Copa Libertadores 1975: Independiente

Quarta vittoria di fila per i “rey de copas

L’Independiente entra nella storia di questa competizione centrando per la quarta volta consecutiva il successo finale. Mai nessuna squadra era riuscita a fare altrettanto e nessuna ce la farà in futuro. Con questo trionfo gli argentini si portano a quota sei, scavando un canyon fra loro e gli inseguitori più immediati nell’albo d’oro della manifestazione.

Per il quarto anno consecutivo il club di Avellaneda cambia la guida tecnica della squadra. Via Roberto Ferreiro, al suo posto Pedro Dellacha, che fu uno dei più forti difensori centrali del calcio argentino vincendo con la Selección due Coppe America.

Dopo aver maturato una discreta esperienza su varie panchine d’Argentina, Dellacha apporta subito alcune modifiche allo schema tattico dei rojos. Non si accontenta più di vincere sfruttando l’esperienza e la grande compattezza della difesa, vuole una squadra più aggressiva e più portata ad attaccare. Lancia così stabilmente nell’undici titolare Percy Rojas, attaccante peruviano che l’Independiente aveva acquistato al termine della Libertadores 1972 dall’Universitario, avversario dei rojos in finale.

Siamo comunque arrivati alla fine del ciclo magico. Gli uomini di Dellacha lasciano perdere ben presto ogni ambizione di vittoria in campionato per concentrarsi unicamente sulla Libertadores, rischiando comunque una clamorosa beffa nel girone di semifinale. Gli argentini infatti perdono le prime due partite contro Rosario Central e Cruzeiro e sono a un passo dall’eliminazione. I brasiliani però si sfaldano a causa di polemiche in seno alla squadra fra l’allenatore Hilton Chaves e alcuni giocatori, in primis Nelinho. L’Independiente ne approfitta e anche grazie a una serie di combinazioni favorevoli nei risultati fra i suoi avversari riesce a superare il turno per la migliore differenza reti.

Il Cruzeiro è tra l’altro protagonista di un caso curioso: tra le sue file figura un certo Luis Fabio, il cui vero nome è però Ananias Barrerà. Per sette anni giocò sotto falso nome, ma per fortuna del Cruzeiro non mise mai piede in campo durante la Libertadores così i brasiliani non dovettero subire alcuna penalizzazione.

La finale oppone ai tri-campeón argentini i cileni dell’Unión Española. E anche contro la modesta squadra andina l’Independiente fa un’immensa fatica. A Santiago un popolo intero sospinge la squadra di casa che a tre minuti dalla fine trova la rete che regala loro il primo round.

Il ritorno ad Avellaneda si preannuncia infuocato, perché gli argentini non vogliono capitolare a un passo dalla quarta storica affermazione consecutiva. Infatti l’Independiente gioca con grande impegno e grinta facendo suo il match (3-1), anche se a inizio ripresa i cileni avevano spaventato la squadra e i tifosi argentini pareggiando l’iniziale vantaggio dei padroni di casa.

Nello spareggio di Asunción L’Independiente fa valere tutta la sua esperienza e anche la maggiore classe. Nel primo tempo un tiro angolatissimo da fuori area di Ricardo Ruiz Moreno regala il vantaggio agli argentini, che nella ripresa raddoppiano grazie a un contropiede di Bertoni e possono alzare al cielo la quarta Libertadores consecutiva.

Top Player: Ricardo Bochini

Quel 6 luglio del 1973 Ricardo Bochini aveva solamente diciannove anni ma era già l’idolo della tifoseria dell’Independiente, che aveva potuto ammirare lampi della sua immensa classe nelle fugaci apparizioni che aveva fatto in prima squadra. Invocato dai ventimila tifosi argentini che si erano riversati al Centenario di Montevideo attraversando il Rio de la Plata, Bochini fece il suo ingresso poco prima della fine dei novanta minuti regolamentari della finale contro il Colo Colo e debuttò in Coppa Libertadores. Era solo l’inizio di una lunga carriera piena di successi e gratificazioni.

Bochini era un genio del calcio. A inizio carriera era un fenomenale uomo dribbling, col passare degli anni diventò un regista intelligente e abile a costruire il gioco. Giocò diciannove anni con l’Independiente, dal 1972 al 1991, vincendo 5 campionati argentini, 4 Coppe Libertadores, 3 Coppe Interamericane e 2 intercontinentali (la prima decisa da un suo gol contro la Juventus nel 1973). Nato a Zàrate il 25 giugno 1972, Bochini debuttò in campionato a diciotto anni e disputò in totale 638 partite con 97 gol vestendo la maglia dell’Independiente. Nelle nove edizioni della Libertadores a cui ha preso parte ha totalizzato 8 gol in 61 partite.

«Per l’Independiente e per me, la Coppa Libertadores è qualcosa di speciale. Ricordo così tante cose riguardo alle mie partite in questo torneo che non è facile citarne una in particolare. Comunque ciò che mi balza in mente immediatamente è la partita con il Colo Colo. Era il mio primo incontro nella Libertadores. E lo giocai bene, la palla era spesso fra i miei piedi, molti miei dribbling ebbero successo e riuscii anche a effettuare l’assist per il gol della vittoria di Giachello».

Finale di Andata – Estadio Nacional, Santiago, 18- 6-1975
Unión Española – Independiente 1-0
Rete
: 87′ Ahumada
Unión Española: Vallejos, Machuca, Berly, Soto, Arias, Palacios, Las Heras (Inostroza), Trujillo, Spedaletti, Ahumada, Hoffmann (Miranda).
Independiente: Pérez, Commisso, Sá, Semenewicz, Pavoni, Galván, Bochini, Rojas, Balbuena, Ruiz Moreno, Bertoni (Giribet).
Arbitro: Martínez Bazán (Uruguay)
Finale di Ritorno- Cordero, Avellaneda, 25- 6-1975
Independiente – Unión Española 3-1
Reti: 1′ Rojas (I); 56′ Las Heras (UE); 58′ Pavoni (I); 83′ Bertoni (I)
Independiente: Pérez, Commisso, Sá, Semenewicz, Pavoni, Galván, Bochini, Balbuena, Ruiz Moreno, Rojas, Bertoni.
Unión Española: Vallejos, Machuca, Berly, Soto, Arias, Palacios, Las Heras (Maldonado), Inostroza, Spedaletti, Ahumada, Véliz (Trujillo).
Arbitro: Barreto (Uruguay)
Spareggio – Defensores del Chaco, Asunción, 29- 6-1975
Independiente – Unión Española 2-0
Reti
: 29′ Ruiz Moreno; 65′ Bertoni
Independiente: Pérez, Commisso, Sá, López, Pavoni, Semenewicz, Galván, Bochini, Balbuena, Ruiz Moreno, Bertoni (Saggioratto).
Unión Española: Vallejos, Machuca, Maldonado, Gaete, Arias, Palacios, Inostroza (Las Heras), Véliz, Spedaletti, Trujillo, Ahumada.
Arbitro: Pérez (Peru)