Immortals: William Dean


Il “Dixie” del gol

Dei tanti grandi centravanti prodotti dal calcio inglese in un secolo e mezzo, “Dixie” Dean è stato forse il più leggendario, tanto ancora oggi la sua figura è ammantata dai contorni del mito. Come colpitore di testa, assicurano gli storici, non ha avuto eguali e d’altronde ha lasciato ai cultori delle statistiche cifre impressionanti: 379 gol in 437 partite di campionato, di cui 60 nelle 39 di un unico torneo (1927-28, record assoluto); 18 in 16 presenze in Nazionale; 47 in 18 gettoni con rappresentative miste; 28 reti in 33 gare di Coppa d’Inghilterra. Singolare anche il conto delle triplette (le prodezze celebrate dagli inglesi come “hat trick”, il colpo del cappello): ben 37 in carriera.

William Ralph Dean era nato nei sobborghi di Liverpool il 22 gennaio 1907 e si era presto affermato nell’Everton come centravanti di spaventosa efficacia, favorito dalla modifica della regola del fuorigioco, che nel 1925, giusto quando lui si affacciava al grande calcio, aveva ridotto a due il numero minimo di avversari tra la porta e l’attaccante necessari per mantenere quest’ultimo in gioco.
Rapido, con un carro armato per fisico, un tiro fulminante e un gioco di testa micidiale per tempismo, potenza e precisione, a vent’anni condusse l’Everton allo scudetto realizzando il tuttora imbattuto record di 60 reti in 39 partite, in una stagione che lo vide superare i 100 gol complessivi.

Nel 1927 esordì in Nazionale, realizzando due reti in un match col Galles finito 3-3. Pochi giorni dopo, fu tra i protagonisti della più sensazionale vittoria conseguita in quegli anni dalla Nazionale inglese: il 2-1 rifilato a Glasgow ai cugini scozzesi, con due suoi gol che gli regalarono una enorme popolarità. Nel 1932 vinse nuovamente scudetto e classifica cannonieri, con “appena” 44 reti. A 23 anni toccava i 200 gol in campionato, su 199 partite. Avrebbe poi raggiunto i 300 a quota 310 partite.

Una lunga serie di infortuni accorciava la sua parentesi agonistica, che chiudeva, dopo aver giocato anche con Tranmere Rovers e Notts County, con lo score comunque eccezionale che abbiamo visto. Curioso il suo soprannome, “Dixie”, che viene riportato dagli storici a due diverse origini, entrambe per vie diverse legate alla capigliatura del fuoriclasse. La versione più attendibile, rifacendosi al significato letterale del termine, sostiene che la chioma di Dean avesse una conformazione simile a quella di una “pignatta” di tipo militare. La seconda, invece, decisamente più avventurosa, si rifà al genere musicale che porta quel nome: Dean aveva pelle olivastra e capelli neri, ondulati e crespi come quello dei tipici suonatori di Dixie.

Protagonista di memorabili derby col Liverpool (il suo avversario più irriducibile fu Elisha Scott, portiere irlandese dei reds), il suo cuore restò legato alle maglie azzurre dell’Everton. E proprio assistendo dalla tribuna di Goodison Park a un acceso Liverpool-Everton morì di un colpo apoplettico, nel 1980. Col sorriso sulle labbra, assicura la leggenda. I suoi amatissimi “blues” stavano vincendo.

William Ralph Dean, detto Dixie
(Birkenhead, 22 gennaio 1907 – Liverpool, 1º marzo 1980)

StagioneSquadraPres (Reti)
1923-1925 Tranmere29 (27)
1925-1937 Everton399 (349)
1938-1939 Notts County9 (3)
1939-1941 Sligo Rovers7 (10)
Nazionale: 1927-1932 Inghilterra 16 (18)