Primi passi di Samba: la nascita del calcio in Brasile

Rievochiamo gli albori di uno sport destinato in seguito ad entrare profondamente nell’anima e nella vita del Paese: fu Charles Miller detto “Nipper”, un aristocratico inglese-paulista a far conoscere ai brasiliani il sottile fascino del foot-ball.


PREMESSA

Il calcio nasce in Brasile nell’anno 1894: su questa data tutti gli «historiadores brasileiros» (che non sono molti, ma ben documentati) si trovano perfettamente d’accordo. Il padre del calcio brasiliano è Charles Miller. Al di là del solito campanilismo tutti concordi dunque in Brasile: «O senhor Charles Miller foi o pai do futebol brasileiro, o melhor do mundo!». In Europa, nelle caotiche e approssimative rievocazioni storiche sulla nascita del calcio in Brasile, si è sempre scritto — ignorando le proteste degli historiadores che Miller era un inglese che era arrivato in Brasile e qui aveva fatto nascere quello che sarebbe stato il futebol negli anni a venire. No: in questo i brasiliani hanno ragione e non transigono perché Charles Miller è brasileiro avendo visto i natali a Sao Paulo il 24 novembre 1874 nella Rua Monsenhor Andrade, nella bellissima chacara dei nonni materni. Figlio di residenti inglesi sì — John Miller e Alexandra Fox — ma per la legge brasiliana, essendo nato in Brasile, brasileiro, autentico, verdadeiro.

SOUTHAMPTON

Nel 1884 un Miller decenne, dopo aver frequentato le elementari a Sao Paulo viene mandato dalla sua ricca famiglia con le benedizioni dei nonni materni — Henry Fox e Harriet Rudge — che letteralmente lo adorano, alla volta dell’Inghilterra per completare gli studi alla «Banister Court School» di Southampton. Nel 1893, diciannovenne, mentre si sta affermando anche come tennista e come crickter di valore, esordisce da centravanti, nella selezione della contea di Hampshire in una partita contro un famoso squadrone britannico di allora, il Corinthians.

Charles Miller

Strano segnale del destino questo incontro fra quello che diverrà il padre consacrato del calcio brasiliano e una squadra inglese che darà, diciassette anni dopo, nel 1910, il proprio nome a quella che diverrà poi la più popolare compagine calcistica di Sao Paulo: infatti i britanicos corinthians — in tournée brasiliana nello stesso 1910 — dopo aver entusiasmato la piazza di Rio de Janeiro battendo sonoramente il Fluminense (10-1!) e la Seleção carioca (8-1 e 5-2) vincevano anche nella capitale paulista, 2-0, contro il Palmeiras (niente a che vedere con la successiva squadra esmeraldina) tanto da scatenare l’entusiasmo della città e di un gruppo di sportivi che, capeggiati da Joaquim Ambrosio, decidevano il 5 settembre, di fondare un club calcistico dandogli il nome inglese di Sport Club Corinthians ed aggiungendovi il paulista

Ma torniamo a Miller che in Inghilterra si rivela un grosso giocatore anche se forse fisicamente un po’ “anomalo”, lui piccolo di statura in mezzo ad autentici colossi. Per le sue indubbie qualità calcistiche viene assunto addirittura dal Southampton, una squadra allora fortissima e che qualche anno dopo si prenderà il lusso, in tournée in Uruguay di battere a Montevideo lo stesso selecionado per 4-0.

Il prestigio e la forza dello squadrone inglese la dicono certamente lunga sulle qualità calcistiche di Charles Miller che, nelle file della squadra britannica — vero anticipatore di una futura moda brasiliana — non viene chiamato nè Miller, nè Charlie, ma con un apelido: «Nipper». E Miller resterà così, nella storia calcistica brasiliana, primo calciatore ad aver utilizzato un apelido e primo giocatore brasiliano ad aver giocato in una squadra inglese.

PIONIERE

Miller, dopo un anno, deve lasciare l’Inghilterra ed il calcio inglese. Ha vent’anni ed a Sao Paulo deve assumere un incarico dirigenziale in ferrovia nella Sao Paulo Railway Company. Quando sbarca nel porto di Santos porta con sé un ricordo: è il pallone col quale è stato disputato il suo primo incontro inglese, quello fra la selezione di Hampshire ed il Corinthians. Nessuno in quella Sao Paulo fin de siècle ha mai visto un oggetto simile anche se gli equipaggi delle navi inglesi alla fonda nei porti di Rio e Santos, quando erano a terra disputavano già da anni, in terra brasiliana, furibondi incontri di calcio e questo perché le sfide avvenivano sempre in spiagge isolate — veri precursori del futebol de praia questi marinheiros… — lontano dalla curiosità dei brasiliani.

Charles Miller poco dopo lo sbarco, per dare una scossa all’ambiente riunisce un gruppo di inglesi della Company of Gaz e della stessa Sao Paulo Railway Company dove ha iniziato il suo lavoro. «Gasisti» e «Ferrovieri» — sotto la direzione di un maestro come «Nipper» — disputano, fra loro, alla Varzea do Carmo, violenti scontri calcistici. Tutti a Sao Paulo si meravigliano per quei loucos ingleses che, sotto la guida del brasileiro Miller, prendono a calci, correndo come forsennati, quella che gli scandalizzati giornali di Sao Paulo definiscono una schifosa vexiga de boi

Un’altra immagine di Miller con i suoi inconfondibili baffoni

Nella capitale paulista ha sede un club sportivo molto chic, esclusivo: si tratta del Sao Paulo Athletic Club che è stato fondato da residenti inglesi il 15 maggio 1888. I suoi soci sono tutti appassionati cricketer che praticano il cricket nel parco della Chacara Dulley: anche Miller è cricketer e socio di rango dato il censo della sua famiglia. Come Miller, altri soci lavorano nei quadri dirigenziali della Sao Paulo Railway Company e quindi tirano anch’essi calci nei «ferrovieri»…

Data la situazione il Sao Paulo Athletic Club fonda una propria sezione dedicata al foot-ball. Adesso quello che diverrà «o futebol» ha un suo vero club: appunto il Sao Paulo Athletic Club e Miller ne sarà il capitano ed il centravanti: un attaccante cannoniere che farà risplendere le prime bianche casacche (con pantaloncini neri) del calcio brasiliano.

GUANTI BIANCHI

In poco tempo, mentre finisce il secolo, il calcio si afferma a Sao Paulo. Si fondano club inteiramente calcistici: nell’Athletic lo abbiamo visto, il calcio aveva soltanto una sua sezione ed era, in un certo senso, in sottordine al cricket almeno agli inizi. Il 19 agosto 1898 viene fondata la A.A.M.C. ossia Associaçao Atletica Mackenzie College per iniziativa di Augusto Shaw professore dello stesso College uno dei più esclusivi della capitale paulista. Il Mackenzie sorge proprio come «primeiro clube brasileiro e para brasileiros» quindi rigorosamente chiuso ai gringos. La divisa è formata da camicia rossa con cravatta bianca, pantaloni — al ginocchio — bianchi e… guanti bianchi ciò che la dice lunga sulla schiccheria del club riservato ai ricchi brasiliani.

Esattamente un anno dopo — il 19 agosto 1899 — viene fondato l’Internacional, club aperto, come dice il suo nome, a brasiliani e stranieri: il club ha casacche rossonere e ne fanno parte, brasiliani, portoghesi, inglesi e tedeschi. Questo internacionalismo non piace però ad Hans Nobiling uno dei fondatori, tedesco, che aveva giocato nel Germania di Amburgo il quale a Sao Paulo vuole creare un gemello del suo vecchio club germanico, ciò che accade il 7 settembre dello stesso anno quando viene fondato il Germania, riservato a tedeschi, e con gli stessi colori del «fratello maggior » tedesco: nero e azzurro.

Tutto questo mentre, dopo che sorgono nuovi club, il 19 dicembre viene fondata, da Casimiro da Costa, la prima federazione calcistica del paese appunto la «Liga Paulista de Foot-Ball». Casimiro da Costa detto «Costinha» diviene presidente della Liga (è centravanti e capitano dell’Internacional) pur essendo nato a Rio quindi «carioca».

Il Sao Paulo Athletic Club

IL PRIMO «PAULISTA»

Subito dopo parte il primo campionato federale del Brasile appunto il «Paulista 1902» che viene vinto proprio dalla squadra di Charles «Nipper» Miller che è anche cannoniere — primeiro artilheiro do Brasil — con 10 reti messe a segno. Lo stesso Sao Paulo Athletic Club sarà anche il primeiro tricampeao perché conquista anche i titoli paulistas del 1903 e del 1904 con la stessa identica formazione che vede protagonisti sul prato del Velodromo, dove si giocano gli incontri, i seguenti giocatori: Jeffery, G. Kenworthy, A. Kenworthy, Biddel, Wucherer, Heyeock, Boyes, Brought, Miller, Motadon, Blacklock.

Un particolare veramente interessante è dato dal fatto che, prima del campionato federale paulista, alla sua prima edizione del 1902, le «vere partite erano state quelle che vedevano affrontarsi la Seleção Paulista e quella carioca. Lo stupefacente è che mentre a Sao Paulo, come abbiamo visto, vi erano già varie squadre anche se non ancora un campionato, a Rio, invece, all’inizio del secolo, non vi erano squadre, ma solo coraggiosi footballers isolati, nonostante l’opera di quello che è considerato giustamente il padre del calcio carioca, quell’Oscar Cox che fonderà il primo club carioca, il Fluminense, soltanto nel 1912, il 21 luglio.

IL PRIMO SCONTRO

Le selezioni di San Paolo e Rio de Janeiro

Rio e Sao Paulo cominciano la loro lunga serie di incontri sul campo dell’Athletic di Sao Paulo il 19 ottobre 1901: rincontro finisce 2-2 ed è una grossissima affermazione per i cariocas perché mentre quella di Sao Paulo era una vera e propria selezione (ed il selezionatore era proprio Miller), quella di Rio era una Seleção di “isolati” veri e propri non essendovi ancora a Rio, come abbiamo detto, alcun club calcistico.

Visto che cariocas contro paulistas sarà per decenni e decenni l’incontro più esaltante del Brasile, la partita più attesa e sentita del paese, diamo quelle storiche prime formazioni dell’inizio della sfida di più di cent’anni fa.
Seleção paulista (divisa nerazzurra del Germania) Holland (Internacional), Belfort Duarte (Mackenzie), Hans Nobiling (Germania), Vanorden (Internacional), Jeffery (Sao Paulo Athletic), Muss (Germania), Salles (Paulistano), Boyes (Sao Paulo Athletic Club), Miller (Sao Paulo Athletic Club), Casimiro da Costa (Internacional), Carvalho (Mackenzie).
Seleção carioca (maglia bianca, pantaloni neri con banda rossa): Schuback, Frias, Nobrega, Oscar Cox, Wright, Cullock, Fritz Walter, Da Costa, De Moraes E., De Moraes L, F. Frias.

Poi l’anno seguente, il 1902, la Seleção carioca si dovrà identificare con lo stesso Fluminense, unico club sulla piazza carioca almeno per un triennio quando sorgono Botafogo, Bangu e America per dar luogo, nel 1906, al primo campionato carioca vinto dal Fluminense.

Il giocattolo messo in movimento da Charles Miller, detto Nipper, non si fermerà più. Lo stesso Nipper chiude la sua carriera calcistica nel 1910 quando ha ormai trentasei anni dopo aver difeso i bianchi colori del suo Sao Paulo Athletic Club, ma soprattutto dopo aver dato il primo calcio di inizio al futuro futebol do Brasil: gli inglesi — in atto di riconoscenza — lo nominano console onorario a Sao Paulo di Sua Maestà Britannica.

Morirà tranquillo, più che ottantenne, con un solo rammarico: non aver avuto il tempo di vestire la maglia della nazionale brasiliana che — purtroppo per lui — inizierà la sua storia, quattro anni dopo il suo ritiro, nel 1914.