groh e nell’intervallo deve rinunciare, ancora per problemi fisici, a Tommy Holmgren.
Malgrado ciò sono gli svedesi a fare più gioco, l’Amburgo quasi non esiste e si affida a qualche sporadico contropiede piuttosto inoffensivo vista la lentezza di Hrubesch. A tre minuti dal 90′ arriva il meritato gol del meccanico Tord Holmgren con un tiro angolato alla sinistra di Stein.
In Germania l’Amburgo commette l’errore di sottovalutare i dilettanti svedesi pensando di poter ribaltare facilmente lo 0-1. Alla fine invece il Goteborg non solo batte la supponente compagine tedesca, ma la surclassa anche sul piano fisico e tecnico. Il primo gol di Corneliusson gela lo stadio di Amburgo, mentre il contropiede di Nilsson e il rigore di Fredriksson che danno il 3-0 finale proiettano in orbita i dilettanti scandinavi guidati da Eriksson.
IL TABELLONE DELLA COPPA UEFA 1981/82
Trentaduesimi di Finale |
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Kaiserslautern – Akademik Sofia 3-1 (1-0; 2-1) |
Magdeburgo – B. Mönchengladbach 3-3 (3-1; 0-2) |
Adanaspor – Inter 2-7 (1-3; 1-4) |
Apoel – Argeş 1-5 (1-1; 0-4) |
Aris – Sliema Wanderers 8-2 (4-0; 4-2) |
AS Monaco – Dundee Utd. 4-6 (2-5; 2-1) |
Boavista – Atlético Madrid 5-4 (4-1; 1-3) |
Bryne – Winterslag 2-3 (0-2; 2-1) |
Dinamo Bucarest – Levski 4-2 (3-0; 1-2) |
Bohemians – Valencia 0-2 (0-1; 0-1) |
Haka – Göteborg 2-7 (2-3; 0-4) |
Nantes – Lokeren 3-5 (1-1; 2-4) |
Spartak Mosca – Bruges 6-2 (3-1; 3-1) |
Zenit S. Pietroburgo – Dinamo Dresda 2-6 (1-2; 1-4) |
Feyenoord – Bytom 3-1 (2-0; 1-1) |
Grasshoppers – W. Bromwich Albion 4-1 (1-0; 3-1) |
Hajduk – Stoccarda 5-3 (3-1; 2-2) |
Amburgo – Utrecht 6-4 (0-1; 6-3) |
Ipswich – Aberdeen 2-4 (1-1; 1-3) |
Beveren – Linfield 8-0 (3-0; 5-0) |
Víkingur – Bordeaux 0-8 (0-4; 0-4) |
Dinamo Tirana – Carl Zeiss Jena 1-4 (1-0; 0-4) |
Limerick – Southampton 1-4 (0-3; 1-1) |
Malmö FF – Wisla Cracovia 5-1 (2-0; 3-1) |
Napoli – Radnički Niš 2-2 (2-2; 0-0) |
Neuchâtel – Sparta Praga 6-3 (4-0; 2-3) |
Panathīnaïkos – Arsenal 0-3 (0-2; 0-1) |
PSV – Næstved 8-2 (7-0; 1-2) |
Rapid Vienna – Videoton 4-2 (2-2; 2-0) |
Sturm Graz – CSKA Mosca 2-2 (1-0; 1-2) |
Sporting Lisbona – Red Boys 11-0 (4-0; 7-0) |
Tatabánya – Real Madrid 2-2 (2-1; 0-1) |
Sedicesimi di Finale |
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Aberdeen – Argeş 5-2 (3-0; 2-2) |
Aris – Lokeren 1-5 (1-1; 0-4) |
B. Mönchengladbach – Dundee Utd. 2-5 (2-0; 0-5) |
Bordeaux – Amburgo 2-3 (2-1; 0-2) |
Spartak Mosca – Kaiserslautern 2-5 (2-1; 0-4) |
Feyenoord – Dinamo Dresda 3-2 (2-1; 1-1) |
Grasshoppers – Radnički Niš 2-2 (2-0; 0-2; 0-3 dcr) |
Inter – Dinamo Bucarest 3-4 (1-1; 2-3 dts) |
Winterslag – Arsenal 2-2 (1-0; 1-2) |
Beveren – Hajduk 4-4 (2-3; 2-1) |
Malmö FF – Neuchâtel 0-2 (0-1; 0-1) |
Real Madrid – Carl Zeiss Jena 3-2 (3-2; 0-0) |
Rapid Vienna – PSV 2-2 (1-0; 1-2) |
Sturm Graz – Göteborg 4-5 (2-2; 2-3) |
Southampton – Sporting Lisbona 2-4 (2-4; 0-0) |
Valencia – Boavista 2-1 (2-0; 0-1) |
Ottavi di Finale |
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Aberdeen – Amburgo 4-5 (3-2; 1-3) |
Göteborg – Dinamo Bucarest 4-1 (3-1; 1-0) |
Winterslag – Dundee Utd. 0-5 (0-0; 0-5) |
Lokeren – Kaiserslautern 2-4 (1-0; 1-4) |
Radnički Niš – Feyenoord 2-1 (2-0; 0-1) |
Rapid Vienna – Real Madrid 0-1 (0-1; 0-0) |
Sporting Lisbona – Neuchâtel 0-1 (0-0; 0-1) |
Valencia – Hajduk 6-5 (5-1; 1-4) |
Quarti di Finale |
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Dundee Utd. – Radnički Niš 2-3 (2-0; 0-3) |
Amburgo – Neuchâtel 3-2 (3-2; 0-0) |
Real Madrid – Kaiserslautern 3-6 (3-1; 0-5) |
Valencia – Göteborg 2-4 (2-2; 0-2) |
Semifinali |
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Kaiserslautern – Göteborg 2-3 (1-1; 1-2 dts) |
Radnički Niš – Amburgo 3-6 (2-1; 1-5) |
Finale |
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Gara di andata |
5 maggio 1982 – Nya Ullevi, Göteborg GÖTEBORG – AMBURGO 1-0 Rete: 87′ Tord Holmgren Göteborg: Wenersson; Svensson, Hysen, C.Karlsson, Fredriksson; Tord Holmgren, J.Karlsson, Stromberg; Corneliusson, Nilsson (Sandberg), Tommy Holmgren (Schiller) Amburgo: Stein; Kaltz, Jakobs, Hieronymus, Groh; Hartwig, Wehmeyer, Magath; Von Heesen (Memering), Bastrup, Hrubesch Arbitro: John Carpenter (Eire) |
Gara di ritorno |
19 maggio 1982 – Volksparkstadion, Amburgo AMBURGO – GÖTEBORG 0-3 Reti: 26′ Corneliusson, 61′ Nilsson, 63′ Fredriksson (rig) Amburgo: Stein; Kaltz (Hidien), Hieronymus, Groh, Wehmeyer; Hartwig, Memering, Magath, Von Heesen; Hrubesch, Bastrup Göteborg: Wenersson; Svensson; Hysen (Schiller), C.Karlsson, Fredriksson; Tord Holmgren, Stromberg, J.Karlsson; Corneliusson (Sandberg), Nilsson, Tommy Holmgren Arbitro: George Courtney (Inghilterra) |
CLASSIFICA MARCATORI
Giocatore | Reti | Squadra |
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Torbjörn Nilsson | 8 | Göteborg |
Ronny Martens | 5 | Beveren |
Dinos Kouis | 5 | Aris |
John Hewitt | 5 | Aberdeen |
António Oliveira | 5 | Sporting |
Thomas von Heesen | 5 | Hamburg |
Friedhelm Funkel | 5 | Kaiserslautern |
Horst Hrubesch | 5 | Hamburg |
Stig Fredriksson | 5 | Göteborg |