Il 18 aprile 2007, l’UEFA annuncia la scelta dei paesi ospitanti per il campionato europeo di calcio del 2012: Polonia e Ucraina. Si tratta della prima volta che questi due paesi organizzano un evento sportivo di tale portata e rilevanza, e anche della prima volta che il torneo si svolge in Europa orientale.
La candidatura congiunta di Polonia e Ucraina batte le altre quattro proposte presentate da Croazia–Ungheria, Grecia, Italia e Turchia. Il presidente dell’UEFA, Michel Platini, motiverà così la decisione: “Abbiamo voluto dare una possibilità a questi due paesi di svilupparsi e di mostrare al mondo intero cosa sono capaci di fare”.
Le partite si svolgeranno in 8 stadi diversi, 4 in Polonia – Stadion Narodowy (nazionale) di Varsavia, PGE Arena di Danzica, Stadion Miejski (comunale) di Poznan e Stadion Miejski (comunale) di Breslavia – e 4 in Ucraina – Stadio Olimpico di Kiev, Donbas Arena di Donetsk, Stadio Metalist di Charkov e Arena Lviv.
5 degli 8 impianti predisposti per Euro 2012 saranno nuovi, mentre altri saranno profondamente ristrutturati. Lo stadio di atletica leggera a Kiev, che ospiterà circa 65mila spettatori sarà il più capiente del campionato. Il più grande stadio tipicamente calcistico invece sarà quello di Varsavia, per 58.145 spettatori.
Partecipanti e aspettative
Gruppo A: Polonia, Grecia, Russia, Repubblica Ceca
Gruppo B: Olanda, Danimarca, Germania, Portogallo
Gruppo C: Spagna, Italia, Irlanda, Croazia
Gruppo D: Ucraina, Svezia, Francia, Inghilterra
La Spagna, campione del mondo e d’Europa in carica, è la favorita assoluta per il bis continentale. La squadra di Del Bosque vanta una rosa di altissimo livello, con giocatori come Casillas, Ramos, Piqué, Xavi, Iniesta, Silva e Villa. Il suo stile di gioco basato sul possesso palla e sul tiki-taka era considerato all’epoca il migliore al mondo.
La Germania, guidata da Joachim Löw, è la principale rivale della Spagna. La Mannschaft ha dominato il suo girone di qualificazione con 10 vittorie su 10 e può contare su una generazione di talenti come Neuer, Lahm, Hummels, Schweinsteiger, Özil, Müller e Gómez. Il suo calcio è aggressivo, veloce e concreto.
L’Olanda, finalista mondiale nel 2010, è un’altra delle candidate naturali. La squadra di Bert van Marwijk ha un attacco formidabile, con Robben, Sneijder, Van Persie e Huntelaar. Il suo punto debole è però la difesa, non sempre all’altezza dei suoi avversari.
La Francia, dopo il disastroso Mondiale 2010, si presenta agli Europei con un nuovo allenatore, Laurent Blanc, e una nuova mentalità. I Bleus vantano una rosa equilibrata e di qualità, con Lloris, Evra, Rami, Cabaye, Nasri, Ribéry e Benzema. L’obiettivo è riconquistare il prestigio perduto.
Tra le altre nazionali in lizza per un ruolo da protagonista, l’Inghilterra di Hodgson, che si affida all’esperienza di Gerrard e alla verve di Rooney; il Portogallo di Bento, che spera nelle giocate di Cristiano Ronaldo; e la Croazia di Bilić, che ha in Modrić il suo regista.
L’Italia di Prandelli
L’Italia si presenta agli europei del 2012 sotto il segno della polemica. La squadra azzurra subisce di riflesso l’ennesimo scandalo del calcioscommesse, che ha portato all’arresto di alcuni giocatori e alla sospensione di altri. Per questo motivo il commissario tecnico Cesare Prandelli deve così fare a meno di Domenico Criscito e lo stesso Leonardo Bonucci rischierà l’esclusione fino all’ultimo.
Nonostante le difficoltà, Prandelli riesce a costruire una squadra solida e competitiva, basata su un 3-5-2 con Buffon in porta, Barzagli, Chiellini e De Rossi in difesa, Maggio, Marchisio, Pirlo, Thiago Motta e Giaccherini a centrocampo e Balotelli e Cassano in attacco.
L’Italia parte con umiltà e determinazione, consapevole di non essere tra le favorite ma anche di poter mettere in difficoltà chiunque. Le aspettative sono di superare un girone comunque difficile con Spagna, Croazia e Irlanda per poi giocarsela. L’obiettivo minimo è quello di restituire orgoglio e fiducia al calcio italiano dopo il fallimento dei mondiali del 2010.
Primo turno
Gruppo A
La Polonia parte con le ambizioni di fare bene davanti al suo pubblico, ma si scontra con la grinta della Grecia, che la ferma sull’1-1 nella sfida inaugurale. Lewandowski e Salpiggidis sono i protagonisti del match. La Russia, invece, fa valere la sua classe e travolge la Repubblica Ceca con un roboante 4-1. Dzagoev si mette in luce con una doppietta, mentre Širokov e Pavljučenko completano l’opera. Pilař accorcia le distanze per i cechi, ma è solo un fuoco di paglia.
La seconda giornata vede la Repubblica Ceca rialzarsi e battere la Grecia per 2-1. Jiráček e Pilař firmano il successo dei cechi, mentre Gekas rende meno amara la sconfitta dei greci. La Polonia, invece, non riesce a sfruttare il fattore campo e pareggia ancora 1-1 con la Russia. Dzagoev continua a segnare per i russi, ma Błaszczykowski risponde per i polacchi.
L’ultima giornata è decisiva per il destino delle quattro squadre. La Repubblica Ceca si impone per 1-0 sulla Polonia grazie alla rete di Jiráček e si assicura il primo posto nel gruppo. La Grecia, invece, compie l’impresa e batte la Russia per 1-0 con un gol di Karagkounīs. I greci festeggiano il passaggio del turno come secondi classificati, mentre i russi rimangono a bocca asciutta per la peggior differenza punti negli scontri diretti.
Gruppo B
Un girone di ferro che mette di fronte l’Olanda, finalista dei Mondiali 2010, la Germania, il Portogallo di un Cristiano Ronaldo in cerca di riscatto e la Danimarca, outsider di lusso. Le sorprese non mancano e il primo colpo lo mette a segno proprio la squadra scandinava, che beffa l’Olanda con un gol di Krohn–Dehli. La Germania, invece, fa valere il suo status di favorita e supera il Portogallo con una zampata di Gómez, che sfrutta al meglio un cross di Khedira.
La seconda giornata regala emozioni e gol: il Portogallo si salva in extremis contro la Danimarca, grazie a un tiro al volo di Varela all’87’ che fissa il risultato sul 3-2, dopo che Bendtner aveva pareggiato i conti con una doppietta in risposta ai gol di Pepe e Postiga. La Germania, invece, si conferma una macchina da gol e piega anche l’Olanda con un’altra doppietta di Gómez, che si dimostra letale sotto porta. Van Persie accorcia le distanze, ma non basta a evitare la sconfitta.
L’ultima giornata vede il Portogallo affrontare l’Olanda, già eliminata, e il ritorno in grande stile di Cristiano Ronaldo, che segna due gol e regala la vittoria ai suoi. L’Olanda si era portata in vantaggio con Van der Vaart, ma non ha saputo resistere alla furia del campione portoghese. La Germania completa il suo percorso netto e batte anche la Danimarca per 2-1, con le reti di Podolski, Krohn-Dehli e Bender. I tedeschi si qualificano ai quarti con 9 punti, seguiti dal Portogallo con 6. La Danimarca esce a testa alta con 3 punti, mentre l’Olanda chiude a zero.
Gruppo C
La sfida più attesa del gruppo C è quella tra la Spagna, detentrice dei titoli europeo e mondiale, e la nostra Italia, che cerca il riscatto dopo il flop del 2010. La partita si conclude con un equilibrato 1-1: Di Natale porta in vantaggio gli Azzurri con un gran tiro al volo, ma Fàbregas riporta in parità la Roja con una zampata sotto porta. Nel secondo incontro, la Croazia si impone con autorità sull’Irlanda per 3-1, grazie alla doppietta di Mandžukić e alla rete di Jelavić, mentre per gli irlandesi segna St Ledger.
Nella seconda giornata, l’Italia non riesce a sbloccarsi contro la Croazia e deve accontentarsi di un altro pareggio per 1-1: Pirlo illumina lo stadio con una magia su punizione, ma Mandžukić risponde con un colpo di testa vincente. La Spagna, invece, dilaga sull’Irlanda e la travolge per 4-0: Torres si scatena con una doppietta, Silva e Fàbregas completano il poker.
Nell’ultima giornata, la Spagna soffre ma riesce a battere la Croazia per 1-0 nel finale, grazie al gol di Navas su assist di Iniesta, mentre l’Italia liquida l’Irlanda per 2-0 con le reti di Cassano e Balotelli. Il gruppo C si chiude con la Spagna prima a punteggio pieno, seguita dall’Italia a cinque punti, dalla Croazia a quattro e dall’Irlanda a zero.
Gruppo D
Il gruppo D si preannuncia come uno dei più equilibrati e avvincenti, con la presenza dell’Ucraina, co-organizzatrice del torneo e guidata dal capitano e simbolo Andrij Ševčenko, che saluta la sua ultima competizione internazionale, dell’Inghilterra, affidata a Roy Hodgson dopo le dimissioni di Fabio Capello, della Francia, che punta a riscattare il flop del Mondiale 2010 con il tecnico Laurent Blanc, e della Svezia, che si affida al talento e alla personalità di Zlatan Ibrahimović.
La prima giornata vede un pareggio tra inglesi e francesi, che si dividono la posta in palio con un gol per parte: Lescott porta in vantaggio i britannici con una precisa incornata su calcio d’angolo, ma Nasri risponde con un tiro a giro dal limite dell’area che sorprende Hart. Nell’altra partita, l’Ucraina fa esplodere il pubblico di casa con una vittoria per 2-1 sulla Svezia: Ibrahimović sblocca il risultato con una zampata ravvicinata, ma Ševčenko ribalta il punteggio con una doppietta da vero bomber, prima di testa su cross di Jarmolenko e poi di sinistro su assist di Konopljanka.
Nella seconda giornata i francesi si impongono per 0-2 sull’Ucraina grazie alle reti di Ménez, che sfrutta un filtrante di Ribéry, e Cabaye, che chiude una bella azione corale. Gli inglesi vincono per 3-2 una partita rocambolesca contro gli svedesi: Carroll apre le marcature con un colpo di testa su cross di Gerrard, ma nella ripresa la Svezia ribalta il risultato con un’autorete di Johnson e un colpo di testa di Mellberg. Walcott ristabilisce la parità con un tiro da fuori area che si infila sotto la traversa e poi serve l’assist per il gol vittoria di Welbeck, che realizza una magia di tacco.
Nell’ultima giornata, l’Ucraina cerca il miracolo contro l’Inghilterra, ma viene sconfitta per 0-1 da un gol di Rooney, che sfrutta una papera del portiere Pjatov su cross di Gerrard. La Francia, nonostante la sconfitta per 0-2 contro la Svezia, grazie ai gol di Larsson e Svensson,si qualifica come seconda del gruppo e accede ai quarti di finale.
QUARTI DI FINALE
Il Portogallo si qualifica per le semifinali sconfiggendo la Repubblica Ceca con un gol solitario di Cristiano Ronaldo al 79’ minuto. Il fenomeno portoghese guida i suoi compagni con una prestazione straordinaria, crea numerose occasioni da gol e colpisce anche un palo nel primo tempo. I cechi resistono a lungo con una difesa arcigna e qualche intervento del portiere Cech, ma non impensieriscono mai seriamente Rui Patricio.
La Germania passa travolgendo la Grecia con un rotondo 4-2. I tedeschi dominano il possesso palla e creano molte azioni pericolose, ma attendono solo il 39’ per sbloccare il risultato con un gran tiro di Lahm. Nel secondo tempo, i greci trovano a sorpresa il pareggio in contropiede con Samaras al 55’, ma poi vengono sopraffatti dalla potenza e dalla qualità dei tedeschi, che segnano tre gol in quattordici minuti con Khedira, Klose e Reus tra il 61’ e il 74’. Il rigore trasformato da Salpingidis all’89’ accorcia solo le distanze senza intaccare il meritato successo della Germania
La Spagna si qualifica per le semifinali eliminando la Francia con un secco 2-0. Le Furie Rosse controllano il gioco con il loro stile tipico, fatto di passaggi corti e movimenti sincronizzati. Trovano il vantaggio al 19’ con un rigore realizzato da Xabi Alonso, fischiato per un fallo di Debuchy su Pedro. Nel finale, lo stesso Alonso raddoppia con una bella incornata su cross di Pedro al 90’, festeggiando così nel migliore dei modi la sua centesima presenza in nazionale.
L’Italia entra tra le prime quattro superando l’Inghilterra ai rigori dopo uno 0-0 nei tempi regolamentari e supplementari. Gli azzurri collezionano molte occasioni da gol durante tutta la partita, ma vengono fermati dalla bravura del portiere Hart o dalla sfortuna (due pali colpiti da De Rossi e Diamanti). Ai rigori, Montolivo sbaglia per l’Italia, ma Pirlo, Nocerino e Diamanti non falliscono. Per l’Inghilterra tradiscono Young e Cole, mentre Rooney e Gerrard segnano. L’Italia vince così per 4-2 e si qualifica per le semifinali
SEMIFINALI
La prima semifinale si gioca il 27 giugno a Donetsk, tra la Spagna campione in carica e il Portogallo di Cristiano Ronaldo. È una partita equilibrata e tesa, in cui le due squadre si annullano a vicenda e non riescono a segnare nei tempi regolamentari e supplementari. Si arriva così ai rigori, dove la Spagna ha la meglio per 4-2 grazie ai gol di Xabi Alonso, Iniesta, Piqué e Fàbregas e agli errori di Moutinho e Bruno Alves per il Portogallo. La Spagna si qualifica così per la sua terza finale europea consecutiva.
La seconda semifinale si disputa il giorno seguente a Varsavia, tra la Germania favorita dai pronostici e l’Italia reduce dalla maratona con l’Inghilterra. È una partita storica, in cui gli azzurri sorprendono i tedeschi con una doppietta di Mario Balotelli nel primo tempo. Il primo gol arriva al 20’ con un colpo di testa su cross di Cassano, mentre il secondo arriva al 36’ con un tiro potente da fuori area dopo un lancio di Montolivo. Nel secondo tempo, l’Italia controlla il gioco e sfiora più volte il tris con Di Natale e Marchisio, mentre la Germania accorcia le distanze solo all’92’ con un rigore trasformato da Özil. L’Italia vince così per 2-1 e si guadagna l’accesso alla sua terza finale europea nella storia, dopo i precedenti del 1968 e del 2000.
FINALE A SENSO UNICO
Nell’atto conclusivo di Kiev, davanti a 60 mila spettatori, la Spagna fa la storia e umilia l’Italia 4-0 ribadendo il suo dominio mondiale assoluto dopo le vittorie a Euro 2008 e ai Mondiali sudafricani del 2010. L’Italia, che aveva sorpreso tutti arrivando in finale, non può nulla contro il gioco spettacolare e implacabile degli spagnoli, che dominano la partita dall’inizio alla fine.
La Spagna sblocca il risultato già al 14’ con un colpo di testa di David Silva su assist di Iniesta. Al 41’ raddoppia Jordi Alba con una splendida azione personale, scattando sul lancio di Xavi e battendo Buffon in uscita. Nel secondo tempo, l’Italia resta in dieci per l’infortunio di Thiago Motta, già entrato al posto di Montolivo. La Spagna ne approfitta e segna altri due gol con Fernando Torres al 84’ e Juan Mata al 88’, entrambi appena entrati in campo.
Le Furie Rosse diventano la prima squadra a vincere tre titoli internazionali consecutivi e i primi a vincere due Europei consecutivi. Record anche per i gol segnati (12) e meno subiti (1) in un singolo Europeo. Per l’Italia, invece, si tratta della sconfitta più pesante nella sua storia nelle finali di un torneo internazionale. Il risultato finale di 4-0 è anche il più largo mai registrato in una finale di un Europeo.
POLEMICHE AZZURRE
La prestazione dell’Italia sarà oggetto di molte polemiche da parte dei media e dei tifosi. Alcuni accuseranno Prandelli di aver sbagliato le scelte tattiche e i cambi, altri criticheranno i giocatori per aver mostrato stanchezza e scarsa personalità, altri ancora semplicemente sottolineeranno il divario tecnico tra le due squadre e l’impossibilità di contrastare lo strapotere spagnolo.
In realtà, l’Italia archivia comunque un buon torneo, superando il “girone della morte” con Spagna, Croazia e Irlanda e battendo l’Inghilterra ai quarti di finale ai rigori dopo averla dominata per 120 minuti. La semifinale contro la Germania è il suo capolavoro: una vittoria meritata grazie alla doppietta di Balotelli e alla grande prova collettiva degli azzurri.
La realtà è che la finale si rivela una beffa crudele per una squadra che aveva già dato tutto quello che poteva. La Spagna in quel periodo era semplicemente troppo forte per chiunque: gli Azzurri si arresero contro i migliori della storia.
LA SPAGNA
Il gioco della Spagna 2012 è un esempio di calcio totale, basato sul possesso palla, sul pressing e sulla fluidità dei movimenti. Gli spagnoli adottano il famigerato tiki-taka, uno stile di gioco caratterizzato da passaggi corti e rapidi, da cambi di ritmo e da triangolazioni. Il loro obiettivo è quello di creare superiorità numerica nelle zone del campo, di disorientare la difesa avversaria e di trovare lo spazio per il tiro in porta. La Roja dimostra anche una grande solidità difensiva, subendo solo un gol in tutto il torneo e mantenendo la porta inviolata per cinque partite consecutive.
Lo schieramento base è un modulo 4-3-3, con Casillas in porta, Arbeloa, Piqué, Sergio Ramos e Jordi Alba in difesa, Busquets, Xavi e Xabi Alonso a centrocampo, Silva, Fàbregas e Iniesta in attacco. Il ruolo di Fàbregas è quello di falso nueve, ovvero di attaccante che si abbassa per creare spazi per gli inserimenti degli altri giocatori. Notevoli anche le alternative in panchina: Pedro, Torres, Mata e Navas.
TUTTI I TABELLINI DI EURO 2012
GRUPPO A |
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8 giugno 2012 – Stadion Narodowy, Varsavia POLONIA – GRECIA 1-1 Reti: 17′ Lewandowski (P), 51′ Salpingidis (G) Polonia: Szczesny; Piszczek, Perquis, Wasilewski, Boenisch; Murawski, Polanski; Blaszczykowski, Obraniak, Rybus (70’Tyton); Lewandowski Grecia: Chalkias; Torossidis, A.Papadopoulos (37’K.Papadopoulos), Papastathopoulos, Holebas; Maniatis, Katsouranis, Karagounis; Ninis (46’Salpingidis), Gekas (68’Fortounis), Samaras Arbitro: Carlos Velasco Carballo (ESP) |
8 giugno 2012 – Stadion Miejski, Breslavia RUSSIA – REPUBBLICA CECA 4-1 Reti: 15′ e 79′ Dzagoev (R), 24′ Shirokov (R), 52′ Pilar (C), 82′ Pavlyuchenko (R) Russia: Malafeev; Anyukov, Ignashevich, Berezutski, Zhirkov; Shirokov, Denisov, Zyryanov; Dzagoev (84′ Kokorin), Kerzhakov (73′ Pavlyuchenko), Arshavin Repubblica Ceca: Cech; Gebre Selassie, Kadlec, Hubnik, Sivok; Jiracek (75′ Petrzela), Plasil; Rezek (46′ Hubschman), Rosicky, Pilar; Baros (85′ Lafata) Arbitro: Howard Webb (ENG) |
12 giugno 2012 – Stadion Miejski, Breslavia GRECIA – REPUBBLICA CECA 1-2 Reti: 3′ Jiareck, 6′ Pilar (RC), 8′ st Gekas (G) Grecia: Chalkias (23′ Sifakis), Torossidis, Katsouranis, K. Papadopoulos, Holebas, Fotakis (1′ st Gekas), Salpingidis, Maniatis, Karagounis, Samaras, Fortounis (26′ st Mitroglou) Repubblica Ceca: Cech, Gebre Selassie, Kadlec, Sivok, Limbersky, Plasil, Huebschman, Rosicky (1′ st Kolar, 45′ st Rajtoral), Jiracek, Pilar, Baros (19′ st Pekhart) Arbitro: Stéphane Lannoy (FRA) |
12 giugno 2012 – Stadion Narodowy, Varsavia POLONIA – RUSSIA 1-1 Reti: 37′ Dzagoev (R); 12′ st Blaszczykowski (P) Polonia: Tyton; Piszczek, Wasilevwski, Perquis, Boenisch; Dudka (28′ st Mierzejewski), Polanski (40′ st Matuszczyk); Blaszczykowski, Murawski, Obraniak (48′ st Brozek); Lewandowski Russia: Malafeev; Anyukov, Ignashevich, Berezutski, Zhirkov; Shirokov, Denisov, Zyryanov; Dzagoev (35′ st Izmailov), Kerzhakov (25′ st Pavlyuchenko), Arshavin Arbitro: Wolfgang Stark (GER) |
16 giugno 2012 – Stadion Miejski, Breslavia REPUBBLICA CECA – POLONIA 1-0 Reti: 27′ st Jiracek (R) Repubblica Ceca: Cech; Gebre Selassie, Sivok, Kadlec, Limbersky; Hübschman, Plašil; Jirácek (39′ st Rajtoral), Kolár, Pilar (42′ st Rezek); Baroš (46′ st Pekhart) Polonia: Tyton; Piszczek, Wasilewski, Perquis, Boenisch; Polanski (11′ st Grosicki), Dudka, Murawski (28′ st Mierzejewski); Blaszczykowski, Lewandowski, Obraniak (28′ st Brozek) Arbitro: Craig Alexander Thomson (SCO) |
16 giugno 2012 – Stadion Narodowy, Varsavia GRECIA – RUSSIA 1-0 Reti: 47’pt Karagounis Grecia: Sifakis; Torosidis, S.Papastathopoulos, K.Papadopoulos, Tzavellas; Katsouranis, Maniatis; Salpingidis (38′ st Ninis), Karagounis (22′ st Makos), Samaras; Gekas (18′ st Holebas) Russia: Malafeev; Anyukov (35’st Izmailov), Berezutsky, Ignashevich, Zhirkov; Shirokov, Denisov, Glushakov (27′ st Pogrebnyak); Dzagoyev, Kerzhakov (1′ st Pavlyuchenko), Arshavin Arbitro: Jonas Eriksson (SVE) |
Classifica | PT | V | N | P | GF | GS |
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Rep. Ceca | 6 | 2 | 0 | 1 | 4 | 5 |
Grecia | 4 | 1 | 1 | 1 | 3 | 3 |
Russia | 4 | 1 | 1 | 1 | 5 | 3 |
Polonia | 2 | 0 | 2 | 1 | 2 | 3 |
GRUPPO B |
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9 giugno 2012 – Stadio Metalist, Charkiv OLANDA – DANIMARCA 0-1 Reti: 24′ Krohn-Dehli Olanda: Stekelenburg; Van der Wiel (84′ Kuyt), Vlaar, Heitinga, Willems; Van Bommel, N. De Jong (71′ Van der Vaart); Robben, Sneijder, Afellay (71′ Huntelaar); Van Persie Danimarca: Andersen; Jacobsen, Kjaer, Agger, S. Poulsen; Kvist, Zimling; Rommedhal (83′ Mikkelsen), Eriksen (74′ Schone), Krohn-Dehli; Bendtner Arbitro: Damir Skomina (SVN) |
9 giugno 2012 – Arena L’Viv, Leopoli GERMANIA – PORTOGALLO 1-0 Reti: 72′ Gomez (G) Germania: Neuer; Hummels, Boateng, Badstuber, Lahm, Khedira, Schweinsteiger; Mueller (93′ Bender), Ozil (86′ Kroos), Podolski; Mario Gomez (78’Klose) Portogallo: Rui Patricio; Pereira, Alves, Pepe, Coentrao; Moutinho, Veloso, Meireles (80′ Varela); Nani, Postiga (69′ Oliveira), Ronaldo Arbitro: Stéphane Lannoy (FRA) |
13 giugno 2012 – Arena L’Viv, Leopoli DANIMARCA – PORTOGALLO 2-3 Reti: 23’ Pepe (P), 35’ Postiga (P), 40’ e 79’ Bendtner (D), 87’ Varela (P) Danimarca: Andersen, Agger, Jacobsen, Kjaer, S. Poulsen, Eriksen, Krohn-Dehli (dal 90’ Schone), Kvist, Zimling (dal 19’ J. Poulsen), Bendtner, Rommedahl (dal 60’ Mikkelsen) Portogallo: Rui Patricio, Bruno Alves, F. Coentrao, Pepe, Pereira, J. Moutinho, Nani (dal 88’ Rolando), Raul Meireles (dal 84’ Varela), Veloso, Postiga (dal 63’ Oliveira), C. Ronaldo Arbitro: Craig Alexander Thomson (SCO) |
13 giugno 2012 – Stadio Metalist, Charkiv OLANDA – GERMANIA 1-2 Reti: 24′, 39′ Gomez (G); 73′ van Persie (O) Olanda: Stekelenburg; van der Wiel, Heitinga, Mathijsen, Willems; N. De Jong, van Bommel (46′ van der Vaart); Robben (83′ Kuyt), Sneijder, Afellay (46′ Huntelaar); van Persie Germania: Neuer; Boateng, Hummels, Badstuber, Lahm; Khedira, Schweinsteiger; Mueller, Oezil (81′ Kroos), Podolski (92′ L. Bender); Gomez (72′ Klose) Arbitro: Jonas Eriksson (SVE) |
17 giugno 2012 – Stadio Metalist, Charkiv PORTOGALLO – OLANDA 2-1 Reti: 11′ Van der Vaart, 28′ e 72′ Cristiano Ronaldo Portogallo: Rui Patricio; Pereira, Bruno Alves, Pepe, Coentrão; Meireles (dal 72′ Custodio), Veloso; C. Ronaldo, Moutinho, Nani (dall’87 Rolando); Postiga (64′ Oliveira) Olanda: Stekelenburg; Van der Wiel, Mathijsen, Vlaar, Willems (67′ Afellay); N. De Jong; Robben, Van Der Vaart, Sneijder; Huntelaar, Van Persie Arbitro: Nicola Rizzoli (ITA) |
17 giugno 2012 – Arena L’Viv, Leopoli DANIMARCA – GERMANIA 1-2 Reti: 19′ Podolski, 24′ Krohn-Dehli, 80’ Bender Danimarca: Andersen; Jacobsen, Kjaer, Agger, S. Poulsen; Kvist; Eriksen, J. Poulsen (82’Mikkelsen), Zimling (78’C.Poulsen), Krohn-Dehli; Bendtner Germania: Neuer; Bender, Hummels, Badstuber, Lahm; Khedira, Schweinsteiger; Muller (83’ Kroos), Ozil, Podolski (64’ Schurrle); Gomez (74’ Klose) Arbitro: Carlos Velasco Carballo (SPA) |
Classifica | PT | V | N | P | GF | GS |
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Germania | 9 | 3 | 0 | 0 | 5 | 2 |
Portogallo | 6 | 2 | 0 | 1 | 5 | 4 |
Danimarca | 3 | 1 | 0 | 2 | 4 | 5 |
Paesi Bassi | 0 | 0 | 0 | 3 | 2 | 5 |
GRUPPO C |
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10 giugno 2012 – PGE Arena Gdańsk, Danzica ITALIA – SPAGNA 1-1 Reti: 15’st Di Natale (I), 19’st Fabregas (S) Italia: Buffon; Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Marchisio, Pirlo, Thiago Motta (44’st Nocerino), Giaccherini; Balotelli (11’st Di Natale), Cassano (18’st Giovinco) Spagna: Casillas; Arbeloa, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Xavi Alonso; Silva (18’st Jesus Navas), Fabregas (29’st Fernando Torres), Iniesta Arbitro: Viktor Kassai (UNG) |
10 giugno 2012 – Stadion Miejski, Poznan IRLANDA – CROAZIA 1-3 Reti: 3′ e 49′ Mandzukic (C), 19′ St Ledger (I), 43′ Jelavic (C) Irlanda: Given, St Ledger, Ward, O’Shea, Dunne, Whelan, McGeady (54′ Cox), Andrews, Duff, Doyle (53′ Walters), Keane (75′ Long) Croazia: Pletikosa, Strinic, Corluka, Schildenfeld, Rakitic (90′ Dujmovic), Vukojevic, Modric, Srna, Perišic (89′ Eduardo), Jelavic (72′ Kranjcar), Mandžukic Arbitro: Björn Kuipers (NED) |
14 giugno 2012 – Stadion Miejski, Poznan ITALIA – CROAZIA 1-1 Reti: 38′ Pirlo (I), 72′ Mandzukic (C) Italia: Buffon; Bonucci, De Rossi, chiellini; Maggio, Marchisio, Pirlo, T. Motta (dal 63′ Montolivo), Giaccherini; Cassano (dal 83′ Giovinco), Balotelli (dal 70′ Di Natale) Croazia: Pletikosa; Srna, Corluka, Schildenfeld, Strinic; Vukojevic, Modric, Rakitic, Perisic (dal 68′ Pranjic); Jelavic (dal 83′ Eduardo), Mandzukic (dal 94′ Kranjcar) Arbitro: Howard Webb (ENG) |
14 giugno 2012 – PGE Arena Gdańsk, Danzica SPAGNA – IRLANDA 4-0 Reti: 4′ e 25′ st Torres, 4′ st Silva, 38′ st Fabregas Spagna: Casillas; Arbeloa, Piqué, Sergio Ramos, Jordi Alba; Xabi Alonso (20′ st Javi Martinez), Busquets, Xavi; Iniesta (35′ st Cazorla), Torres (28′ st Fabregas), David Silva Irlanda: Given; O’Shea, Stledger, Dunne, Ward; Duff (31′ st McClean), Whelan (35′ st Green), Andrews, McGeady; Cox, Keane Arbitro: Pedro Proença (POR) |
18 giugno 2012 – PGE Arena Gdańsk, Danzica CROAZIA – SPAGNA 0-1 Reti: 43′ st Jesus Navas Croazia: Pletikosa; Vida (20′ st Jelavic), Corluka, Schildenfeld, Strinic; Rakitic, Vukojevic (36′ st Eduardo); Srna, Modric, Pranjic (20′ st Perisic); Mandzukic Spagna: Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Piqué, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Xabi Alonso; Silva (28′ st Fabregas), Torres (15′ st Jesus Navas), Iniesta Arbitro: Wolfgang Stark (GER) |
18 giugno 2012 – Stadion Miejski, Poznan ITALIA – IRLANDA 2-0 Reti: 35′ Cassano (I); 45′ st Balotelli (I) Italia: Buffon; Abate, Barzagli, Chiellini (11′ st Bonucci), Balzaretti; Marchisio, Pirlo, De Rossi; Motta; Cassano (17′ st Diamanti), Di Natale (29′ st Balotelli) Irlanda: Given; St.Ledger, O’Shea, Dunne, Ward; McGeady (20′ st Long), Whelan, Andrews, Duff; Keane, Doyle (31′ st Walters) Arbitro: Cüneyt Çakır (TUR) |
Classifica | PT | V | N | P | GF | GS |
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Spagna | 7 | 2 | 1 | 0 | 6 | 1 |
Italia | 5 | 1 | 2 | 0 | 4 | 2 |
Croazia | 4 | 1 | 1 | 1 | 4 | 3 |
Irlanda | 0 | 0 | 0 | 3 | 1 | 9 |
GRUPPO D |
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11 giugno 2012 – Donbas Arena, Doneck FRANCIA – INGHILTERRA 1-1 Reti: 30′ Lescott (I), 39′ Nasri (F) Francia: Lloris, Debuchy, Rami, Mexes, Evra; Cabaye (39′ st Ben Arfa), Diarra, Malouda (39′ st Martin); Nasri; Ribery, Benzema Inghilterra: Hart; G.Johnson, Terry, Lescott, A.Cole; Milner, Parker (33′ st Henderson), Gerrard, Oxlade-Chamberlain (32′ Defoe), Young; Welbeck (45′ st Walcott) Arbitro: Nicola Rizzoli (ITA) |
11 giugno 2012 – Stadio Olimpico, Kiev UCRAINA – SVEZIA 2-1 Reti: 6′ st Ibrahimovic, 10′ st Shevchenko, 16′ st Shevchenko Ucraina: Pyatov; Gusev, Khacheridi, Mykhalyk, Selin; Yamolenko, Nazarenko, Tymoshchuk, Konoplyanka (47′ st Devic); Shevchenko (35′ st Milevskiy), Voronin (36′ st Rotan) Svezia: Isaksson; Lustig, Mellberg, Granqvist, M. Olsson; Elm, Kallstrom; Larsson (23′ st Wilhelmsson), Toivonen (18′ st Svensson), Rosemberg (26′ st Elmander); Ibrahimovic Arbitro: Cüneyt Çakır (TUR) |
15 giugno 2012 – Donbas Arena, Doneck UCRAINA – FRANCIA 0-2 Reti: 8′ st Menez, 11′ Cabaye Ucraina: Pyatov; Gusev, Khacheridi, Mykhalyk, Selin; Yarmolenko (24′ st Alijev), Nazarenko (15′ st Milevskiy), Tymoshchuk, Konoplyanka; Shevchenko, Voronin (1′ st Devic) Francia: Lloris, Clichy, Rami, Mexes, Menez (28′ st Martin); Cabaye (24′ st M’Vila), A.Diarra; Debuchy, Nasri, Ribery; Benzema (30′ st Giroud) Arbitro: Björn Kuipers (NED) |
15 giugno 2012 – Stadio Olimpico, Kiev SVEZIA – INGHILTERRA 2-3 Reti: 23′ Carroll (I), 4′ st, 14′ st Mellberg (S), 19′ st Walcott (I), 33′ st Welbeck (I) Svezia: Isaksson; Granqvist (20′ st Lustig), J. Olsson, Mellberg, M. Olsson; Svensson, Kallstrom; Larsson, Ibrahimovic, Elm (36′ st Wilhelmsson); Elmander (34′ st Rosenberg) Inghilterra: Hart; Johnson, Terry, Lescott, Cole; Milner (15′ st Walcott), Gerrard, Parker, Young; Carroll, Welbeck (44′ st Oxlade-Chamberlain) Arbitro: Damir Skomina (SVN) |
19 giugno 2012 – Donbas Arena, Doneck INGHILTERRA – UCRAINA 1-0 Reti: 3′ st Rooney Inghilterra: Hart; Johnson, Terry, Lescott, Cole; Milner (25’st Walcott), Gerrard, Parker, Young; Welbeck (33’st Carroll), Rooney (42’st Oxlade Chamberlain) Ucraina: Pyatov; Gusev, Khacheridi, Rakitskiy, Selin; Tymoschuk, Garmash (33’st Nazarenko); Yarmolenko, Milevskiy (32’st Butko), Konoplyanka; Devic (25’st Shevchenko) Arbitro: Viktor Kassai (UNG) |
15 giugno 2012 – Stadio Olimpico, Kiev SVEZIA – FRANCIA 2-0 Reti: Ibrahimovic all’8′ Larsson al 45′ s.t. Svezia: Isaksson; Granqvist, Mellberg, J. Olsson, M. Olsson; Svensson (dal 34′ s.t. Holmen), Kallstrom; Larsson, Ibrahimovic, Bajrami (dal 1′ s.t. Wilhelmsson); Toivonen (al 34′ s.t. Wernbloom) Francia: Lloris; Debuchy, Rami, Mexes, Clichy; Nasri (dal 34′ s.t. Menez), Diarra, M’Vila (dal 37′ s.t. Giroud); Ben Arfa (dal 13′ s.t. Malouda), Ribery; Benzema Arbitro: Pedro Proença (POR) |
Classifica | PT | V | N | P | GF | GS |
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Inghilterra | 7 | 2 | 1 | 0 | 5 | 3 |
Francia | 4 | 1 | 1 | 1 | 3 | 3 |
Ucraina | 3 | 1 | 0 | 2 | 2 | 4 |
Svezia | 3 | 1 | 0 | 2 | 5 | 5 |
QUARTI DI FINALE |
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21 giugno 2012 – Stadion Narodowy, Varsavia REPUBBLICA CECA – PORTOGALLO 0-1 Reti: 34′ st Ronaldo (P) Repubblica Ceca: Cech; Gebre Selassie, Kadlec, Sivok, Limbersky; Plasil, Hubschman (41′ st Pekhart); Jiracek, Darida (16′ st Rezek), Pilar; Baros Portogallo: Rui Patricio; Joao Pereira, Pepe, Bruno Alves, Fabio Coentrao; Meireles (43′ st Rolando), Veloso, Moutinho; Nani (39′ st Custodio), Postiga (40′ pt Hugo Almeida), C. Ronaldo Arbitro: Howard Webb (ENG) |
22 giugno 2012 – PGE Arena Gdańsk, Danzica GERMANIA – GRECIA 4-2 Reti: 36′ Lahm (Ger), 55′ Samaras (Gre), 61′ Khedira (Ger), 68′ Klose (Ger), 74′ Reus (Ger), 89′ rig. Salpingidis (Gre) Germania: Neuer; Boateng, Hummels, Badstuber, Lahm; Khedira, Schweinsteiger; Ozil, Schurrle (67′ Muller), Reus (80′ Gotze); Klose (79′ Gomez) Grecia: Sifakis; Torossidis, Papadopoulos, Papastathopoulos, Tzavellas (46′ Fotakis); Maniatis, Makos (71′ Liberopoulos); Ninis (46′ Gekas), Katsouranis, Samaras; Salpingidis Arbitro: Damir Skomina (SVN) |
23 giugno 2012 – Donbas Arena, Doneck SPAGNA – FRANCIA 2-0 Reti: 19′ Xabi Alonso, 46′ st rig. Xabi Alonso Spagna: Casillas; Arbeloa, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Xabi Alonso, Xavi; Iniesta (39′ st Cazorla), Silva (20′ st Pedro); Fabregas (22′ st Torres) Francia: Lloris; Rèveillére, Rami, Koscielny, Clichy; Debuchy (20′ st Menez), Cabaye, M’Vila (34′ st Giroud), Malouda (20 st Nasri); Ribery, Benzema Arbitro: Nicola Rizzoli (ITA) |
24 giugno 2012 – Stadio Olimpico, Kiev INGHILTERRA – ITALIA 0-0 d.t.s. – 2-4 d.c.r. Sequenza Rigori: Balotelli GOL, Gerrard GOL, Montolivo FUORI, Rooney GOL, Pirlo GOL, Young TRAVERSA, Nocerino GOL, Cole PARATO, Diamanti GOL Inghilterra: Hart; Johnson, Terry, Lescott, Cole; Milner (60′ Walcott), Gerrard, Parker (94′ Henderson), Young; Rooney, Welbeck (60′ Carroll) Italia: Buffon; Abate (91′ Maggio), Barzagli, Bonucci, Balzaretti; Marichisio, Pirlo, De Rossi (79′ Nocerino); Montolivo, Balotelli, Cassano (78′ Diamanti) Arbitro: Pedro Proença (POR) |
SEMIFINALI |
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27 giugno 2012 – Donbas Arena, Doneck PORTOGALLO – SPAGNA 0-0 d.t.s – 2-4 d.c.r. Sequenza Rigori: Xabi Alonso (S) parato, Moutinho (P) parato, Iniesta (S) gol, Pepe (P) gol, Piqué (S) gol, Nani (P) gol, Sergio Ramos (S) gol, Bruno Alves (P) traversa, Fabregas (S) gol Portogallo: Rui Patricio; Joao Pereira, Bruno Alves, Pepe, Fabio Coentrao; Meireles (112′ Varela), Veloso (106′ Custodio), Moutinho; Cristiano Ronaldo, Hugo Almeida (81′ Nelson Oliveira), Nani Spagna: Casillas; Jordi Alba, Sergio Ramos, Piqué, Arbeloa; Xavi (87′ Pedro), Xabi Alonso, Busquets; David Silva (60′ Jesus Navas), Negredo (54′ Fabregas), Iniesta Arbitro: Cüneyt Çakir (TUR) |
28 giugno 2012 – Stadion Narodowy, Varsavia GERMANIA – ITALIA 1-2 Reti: 20′ Balotelli (I), 36′ Balotelli (I), 47′ st Ozil rig. (G) Germania: Neuer; Boateng (26′ st T.Mueller), Hummels, Badstuber, Lahm; Schweinsteiger, Khedira; Kroos, Oezil, Podolski (1′ st Reus); Gomez (1′ st Klose) Italia: Buffon; Balzaretti, Barzagli, Bonucci, Chiellini; De Rossi, Pirlo, Marchisio; Montolivo (18′ st Motta); Cassano (13′ st Diamanti), Balotelli (23′ st Di Natale) Arbitro: Stéphane Laurént Lannoy (FRA) |
FINALE |
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1 luglio 2012 – Stadio Olimpico, Kiev SPAGNA – ITALIA 4-0 Reti: 14′ Silva (S), 41′ Alba (S), 39′ st Torres (S), 43′ st Mata (S) Spagna: Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Piqué, Alba; Xavi, Busquets, Xabi Alonso; Silva (13′ st Pedro), Fabregas (30′ st Torres), Iniesta (41′ st Mata) Italia: Buffon; Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini (21′ Balzaretti); Marchisio, Pirlo, De Rossi; Montolivo (12′ st Thiago Motta); Cassano (1′ st Di Natale), Balotelli Arbitro: Pedro Proença (POR) |