ZENON: un filosofo in campo
Nelle varie squadre in cui ha militato, questo elegante centrocampista è sempre stato l’ispiratore del gioco. Chiuso da Zico in nazionale, non ci pensò due volte ad andare a monetizzare il suo talento in Arabia Saudita
Nelle varie squadre in cui ha militato, questo elegante centrocampista è sempre stato l’ispiratore del gioco. Chiuso da Zico in nazionale, non ci pensò due volte ad andare a monetizzare il suo talento in Arabia Saudita
PROLOGO C’erano una Volta Sette Nani. C’era una squadra tutta talento e allegria, divertimento e gloria. Un gruppo di amici, professionisti finché si vuole ma soprattutto amici. Non è che oggi non esista più, quella squadra, ma sopravvive al suo … Leggi tutto
L’umana vicenda di un calciatore soprannaturale Josè Ramos do Nascimento voleva che almeno uno dei suoi figli diventasse calciatore. Come tanti papà di pelle scura depositati nelle favelas, Josè Ramos non pensava a un calciatore qualunque, normale, come era lui: … Leggi tutto
E’ stato il capitano della grande Inter euromondiale: aveva un rapporto difficile con Herrera ma era amatissimo da Moratti e dai tifosi. Il dramma della morte precoce.
Icona, idolo, fuoriclasse di fama planetaria: la sua storia attraversa un ventennio di quella del Manchester United, di cui è stato il simbolo indiscusso. Ryan è stato la costante dei successi del club inglese in tutto il mondo, quel “Fattore G” che ha modificato geneticamente i Red Devils, rilanciandoli ai fasti di un tempo a forza di corsa, dribbling, cross e reti.
Dicevano che non sapeva giocare, eppure Dadà segnava a raffica. Tanto da stabilire il record di reti in una sola partita: ben dieci.
A lui si ispirò Lino Banfi nel mitico «L’allenatore nel pallone»: dietro Canà c’era – in chiave comica – Oronzo Pugliese. Pirotecnico motivatore di squadre spesso modeste e fenomeno del calcio anni Sessanta, Pugliese ebbe una storia più cinematografica di un film.
Nessuno in maglia cruzmaltina ha segnato più di questo centravanti prolifico e spettacolare, entrato nella storia del calcio brasiliano per la rivalità con Zico
Il suo primato di 33 gol nel campionato a 18 squadre resiste dal 1959. Lo stabilì nell’Inter prima dell’arrivo di Helenio Herrera con cui non andò d’accordo. Dopo le incomprensioni l’argentino passo alla Roma.
Grande intenditore di calcio e di uomini, portò il Foggia in B all’esordio centrando poi anche la prima storica promozione nella massima serie in cui restò per tre campionati. Lasciò dopo 6 anni con 26 milioni di attivo in banca
Originario della Guadalupa, approda poi in Francia, dove diventa il miglior libero dell’Esagono. Ajaccio, Marsiglia e Bordeaux le tappe di una brillante carriera cui sono mancati però i successi con la Nazionale
Il fantasista messicano faceva subito impressione per l’appariscente chioma. Ma sotto c’erano talento e cervello. E lo ha dimostrato sia in campo che nella vita. «Tosatelo, tosatelo!». Era la tarda primavera del 1978 e la nazionale messicana era in tournée … Leggi tutto
In tutti i successi internazionali del calcio della Germania Est c’è il contributo di questo attaccante, che in carriera ha vestito solo due maglie: quella del Magdeburgo e quella della nazionale targata DDR
Facile prendere in giro uno dei portieri più corpulenti mai apparsi su un campo di calcio, ma un dato è innegabile: con lui tra i pali, lo Sheffield United divenne una squadra vincente. E quanti aneddoti…
Il doppio vincitore della Scarpa d’oro è stato un formidabile cannoniere e ha legato i momenti migliori della carriera al Porto, con cui ha conquistato tutto.
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