ABBADIE Julio Cesar: l’uomo del mistero
Una carriera lunga e gloriosa per l’ala argentina dalle fulminanti serpentine. In Italia non sempre venne apprezzato quanto il suo valore autentico avrebbe meritato.
Una carriera lunga e gloriosa per l’ala argentina dalle fulminanti serpentine. In Italia non sempre venne apprezzato quanto il suo valore autentico avrebbe meritato.
Era il calcio di un anti-Mago, l’apostolo de “le Football en joie”. Al Reims e al Saint Etienne, con in mezzo il terzo posto della Francia a Svezia 58. Storia di un tecnico straordinario ma sottovalutato.
Di lui si diceva che mettesse la testa dove gli altri non osavano mettere il piede: il coraggio è sempre stato la caratteristica principale di uno degli attaccanti più prolifici del calcio polacco.
Centravanti dal colpo di testa mortifero e dal tiro micidiale, non aveva una grande tecnica, ma segnava come pochi. Nel 1979 è stato il primo olandese a conquistare la Scarpa d’Oro
Attraversando l’intera epopea del Milan di Sacchi e Capello, Tassotti è senza dubbio entrato a far parte della storia del calcio. Anche se, per certi versi, rimane un giocatore sottovalutato. Tutti sanno che con il Milan ha collezionato un trofeo … Leggi tutto
Flávio Rodrigues da Costa, detto Flávio Costa, morì alla fine del 1999, all’età di 93 anni, con una bella vita e una bella carriera alle spalle ma con un enorme, incancellabile rimpianto, lo stesso del suo portiere Barbosa: quella maledetta … Leggi tutto
L’incredibile storia di un grande allenatore: dal lido di Cesenatico alla corte dell’Imperatore.
La storia del portiere bolognese. Un avvio sfolgorante, una carriera quasi tutta rossoblù e qualche spruzzata d’azzurro.
Ha rappresentato il prototipo del mediano a cavallo tra gli anni 80 e 90. Disciplinato tatticamente e ordinato nel distribuire il gioco, il brasiliano è stato sempre il faro del centrocampo ovunque abbia giocato.
Cresciuto nel vivaio dell’Alessandria, Giovanni Ferrari è esploso nella mitica Juventus del quinquennio, segnalandosi come una mezzala di gran rendimento. In Nazionale con Pozzo i trionfi mondiali di Roma ’34 e Parigi ’38.
Tecnicamente perfetto, El Beto ha saputo esprimere il suo grande talento soprattutto con il River Piate. Club con il quale ha conquistato tutto e di cui è stato pure candidato alla presidenza Nella galleria dei formidabili campioni del River Plate, … Leggi tutto
Ci sono (rari) campioni che hanno lasciato una così profonda traccia di sé, nella storia del calcio, da aver abbinato per sempre il proprio nome a una specialità, o a una figura tattica.
Costruttore fortunato e spendaccione, conquistò il primo scudetto per la Lazio in mezzo a stagioni folli, retrocessioni, liti e subbugli. Era bizzarro, imprevedibile, generoso. E orgoglioso: negò Chinaglia alla Juve e al Milan. Costruiva palazzi e si inventò presidente di … Leggi tutto
Nei mesi invernali il bomber svedese andava in letargo, ma negli altri diventava una vera macchina da gol. Suo quello decisivo nella finale della Coppa dei Campioni 1970, il più importante nella storia del Feyenoord.
Il massimo goleador del calcio uruguaiano ha dato il meglio di sé coi colori del Peñarol, Club al quale è indissolubilmente legato nonostante da bambino tifasse per il Nacional
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