I rigori ancora protagonisti
Approdata agli ottavi di finale, l’Italia affronta la Norvegia a Marsiglia. I norvegesi si erano qualificati con due pareggi contro il Marocco (2-2) e la Scozia (1-1), battendo sorprendentemente il Brasile (2-1) ma sopratutto venivano da ben 17 risultati positivi. I nordici sono avversari durissimi ma sono dominati nel primo tempo.
Alla prima vera occasione arriva la rete. Un perfetto lancio rasoterra centrale di Di Biagio che taglia tutta la difesa avversaria, prendendola per la prima volta in contropiede; alla entusiasmante galoppata del nostro cannoniere che prende un metro a Eggen e tenendo “fuori” l’avversario, piazza in corsa un diagonale perfetto per tempo e precisione, con palla che infila Grodas in uscita e finisce in rete. Una bellissima azione in verticale e un gol da enorme goleador
Nella ripresa i norvegesi rubano l’iniziativa agli italiani condannandoli a soffrire sino alla fine: decisivo Pagliuca su un colpo di testa ravvicinato del temutissimo Tore Flo. Ancora luci e ombre su Del Piero, sostiituito non da Roberto Baggio ma da Chiesa, forse per evitare spiacevoli dualismi tra i nostri due massimi talenti. Emerge sempre più il nervosismo di Cesare Maldini che così risponde ai critici: “Se non ho messo Baggio sono affari miei”.
Quarti di finale allo stadio di Saint Denis contro la Francia di Thuram, Blanc, Desailly, Lizarazu, Karembeu, Deschamps, Zidane, Thierry Henry (3 gol) e del portiere-attore Barthez. Vigorosamente sostenuta dai “colored”, la nazionale francese era arrivata ai quarti battendo il Sudafrica 3-0, l’Arabia Saudita 4-0, la Danimarca 2-1 e cavandosela negli ottavi contro il Paraguay (1-0) al secondo tempo supplementare col golden-gol di Blanc.
L’Italia arriva allo scoglio decisivo con alle spalle prestazioni un po alternanti: qualcuna affannata come contro il Cile, qualcuna contraddittoria come contro il Camerun, altre di estrema sicurezza come contro l’Austria e la Norvegia. Non ha mai dominato gli avversari, ma non ha mai rischiato nulla. Anzi ha sempre aperto noi le danze, senza poi saperle chiuderle in fretta per diversi motivi: quello piu’ appariscente e’ che accanto a un Vieri straordinario apripista non ha ancora ritrovato quel Del Piero che con la sua classe, il suo genio calcistico avrebbe dovuto dare il colpo finale all’avversario
Sulle note della marsigliese i francesi partono ventre a terra e al 2′ Zidane va alla conclusione, alta, dal limite dell’area. Francia molto aggressiva con un Zidane in gran forma che al 4′ si ripete dalla destra con Pagliuca che devia in angolo. Il portiere azzurro si deve ripetere sul nuovo angolo su tiro-cross di Petit.
Gli azzurri non riescono a superare la meta’ campo e Guivarc’h ci prova ancora dalla destra e Pagliuca blocca. E’ il 7′. Passa appena un minuto e l’Italia esce dal guscio: Di Biagio per Moriero che vola sulla destra e crossa per Vieri che di testa mette fuori di poco dando l’illusione del gol.
La partita si trascina stancamente tra le due trequarti e bisogna attendere il 23′ per vedere un tiro in porta ed e’ comunque ancora un tiro francese di Guivarc’h. Volano un paio di cartellini gialli: puniti Del Piero e Bergomi. Ma e’ sempre a centrocampo che la partita si fa e gli inserimenti di Blanc mettono in inferiorita’ numerica gli azzurri. Al 32′ suggerimento di Del Piero per Vieri che tira da fuori area una sventola che Barthez respinge. L’Italia riesce a contenere meglio i francesi e provano a impostare qualche azione di rilancio. Il primo tempo si chiude con l’ultimo brivido: Djorkaeff raccoglie un assist di Deschamps, entra in profondita’ e tira e fortunatamente la palla finisce fuori, a Pagliuca battuto. 0 a 0 con una Francia che puo’ sicuramente recriminare per le diverse occasioni non sfruttate.
Comincia la ripresa con le stesse formazioni. Il secondo tempo riparte sulla falsa riga del primo con la Francia subito avanti: prima Djorkaeff tira alto, poi Guivarc’h su angolo manda fuori di testa. Cesare Maldini cerca di dare piu’ consistenza al centrocampo azzurro mandando dentro Albertini al posto di Dino Baggio (e’ il 52′). L’Italia inizia con un mezzo pressing a mettere in difficolta’ il centrocampo francese ma e’ davanti che la palla non arriva mai. E soffriamo. Al 64′ Zidane-Djorkaeff-Zidane che mette al centro un pallone delizioso che Karembeu spara alto. Jacquet rafforza l’attacco dei galletti inserendo la coppia monegasca Henry-Trezeguet e il primo va subito alla conclusione, per nostra fortuna alta.
Arriva il momento di Roberto Baggio che al 67′ rileva un deludente Del Piero. Ma e’ un’Italia che non riesce assolutamente a impensierire l’avversario; Cannavaro regge tutto il peso della difesa con il piglio del veterano, si butta su tutti i palloni, regnando su tutte le palle. Il nostro centrocampo e’ evanescente. Zidane fa il bello e il cattivo tempo e semina il panico.
Giunge comunque anche la prima conclusione azzurra: punizione dalla sinistra di Baggio, colpo di testa di Di Biagio e palla che finisce fuori con Barthez battuto. Palla a Baggio e l’Italia sembra essersi svegliata, un paio di lanci su Moriero fanno palpitare, ma anche il contropiede francese di Zidane-Henry e’ da cardiopalma. Ci si avvia al 90′ con Italia e Francia che sparano le ultime cartucce. Prima Pessotto tira su Barthez, poi Vieri si fa anticipare da Thuram. Di Livio sostituisce Pessotto nel secondo minuto di recupero. L’arbitro fischia al 94′ la fine dei tempi regolamentari, tocca ai supplementari e al golden gol.
L’Italia non sembra riuscire a trovare la strada giusta. Viene avanti sulle fasce con Di Livio e Moriero ma il gioco non decolla. Anzi rischiamo di ritrovarci i francesi improvvisamente dentro l’area ma grazie all’onnipresente Cannavaro riusciamo a tamponare ogni minaccia. Il gioco si svolge soprattutto a centrocampo e bisogna aspettare l’11’ per vedere il primo vero tiro in porta, a firma di Lizarazu, parato da Pagliuca. Al 12′ del primo tempo supplementare Italia vicina al gol con Roberto Baggio lanciato da Maldini. Ma e’ l’unica fiammata di questo primo over-time. Giusto il tempo di cambiare la meta’ campo e si riparte.Gli azzurri provano ad affacciarsi nella meta’ campo francese ma e’ poca cosa. All’8′ ammonito Costacurta per aver fermato Zidane a centrocampo in un tentativo di contropiede. Al 14′ Pagliuca salva l’Italia su una penetrazione di Djorkaeff ribattendo in angolo. Ed e’ veramente l’ultima azione di questa partita, centoventi minuti non sono bastati a decretare la semifinalista.
L’epilogo ai rigori sembra una storia già scritta, un destino già segnato in partenza da questa “maledizione del dischetto” che perseguita gli azzurri dai mondiali del 1990. Per la cronaca la sequenza è: Zidane: gol (0-1), R.Baggio: gol (1-1), Lizarazu: parato, Albertini: parato, Trezeguet: gol (1-2), Costacurta: gol (2-2), Henry: gol (2-3), Vieri: gol (3-3) Blanc: gol (3-4), Di Biagio parato. Usciamo da un Mondiale in chiaroscuro, diviso a metà tra le reticenze tattiche e Cesare Maldini e la voglia della squadra di uscire dalle gabbie del proprio tecnico ed esprime uno dei potenziali in attacco migliori di Francia 98: Vieri, Del Piero e Roberto Baggio… non roba da poco conto. Ma il Mondiale, per gli altri, continua…