GOMES Fernando: Bi-Bota
Il doppio vincitore della Scarpa d’oro è stato un formidabile cannoniere e ha legato i momenti migliori della carriera al Porto, con cui ha conquistato tutto.
Il doppio vincitore della Scarpa d’oro è stato un formidabile cannoniere e ha legato i momenti migliori della carriera al Porto, con cui ha conquistato tutto.
Figlio d’arte, dotato di tecnica ed eleganza fuori dal comune, il regista del Palmeiras che dominò la scena brasiliana a metà degli Anni 70, non era una freccia. Ma con la sua andatura compassata faceva girare a mille la squadra
Il bomber storico del campionato francese non era in possesso di una tecnica individuale sopraffina ma entrava sempre in campo con un’idea fissa: segnare. Delio Onnis? Uno che fa gol, casomai solo quelli ma tanti. Così per anni in Francia … Leggi tutto
Attaccante dal viso pulito, gambe agili e lingua lunga, era una sorta di George Best olandese. Reti e polemiche lo hanno accompagnato per tutta la carriera
Possente centrocampista svedese con il vizio del gol, è stato uno degli stranieri più forti che abbiano mai vestito la maglia nerazzurra dell’Atalanta.
Estro, rapidità e fantasia erano le qualità di questa imprevedibile estrema ungherese dalla vita tumultuosa. Un uomo e un calciatore generoso, che non si è mai risparmiato, in campo come fuori
Personaggio unico, si impose all’attenzione generale con una tripletta all’Italia ai Giochi di Seul nel 1988. Poi i successi con il Psv e in Messico. Bandiera del calcio dello Zambia, in nazionale è stato allo stesso tempo Ct e attaccante … Leggi tutto
Svedese tranquillo, in campo si scatenava con finte, dribbling e fughe inarrestabili che esaltavano la tifoseria. Passò per la Juventus senza poter giocare in campionato e si affermò a Marsiglia.
Una carriera lunga e gloriosa per l’ala argentina dalle fulminanti serpentine. In Italia non sempre venne apprezzato quanto il suo valore autentico avrebbe meritato.
Era il calcio di un anti-Mago, l’apostolo de “le Football en joie”. Al Reims e al Saint Etienne, con in mezzo il terzo posto della Francia a Svezia 58. Storia di un tecnico straordinario ma sottovalutato.
Di lui si diceva che mettesse la testa dove gli altri non osavano mettere il piede: il coraggio è sempre stato la caratteristica principale di uno degli attaccanti più prolifici del calcio polacco.
Centravanti dal colpo di testa mortifero e dal tiro micidiale, non aveva una grande tecnica, ma segnava come pochi. Nel 1979 è stato il primo olandese a conquistare la Scarpa d’Oro
Attraversando l’intera epopea del Milan di Sacchi e Capello, Tassotti è senza dubbio entrato a far parte della storia del calcio. Anche se, per certi versi, rimane un giocatore sottovalutato. Tutti sanno che con il Milan ha collezionato un trofeo … Leggi tutto
Flávio Rodrigues da Costa, detto Flávio Costa, morì alla fine del 1999, all’età di 93 anni, con una bella vita e una bella carriera alle spalle ma con un enorme, incancellabile rimpianto, lo stesso del suo portiere Barbosa: quella maledetta … Leggi tutto
L’incredibile storia di un grande allenatore: dal lido di Cesenatico alla corte dell’Imperatore.
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