Euro 84: Quando Platini diventò Roi
Il divino Michel fu il trascinatore e il cannoniere di una Francia che, sino allora, aveva spesso incantato, con il suo gioco frizzante, ma vinto mai.
Il divino Michel fu il trascinatore e il cannoniere di una Francia che, sino allora, aveva spesso incantato, con il suo gioco frizzante, ma vinto mai.
I due britannici diventarono subito idoli del tifo rossonero, tanto gentili e disponibili fuori dal campo tanto combattivi e pronti a dare il 101 per cento in campo: Wilkins più lento, stiloso e ragionatore, Hateley veloce, irruento e con uno stacco di testa imperioso.
Campione in carica e con un Maradona in più: l’Albiceleste era la grande favorita del Mondiale spagnolo ma naufragò clamorosamente. E non solo per colpa dei giocatori
Nata nel 1918 dalla dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico, la Cecoslovacchia visse come entità politica fino al 1992, quando venne divisa tra Repubblica Ceca e Slovacchia. Tra i momenti più alti della Nazionale: due finali mondiali (1934 e 1962), un Europeo (1976) e un oro olimpico (1980).
La Seleção: gioia di giocare, di regalare spettacolo ai tifosi e a tutti gli appassionati, senza per questo pregiudicare il risultato finale. Divertimento e successi. Una samba vincente. Ma tutto ciò viene clamorosamente a mancare ai Mondiali del 1974…
La vera svolta arriva nel 1978 quando l’industriale dei gelati Teofilo Sanson, presidente dell’Udinese, inserisce sui pantaloncini dei giocatori il suo marchio: uno schiaffo alla Federcalcio proibizionista e una breccia finalmente aperta. Nell’81-82 scendono in campo le prime maglie con la pubblicità.
L’Italia nel biennio 74-76 affrontò Polonia e Olanda nelle qualificazioni a Euro 76. Non ebbero chances ma in quella edizione, sconfitte a parte, grazie a Bernardini esordirono i futuri campioni del mondo Antognoni, Bettega, Scirea e Graziani
Vuole un diffuso stereotipo del calcio che il grande campione difficilmente diventi un grande tecnico, per l’incapacità a comprendere i problemi di tocco e di intuizione tattica dei “comuni mortali”.
Ripercorrere tutte le fasi dell’esistenza di questa nobile compagine è un po’ come assistere a una lezione di storia in cui la protagonista non può che essere Trieste. Ci sono i Tricolori che sventolano a festeggiare l’annessione della città all’Italia … Leggi tutto
Nei primi anni novanta, Del Piero militò nel Padova. Il Direttore Sportivo Aggradi, l’allenatore Sandreani e il compagno di squadra Monticone ricordano i giorni che videro sbocciare il talento del futuro Pinturicchio.
Esaminiamo qui la breve ma intensa la carriera da coach: in nove anni, un titolo mondiale, una medaglia d’argento sempre ai Mondiali, una di bronzo agli Europei e un titolo nazionale di club. Capita talvolta che i baciati in fronte … Leggi tutto
Di origini svizzere, giocatore poi dirigente del Genoa, offrì un trofeo di argento massiccio da disputarsi come una sfida cavalleresca.
Rievochiamo gli albori di uno sport destinato in seguito ad entrare profondamente nell’anima e nella vita del Paese: fu Charles Miller detto “Nipper”, un aristocratico inglese-paulista a far conoscere ai brasiliani il sottile fascino del foot-ball. PREMESSA Il calcio nasce … Leggi tutto
Dopo aver vinto tutto, alle Olimpiadi del 1948 il mitico CT cadde in una sottile trappola preparata dalla Federazione.
Il racconto di due prodezze firmate dal terzino del Milan nel campionato 1981/82. Capolavori che non evitarono tuttavia la retrocessione in B del Diavolo.
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