Svizzera Top Players

La Svizzera vanta un’esperienza internazionale centenaria, avendo debuttato già nel 1905 contro la Francia. Da allora, ha preso parte a 12 mondiali, arrivando ai quarti di finale nel 1934, nel 1938 e nel 1954, quando ha anche ospitato la competizione. A livello europeo, gli elvetici hanno partecipato a 5 europei, il primo nel 1996 e l’ultimo nel 2020, dove hanno raggiunto i quarti di finale. La squadra ha anche conquistato una medaglia d’argento alle Olimpiadi del 1924.

Ecco una lista, divisa per reparto, dei migliori top players svizzeri:


Frank Sechehaye (portiere)

Ha difeso la porta della sua nazionale in 37 partite, tra cui le Olimpiadi del 1928 e i mondiali del 1934. Nato a Ginevra nel 1907, ha iniziato la sua carriera nell’Étoile Carouge, per poi trasferirsi in Francia al Club Français, con cui ha vinto la Coppa di Francia nel 1931. Tornato in Svizzera, ha vestito le maglie di Servette e Losanna, conquistando quattro campionati e una coppa nazionale. Si è ritirato dal calcio giocato nel 1936, ma ha continuato a essere legato al mondo del pallone come allenatore. Ha guidato Losanna, Servette e Sion, vincendo un’altra coppa svizzera con il Losanna nel 1962. Si è spento a Losanna nel 1982.


Erich Burgener (portiere)

64 le presenze in Nazionale. Nato a Raron nel 1951, ha iniziato a giocare a calcio solo a 16 anni, dopo aver lavorato come muratore nel cantiere del padre. Ha esordito nel FC Raron, poi è passato al Losanna, dove ha anche segnato un gol da attaccante in un derby contro il Servette. Nel 1981 si è trasferito proprio al Servette, con cui ha vinto un campionato e una coppa nazionale. Si è ritirato nel 1986, ma è rimasto nel mondo del calcio come allenatore dei portieri della nazionale.


Yann Sommer (portiere)

Nato a Morges nel 1988, ha iniziato a giocare a calcio nel FC Herrliberg, poi è passato al Concordia Basilea e infine al Basilea, dove ha vinto quattro campionati di fila. Nel 2014 si è trasferito al Borussia Mönchengladbach, dove si è affermato come uno dei migliori portieri della Bundesliga. Nel 2023 ha realizzato il suo sogno di giocare nel Bayern Monaco, con cui ha già vinto un titolo. Con la Svizzera ha disputato 82 partite, dimostrando la sua classe e la sua leadership.


Severino Minelli (difensore)

Nato a Küsnacht nel 1909, ha iniziato a giocare nel club locale prima di trasferirsi al Servette e poi al Grasshoppers, dove ha vinto sei campionati e otto coppe nazionali. Con la maglia della nazionale ha disputato 80 partite, partecipando ai Mondiali del 1934 e del 1938. Era il pilastro del “verrou”, il sistema di gioco inventato dal tecnico austriaco Karl Rappan, che prevedeva una difesa a catenaccio. Fedele alla sua patria, ha rifiutato le offerte dall’estero, anche da parte dell’Italia di Vittorio Pozzo. Ha chiuso la carriera da giocatore nel Zurigo, dove ha anche allenato per tre anni. Nel 1949 è diventato il commissario tecnico della Svizzera, portandola al quarto posto ai Giochi Olimpici del 1952. Si è spento nel 1994.


Stephan Lichtsteiner (difensore)

Nato ad Adligenswil nel 1984, ha iniziato a giocare nel club locale prima di passare al Grasshoppers, dove ha vinto un campionato svizzero. Nel 2005 si è trasferito al Lille, contribuendo alla qualificazione in Champions League. Nel 2008 è approdato alla Lazio, dove ha conquistato una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Nel 2011 passa alla Juventus dove ha collezionato 257 presenze e 14 trofei, tra cui sette scudetti consecutivi, diventando lo straniero più titolato del calcio italiano. Nel 2018 si è trasferito all’Arsenal e nel 2019 firma per l’Augusta, dove ha chiuso la carriera nel 2020. Con la nazionale svizzera ha disputato 108 partite, diventandone il capitano dal 2016. Ha partecipato a tre Mondiali e due Europei. Corsa, grinta e atletismo le sue armi migliori.


Stephane Henchoz (difensore)

Nato a Billens nel 1974, ha iniziato a giocare a calcio nel Bulle, prima di trasferirsi al Neuchâtel Xamax. Da lì, ha intrapreso una lunga avventura all’estero, passando per Amburgo, Blackburn Rovers, Celtic e Wigan. Con la maglia rossa dei Reds, ha formato una solida coppia di centrali con Sami Hyypiä, respingendo gli attacchi avversari con grinta e coraggio. Ha vestito 72 volte la maglia della nazionale svizzera, partecipando a due Europei. Dopo il ritiro dal calcio giocato nel 2008, ha intrapreso la carriera di allenatore, guidando tra gli altri il Neuchâtel Xamax e il Sion.


Rudolf Ramseyer (difensore)

Nato a Berna nel 1897, ha giocato come difensore in vari club della sua città, tra cui il Young Boys, con cui ha vinto il campionato nel 1920. Ha esordito in nazionale nel 1920, contro la Germania, segnando uno dei quattro gol della vittoria. Ha indossato la maglia rossocrociata per 59 volte, realizzando tre reti e ha conquistato la medaglia d’argento alle Olimpiadi del 1924. Si è ritirato dal calcio nel 1933, dopo aver giocato anche per il FC Bern. È morto a Berna nel 1943, a soli 45 anni.


Oliver Eggimann (centrocampista)

Ha fatto parte della generazione d’oro della nazionale elvetica negli anni ’50. Nato a Renens nel 1919, ha debuttato in nazionale nel 1941, a 22 anni. Ha disputato due edizioni dei Mondiali, nel 1950 e nel 1954, contribuendo al raggiungimento dei quarti di finale in quest’ultima occasione. Ha difeso i colori rossocrociati per 44 volte, senza mai andare a segno. Ha chiuso la sua carriera internazionale nel 1955, a 36 anni. È stato uno dei migliori centrocampisti svizzeri di sempre, dotato di tecnica, visione di gioco e spirito di sacrificio.


Alain Geiger (centrocampista)

Nato a Uvrier nel 1960, ha iniziato la sua carriera nel Sion, dove ha vinto una Coppa di Svizzera nel 1980. Ha poi giocato per il Servette, il Neuchâtel Xamax, il Saint-Étienne e il Grasshoppers, vincendo quattro campionati e due coppe nazionali. Si è ritirato dal calcio giocato nel 1997, dopo aver totalizzato 496 presenze e 38 gol nel campionato svizzero. ha debuttato in nazionale nel 1980, a 20 anni. Ha disputato tre edizioni dei Mondiali, nel 1986, nel 1994 e nel 1996, diventando il capitano e il leader della squadra. Ha collezionato 112 presenze con la maglia rossocrociata, segnando 5 gol. Come allenatore, ha guidato diverse squadre in Svizzera, Marocco, Algeria e Arabia Saudita.


Willi Steffen (centrocampista)

Nato a Berna nel 1925, ha iniziato la sua carriera nel Cantonal Neuchâtel, dove ha vinto una Coppa di Svizzera nel 1946. Ha poi fatto storia diventando il primo calciatore svizzero a giocare in Inghilterra, quando ha firmato per il Chelsea nel 1946. Con i Blues ha disputato 20 partite tra campionato e coppa, impressionando per la sua classe, velocità e dedizione. Ha poi fatto ritorno in Svizzera, dove ha giocato per il Cantonal Neuchâtel e lo Young Boys Bern. Con quest’ultimo ha vinto quattro campionati e due coppe nazionali. Si è ritirato dal calcio nel 1959, dopo aver totalizzato 496 presenze e 38 gol nel campionato svizzero. In nazionale ha collezionato 28 presenze tra il 1945 e il 1955, partecipando ai Mondiali del 1950. È morto a Berna nel 2005, all’età di 80 anni.


Alain Sutter (centrocampista)

Nato a Berna nel 1968, ha iniziato a giocare a calcio nel SC Bümpliz 78, prima di approdare nel 1985 al Grasshoppers. Centrocampista di talento e fantasia, ha vinto due campionati, due coppe e una supercoppa con la maglia biancoblu. Dopo una breve parentesi allo Young Boys, è tornato al Grasshoppers, dove ha attirato l’attenzione dei club tedeschi. Nel 1993 passa al Norimberga e l’anno successivo al Bayern Monaco, con cui ha vinto la Coppa UEFA nel 1996. Ha giocato anche per il Friburgo, prima di tentare l’avventura americana con i Dallas Burn. La sua carriera si è interrotta nel 1998, a causa di un infortunio subito durante un allenamento. Con la nazionale svizzera ha disputato 68 partite e segnato cinque gol, partecipando ai Mondiali del 1994. Oltre a essere un grande calciatore, è stato anche un attivista per la pace e l’ambiente, protestando contro i test nucleari francesi nel 1995.


Johann Vogel (centrocampista)

Nato a Ginevra nel 1977, ha mosso i primi passi nel Meyrin, prima di trasferirsi nel 1992 al Grasshoppers, dove ha esordito a soli 15 anni. Centrocampista di rottura e di qualità, ha vinto due campionati, due coppe e una supercoppa con la squadra di Zurigo. Nel 1999 si è trasferito al PSV Eindhoven, dove è rimasto per sette anni, diventando uno dei leader della squadra olandese e vincendo quattro campionati e una coppa. Nel 2005 è passato al Milan, dove ha giocato una stagione senza lasciare il segno. Dopo una breve esperienza al Betis Siviglia, ha chiuso la carriera tra il Blackburn e il Grasshoppers. Con la nazionale svizzera ha collezionato 94 presenze e due gol, partecipando a due Mondiali (1994 e 2006) e a un Europeo (1996).


Ciriaco Sforza (centrocampista)

Nato a Wohlen nel 1970, ha iniziato a giocare nel club della sua città, prima di passare nel 1989 all’Aarau, dove ha impressionato per il suo talento. Centrocampista di personalità e visione di gioco, ha vinto il campionato svizzero con il Grasshoppers nel 1991 e si è trasferito in Germania nel 1993, al Kaiserslautern diventando uno dei migliori centrocampisti della Bundesliga e ricevendo una nomination per il Pallone d’oro nel 1994. Nel 1995 è passato al Bayern Monaco, dove ha vinto la Coppa UEFA nel 1996, ma ha trovato poco spazio. Nel 1996 è stato acquistato dall’Inter, dove ha giocato una stagione senza brillare. È tornato quindi al Kaiserslautern, dove ha vinto un altro campionato nel 1998. Ha giocato ancora per il Bayern Monaco dal 2000 al 2002, vincendo due campionati e una coppa, prima di chiudere la carriera al Kaiserslautern nel 2006. Con la nazionale svizzera ha collezionato 79 presenze e sette gol, partecipando a un Mondiale (1994) e a un Europeo (1996).


Heinz Hermann (centrocampista)

Nato a Zurigo nel 1958, ha iniziato la sua carriera nel Grasshoppers, dove ha vinto quattro campionati e una coppa nazionale. Nel 1985 si è trasferito al Neuchâtel Xamax, con cui ha conquistato altri due titoli e tre supercoppe. Ha vestito anche le maglie di Servette, Aarau e Basilea, prima di appendere gli scarpini al chiodo nel 1999. In nazionale ha collezionato 118 presenze e 15 gol, diventando il calciatore con più partite disputate per la Svizzera. Cinque volte calciatore svizzero dell’anno, nel 1987 è arrivato al 21º posto nella classifica del Pallone d’oro. Dopo il ritiro, ha intrapreso la carriera di allenatore, guidando tra le altre il Vaduz e il Waldhof Mannheim.


Umberto Barberis (centrocampista)

Nato a Sion nel 1952, ma di chiare origini italiane, ha esordito nel club della sua città, vincendo una coppa nazionale. Nel 1975 si è trasferito al Grasshoppers, dove ha conquistato un’altra coppa e una coppa di lega. Nel 1976 ha firmato per il Servette, con cui ha dominato il calcio svizzero, ottenendo due campionati, due coppe e due coppe di lega. Nel 1980 ha fatto il salto in Francia, al Monaco, dove ha vinto un campionato e una coppa nazionale. E’ tornato al Servette nel 1983, aggiungendo un altro titolo e una coppa al suo palmarès. In nazionale ha totalizzato 54 presenze e 7 gol. Dopo il ritiro, avvenuto nel 1986, ha allenato diverse squadre svizzere e anche il Dubai Club.


Charles Antenen (centrocampista)

Soprannominato Kiki, nato a La Chaux-de-Fonds nel 1929, era figlio del ciclista professionista Georges Antenen. Ha iniziato e terminato la sua carriera nel club della sua città, il La Chaux-de-Fonds, con cui ha vinto tre campionati e sei coppe nazionali. Tra il 1953 e il 1954 ha giocato per il Losanna, senza però vincere alcun trofeo. In nazionale ha disputato quattro mondiali (1950, 1954, 1958 e 1962), realizzando 22 reti in 56 presenze. Si è ritirato nel 1965 e si è spento nel 2000 a Les Bayards.


Jacques Fatton (centrocampista)

Nato in Francia nel 1925, ma di origine svizzera, si trasferì a Ginevra da bambino e si innamorò del Servette FC, la squadra della sua città. Con la maglia granata vinse quattro campionati e una coppa nazionale, diventando il capocannoniere assoluto della storia del calcio elvetico con 275 reti. Nel 1954 si trasferì in Francia, all’Olympique Lione, dove continuò a segnare e a sfidare i rivali nel derby contro Saint-Étienne. Nel 1957 tornò al Servette, dove chiuse la carriera nel 1963, a 38 anni. Fu anche un protagonista della nazionale svizzera, con cui disputò due mondiali (1950 e 1954) e segnò 29 gol in 53 partite. Tra i suoi exploit più memorabili ci fu il pareggio strappato al Brasile nel 1950 con una doppietta e la vittoria nello spareggio contro l’Italia nel 1954 con un’altra rete. Fatton morì nel 2011, a 85 anni.


Alexander Frei (attaccante)

Nato a Basilea il 15 luglio 1979, ha iniziato a giocare a calcio nel club della sua città per poi girare vari club svizzeri come Thun, Lucerna e Servette. Nel 2003 ha lasciato si trasferisce in Francia, al Rennes, dove ha vinto il titolo di capocannoniere della Ligue 1 nel 2005. Due anni dopo è passato al Borussia Dortmund, in Germania, dove ha segnato 34 gol in 74 partite. Nel 2009 è tornato al Basilea, dove ha vinto quattro campionati e due coppe nazionali, prima di ritirarsi nel 2013. Con la nazionale svizzera ha segnato 42 gol in 84 presenze, diventando il miglior marcatore di sempre della sua squadra. Ha partecipato a due Mondiali e due Europei, ma ha dovuto rinunciare al torneo del 2008 per un infortunio al ginocchio. Dopo il ritiro dal calcio giocato, ha intrapreso la carriera di allenatore e dirigente sportivo.


Josef Hugi (attaccante)

Nato a Riehen nel 1930, si appassionò al calcio fin da bambino e si iscrisse all’Università di Basilea negli anni ’40. Il suo primo club professionistico fu il Basilea, dove militò per 15 anni e divenne il miglior marcatore della storia del club con 244 gol in 320 partite. Nel 1962 passò allo Zurigo, ma giocò solo due partite prima di chiudere la carriera in squadre minori. Con la nazionale svizzera disputò 34 partite e segnò 22 gol, tra cui 6 ai mondiali del 1954, dove fu il capocannoniere della sua squadra e uno dei protagonisti della storica vittoria per 4-1 contro l’Italia. Morì a Basilea nel 1995.


Kubilay Turkyilmaz (attaccante)

Di origine turca, è nato a Bellinzona il 4 marzo 1967. Ha iniziato a giocare a calcio nel Semine, una squadra della periferia della sua città, prima di trasferirsi al Bellinzona, dove ha segnato 46 gol in 79 partite. Il suo talento da bomber lo ha portato a vestire le maglie di Servette, Bologna, Galatasaray e Grasshopper, vincendo campionati, coppe e supercoppe in Turchia e Svizzera. In nazionale svizzera ha collezionato 64 presenze e 34 gol, diventando il capocannoniere assoluto della sua selezione fino al 2008. Tra le sue imprese più memorabili, il gol del pareggio contro l’Inghilterra a Wembley nell’Europeo del 1996 e il primo poker di rigori nella storia delle qualificazioni ai Mondiali contro le Isole Faroe nel 2000.


André Abegglen (attaccante)

Nato a Neuchâtel nel 1909, era soprannominato Trello e aveva due fratelli calciatori, Max e Jean. Iniziò la sua carriera nel Cantonal Neuchâtel, poi passò al Grasshopper, dove formò una coppia d’attacco micidiale con Max e vinse due campionati svizzeri. Nel 1934 si trasferì in Francia, allo Sochaux, dove conquistò due titoli nazionali e una Coppa di Francia, oltre a essere capocannoniere con 30 gol in una stagione. Fu anche allenatore-giocatore dello Sochaux, del Servette e del La Chaux-de-Fonds. In nazionale disputò due Mondiali, nel 1934 e nel 1938, segnando quattro gol, di cui tre alla Germania. In totale, realizzò 29 reti in 52 presenze con la maglia rossocrociata. Morì tragicamente nel 1944, a soli 35 anni, in un incidente ferroviario.


Max Abegglen (attaccante)

Max “Xam” Abbeglen era un fuoriclasse del calcio svizzero, capace di segnare 34 gol in 68 partite con la maglia della nazionale. Nato a Neuchâtel nel 1902, iniziò a giocare nel FC Cantonal e poi nel Lausanne-Sports, prima di trasferirsi nel Grasshoppers, dove vinse quattro campionati e cinque coppe nazionali. Era il fratello maggiore di André e Jean, anch’essi calciatori di livello internazionale. Nel 1924, a Parigi, guidò la Svizzera alla conquista della medaglia d’argento olimpica, realizzando una tripletta contro la Lituania. Morì a Zermatt nel 1970, lasciando un’eredità di passione e talento. Il club Neuchâtel Xamax, fondato da lui in gioventù, porta il suo soprannome in suo onore.


Stéphane Chapuisat (attaccante)

Nato a Losanna nel 1969, figlio d’arte, eredita dal padre Pierre-Albert la passione per il calcio e il ruolo di attaccante. Inizia a segnare con il Losanna, poi vola in Germania, dove diventa una leggenda del Borussia Dortmund. Con i gialloneri vince due campionati, una Champions League e una Coppa Intercontinentale, segnando più di 100 gol in Bundesliga. Torna in Svizzera per vestire le maglie di Grasshoppers, Young Boys e ancora Losanna, prima di appendere le scarpe al chiodo nel 2006. Con la nazionale elvetica colleziona 103 presenze e 21 reti, partecipando a un Mondiale e due Europei. Votato quattro volte calciatore svizzero dell’anno, è considerato il miglior giocatore elvetico degli ultimi 50 anni.