SCOLARI Felipe: il cattivo vincente
Se non avesse allenato, sarebbe stato un sergente: uno di quelli tutti di un pezzo, quindi da “odiare”. L’oriundo veneto Luiz Felipe Scolari è stato l’allenatore più vincente del calcio brasiliano.
Se non avesse allenato, sarebbe stato un sergente: uno di quelli tutti di un pezzo, quindi da “odiare”. L’oriundo veneto Luiz Felipe Scolari è stato l’allenatore più vincente del calcio brasiliano.
Storia di un attaccante fenomenale, autentica icona del calcio polacco. Una carriera compromessa dal gravissimo infortunio subito nel 1973.
Sembra estremamente improbabile che un giocatore attuale o futuro, di qualsiasi nazionalità, possa mai superare le imprese dell’uomo i cui successi fanno impallidire tutti gli altri.
Nell’aprile del 1977, la notizia era nell’aria da tempo. Ad ogni annuncio dei giornali sul suo prossimo ritorno, un balzo al cuore, seguito ben presto dalla delusione del rinvio, poi … Leggi tutto
Uno che come capitale personale ha sempre e solo avuto il talento. Uno che ha deciso di affrontare la miseria della vita dribblandola e ridribblandola ancora, tenendosela sempre vicina perché forse la considerava il suo eterno avversario
Prologo Franz Beckenbauer, Kaiser-Franz per i tedeschi, è senz’altro fra i giocatori che hanno vinto tutto quanto c’era da vincere. Coppe dei Campioni, Coppa Intercontinentale, Coppa delle Coppe, campionati e Coppe di … Leggi tutto
Aveva un fiuto da cacciatore per il gol, una passione travolgente per il pallone e un sinistro di velluto. E’ stato un idolo per i tifosi di ogni squadra in cui ha giocato e con la sua classe e il suo sorriso ha fatto sognare anche i tifosi della Nazionale.
E’ stato un portiere che ha scritto la storia senza farsi notare. Forse il suo nome non ti dice nulla, ma se il destino lo avesse fatto nascere al di qua del Muro sarebbe stato sicuramente al posto di Sepp Maier nella finale mondiale del 1974.
Portoghese dalla classe straordinaria, rivelatosi giovanissimo nel Benfica, fu poi penalizzato da infortuni e scelte sbagliate. Un talento sprecato prima del tempo.
L’italo-argentino ha impresso il suo nome nei libri dei record per un’impresa che probabilmente rimarrà ineguagliata: è stato l’unico calciatore a disputare due finali della Coppa del Mondo per due nazioni diverse.
Nonostante non fosse mai stato un calciatore, il suo impatto sul calcio mondiale è stato determinante e ancora evidente oggi a livello globale. E questa è l’eredità più grande di Jules Rimet, un vero e proprio pioniere.
Era lui la colla del Brasile 1970; il canale attraverso il quale passava gran parte del gioco. Era lui a orchestrare i compagni, facendoli danzare al ritmo irresistibile della Samba
Il Pallone d’Oro 1962 possedeva una tale tecnica da dare l’impressione di essere nato in Brasile, non in Europa. Il successo non cambiò mai la sua natura semplice, onesta e discreta.
Sir Tom Finney lo definì “il miglior difensore centrale con cui abbia mai giocato o contro cui mi sia mai trovato”, e tuttavia la sua carriera nella serie A e … Leggi tutto
Non è stato solo l’unico calciatore ad apparire nel più iconico album dei Beatles: ancora oggi viene ricordato come uno dei più prolifici bomber del Liverpool
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