Italo Cucci: i silenzi d’oro di Boniperti
Squillava il telefono. Raramente. Era Boniperti: «Hai letto?». «Cosa, Giampiero?». «Non hai letto?» «Non saprei, dimmi». «Come stai?». Sembravano i discorsi del signor Veneranda di manzoniana memoria (Manzoni Carletto, quello del Candido guareschiano). E invece bisognava tener conto del tradizionale riserbo … Leggi tutto