Copa Libertadores 1973: Independiente

I debuttanti cileni si arrendono ai campioni

L’Independiente diventa la prima squadra a vincere quattro Coppe Libertadores, superando il Peñarol e l’Estudiantes fermi a tre successi. I rojos battono in finale il Colo Colo, la prima squadra cilena a raggiungere l’atto conclusivo di questa competizione. Lo spareggio di Montevideo passa alla storia, non solo per il quarto trionfo degli argentini, ma anche per l’esordio di uno dei più grandi giocatori sudamericani di sempre: Ricardo Enrique Bochini.

Questa edizione vede la defezione delle squadre venezuelane (Deportivo Italia e Deportivo Galicia) a causa di gravi problemi all’interno della federazione di questo Paese, mentre il Congresso della CSF nega alla Federazione Messicana la possibilità di iscrivere le proprie squadre alla Coppa Libertadores. L’Independiente è grossomodo quello che aveva vinto l’edizione precedente, anche se non mancano alcuni importanti come quello del centrocampista Galvàn. Soprattutto, però, stava crescendo una giovane coppia di attaccanti che avrebbe fatto le fortune del club di Avellaneda: quella formata da Bochini e Bertoni. II primo era una giovane promessa, e come tale era stato acquistato a 14 anni proveniente dalla natia Zàrate, mentre Bertoni, che con i suoi 18 anni era il giocatore più giovane del torneo, aveva debuttato con la prima squadra l’anno prima.

Il primo turno, dal quale erano esentati i campioni uscenti, evidenzia la crisi dei grandi club di Montevideo (Peñarol e Nacional), un tempo dominatori della Coppa, entrambi eliminati senza appello. Nelle semifinali i rojos si fanno sorprendere dal Millionarios, ma si qualificano vincendo il match decisivo contro il San Lorenzo. Il nome della finalista partorito dall’altro gruppo è inaspettatamente quello del Colo Colo, sospinto così avanti dai gol di Caszely.

Caszely pareggia momentaneamente i conti nello spareggio di Montevideo

Gli sfidanti sono nettamente inferiori, ma con grande carattere e volontà riescono a creare non pochi grattacapi all’Independiente, pareggiando in Argentina 1-1, dopo essere andati addirittura in vantaggio. A Santiago potrebbe compiersi una grande sorpresa ma i rojos lasciano indenni lo stadio National (0-0).

Lo spareggio si gioca al Centenario di Montevideo, con le due squadre a darsi battaglia (due espulsi) per 120 minuti. Nel primo tempo passa l’Independiente con Mendoza abile a ribadire in rete una corta respinta del portiere cileno su tiro di Galvàn. Dopo neppure un quarto d’ora però il capocannoniere del torneo, Caszely, pareggia e rimanda di fatto la conclusione ai supplementari perché nella ripresa il risultato non cambia. Poco prima della fine dei novanta minuti regolamentari, invocato a gran voce dai sostenitori argentini, entra Bochini e si rivela decisivo nei supplementari. All’inizio del secondo prolungamento Rubén Galvàn tira di sinistro all’ingresso dell’area di rigore. Il portiere cileno Neff respinge e si innesca una serie di rimpalli che viene conclusa dalla rete decisiva di Miguel Angel Giachello da due passi.

Top Player: Francisco Pedro Manuel (Pancho) Sá

Nato a El Paraiso, nella provincia di Formosa, il 25 ottobre 1946, Pancho Sa si trasferì a un anno con la famiglia a Goya nella provincia di Corrientes, regione in cui è radicato uno spiccato senso di autonomia, pur nel rispetto del resto del Paese. La sua carriera iniziò nel Central Goya, come ala sinistra, a tredici anni. Due anni dopo giocava già in prima divisione. Nel 1968 si trasferì a Corrientes, la capitale della provincia dove Sa studiava legge, per giocare nell’Huracàn. La sua permanenza lì dura un solo anno fino al passaggio al River, che però non si rivelerà la squadra giusta per lui: «Fui molto sfortunato al River; non mi hanno dato nessuna possibilità di mettermi in mostra. Riuscii a farmi cedere all’Independiente e lì la mia carriera ebbe una svolta».

Con i rojos si costruisce la fama di grande vincente: quattro Libertadores consecutive, un campionato Metropolitano, una Intercontinentale e una Coppa Interamericana sono il suo palmares. Pancho Sa era un po’ il leader del gruppo, teneva unita la squadra in campo e fuori, dove le sue performance con la chitarra erano molto apprezzate dai compagni. Non era un giocatore molto dotato tecnicamente, ma era generoso, un combattente che si sacrificava per la squadra dando sempre il meglio di sè in ogni partita, non risparmiava mai un filo di energia.

Nel 1976 passò al Boca di Juan Carlos Lorenzo, che aveva bisogno di un difensore centrale, quando si era già accordato con l’Independiente di Medellin. Il suo obiettivo era quello di condurre il Boca alla conquista della Libertadores mai vinta. Ovviamente il suo spirito di vincente lo portò a realizzare questo sogno. Con lui il Boca vinse un campionato Nazionale e uno Metropolitano nel 1976, dopo sei anni di astinenza, due Libertadores (1978, 1979) e una Coppa Intercontinentale (1978). Con questi ultimi successi riuscì a superare anche il record di Ricardo Elbio Pavoni, che aveva vinto cinque Libertadores, come Sa, ma solo una intercontinentale (contro le due di Sa).

Finale di Andata – Avellaneda, 22-05-1973
Independiente – Colo Colo 1-1
Reti: 71′ aut. Sá (C); 75′ Mendoza (I)
Independiente: Santoro, Commisso, Sá, López, Pavoni, Semenewicz, Raimondo, Martínez, Balbuena (Bertoni), Giachello (Maglioni), Mendoza.
Colo Colo: Nef, Galindo, Herrera, González, Silva, Páez, Valdés, Osorio (Caszely), Messen, Ahumada, Véliz (Lara).
Arbitro: Lorenzo (Uruguay)
Finale di Ritorno – Santiago, 29-05-1973
Colo Colo – Independiente 0-0
Reti: –
Colo Colo: Nef, Galindo, Herrera, González, Silva, Páez, Valdés, Osorio, Caszely, Messen, Véliz.
Independiente: Santoro, Commisso, Sá, López, Pavoni, Semenewicz, Raimondo, Martínez, Balbuena (Bertoni), Giachello (Maglioni), Mendoza.
Arbitro: Arpi Filho (Brasile)
Spareggio – Montevideo, 6-6-1973
Independiente – Colo Colo 2-1 (d.t.s.)
Reti: 25′ Mendoza (I); 39′ Caszely (C); 107′ Giachello (I)
Independiente: Santoro, Commisso, Sá, López, Pavoni, Semenewicz, Raimondo, Galván, Bertoni, Maglioni (Bochini), Mendoza (Giachello).
Colo Colo: Nef, Galindo, Herrera, González, Silva (Castañeda), Valdés, Páez, Messen, Caszely, Ahumada, Véliz (Lara).
Arbitro: Romei (Paraguay)